SALVINI VA A IMPORTUNARE LA FORNERO SOTTO CASA, MA LA MOGLIE DI CALDEROLI SI DISSOCIA: “HA FATTO QUELLO CHE NESSUN UOMO AVREBBE AVUTO IL CORAGGIO DI FARE”
DOPO LA MARCHETTA IN ISRAELE, OGGI IL SISTEMAMOGLI A SAN CARLO CANAVESE CON UN MISERO SEGUITO PER RACCONTARE LE SOLITE BALLE
L’appuntamento per i sostenitori torinesi del Carroccio era alle 12,30 a San Carlo Canavese, in piazza Cantù. Tutti lì, tenuti dalla polizia a trecento metri dalla casa dell’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, per protestare contro la contestata riforma delle pensioni firmata dalla docente universitaria torinese quando era nel governo Monti. A dir la verità il segutio è ben poca cosa, solo un centinaio di nullafacenti.
Salvini, atterrato a Malpensa alle 11,50 di ritorno dalla marchetta in Israele, è arrivato in piazza un quarto d’ora prima dell’una, giusto in tempo per cambiare la felpa con una con la scritta “Stop Fornero”, e arringare la piccola folla.
Attacchi che l’interessata non avrebbe comunque potuto sentire nemmeno se il sit-in si fosse tenuto sotto le sue finestre, visto che la professoressa torinese in questi giorni è a Parigi per lavoro (quello che Salvini non ha mai cercato).
La polemica sul sit-in a casa dell’ex ministro Fornero già correva da giorni.
La prima a reagire è stata la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, del Pd: “Salvini si fermi, no alla politica che crea odio. Quella riforma che noi vogliamo correggere e correggeremo, porta il nome di Elsa Fornero, sì, ma la responsabilità di un Parlamento e di un governo intero da cui mi aspetterei una maggiore solidarietà . Chi oggi è colpito da quella riforma, i lavoratori, ha bisogno di una legge che cambi, di una politica che risolva i problemi e non seminando pericoloso odio verbale. Salvini ha deciso di fare altro: il solito show, questa volta però è più di cattivo gusto del solito”. A ruota Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica, che invita il leader leghista “a fare crociate contro le baby pensioni e non buffonate utili a istillare odio e rancore contro una persona che con la sua riforma ha salvato invece l’Italia e garantito le pensioni alle prossime generazioni”.
Non è la prima volta che il deputato del Carroccio prende di mira l’ex ministro del governo Monti proprio nei luoghi delle sue origini.
Nel maggio 2014 Salvini si era presentato con una trentina dei suoi sotto la palazzina in cui la Fornero abita a Torino e si era lasciato andare a minacce: “Meno male che il ministro non è in casa, perchè mi prudono le mani”.
Però stavolta neanche tutta la Lega appare compatta dietro Salvini.
A cominciare dalla consigliere regionale e presidente della Lega Piemonte Gianna Gancia, che dice: “Considero un errore la personalizzazione delle cose. Non solo. Sono convinto che accada perchè la Fornero è donna. Innanzitutto per questo la difendo: ha fatto ciò che nessun uomo avrebbe avuto il coraggio”.
Anche la sociologa Chiara Saraceno che ha parlato di mobbing leghista è scesa in campo in difesa della “collega” Fornero pur sottolineando che forse sarebbe giusto che dall’ex ministro arrivasse anche un po’ di autocritica: “E’ pericoloso quando si punta a sollecitare la pancia della gente”.
(da agenzie)
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