SAPESSI COME NON E’ STRANO SENTIRSI INSULTATI A MILANO…MA PISAPIA STACCHEREBBE LA MORATTI DI BEN OTTO PUNTI
IL CATALOGO DEGLI INSULTI PIOVUTI SU PISAPIA DA PARTE DELL’ELEGANTE MONDO MODERATO DI PDL E LEGA… COL RISULTATO DI 54% A 46% A FAVORE DEL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA
Pisapia è culo e camicia con i terroristi, è un ex di Prima Linea, è amico di chi spacca le vetrine, è complice di Al Qaeda e degli spacciatori di droga. Inoltre fa gli interessi della camorra e vuole trasformare la città in una zingaropoli. Alcuni stralci, tutti veri, della sobria campagna elettorale di Pdl e Lega
(23 maggio 2011)
Giuliano di Troia
«Pisapia è un cavallo di Troia, utilizzato dall’estrema sinistra e dai centri sociali per entrare nella macchina comunale, salvo poi utilizzare Palazzo Marino non certo per risolvere i problemi dei milanesi». (Davide Boni, presidente del Consiglio della Regione Lombardia, Lega Nord)
Giuliano l’Estremista
«E’ evidente la vicinanza di Giuliano Pisapia ad un estremismo di sinistra che lo rende inidoneo ad assumere la guida di una grande città come Milano ed a rappresentare dunque la maggioranza dei cittadini milanesi che è moderata e lontana da estremismi». (Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, PdL)
Giuliano il Casseur
«La contiguità con alcuni gruppi extra parlamentari violenti è evidente e non può non inquietare tutti noi che abbiamo un altro modo di concepire e vivere la militanza politica. Pisapia è sostenuto dagli stessi che distruggono le vetrine dei negozi durante le manifestazioni, gli stessi che imbrattano con scritte volgari i muri delle case dei milanesi». (Mario Mantovani, coordinatore lombardo del PdL)
Giuliano il Rattrapito
«Ci sono queste candidature dell’estrema sinistra che ha attitudine ad alzare pressione fiscale e la quantità di vincoli, a mortificare la vitalità della città in nome dell’antropologia negativa, che sono portatrici di rattrappimento e di declino economico e sociale, di impoverimento». (Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare, PdL)
Giuliano in Prima Linea
«La prima verità è che negli anni di piombo Giuliano Pisapia viveva nel brodo di cultura del terrorismo rosso, era vicino a quel gruppo armato denominato ‘Prima Linea’ che uccise barbaramente un magistrato: quell’Emilio Alessandrini la cui gigantografia da qualche giorno campeggia sulla facciata del tribunale di Milano. La seconda verità è che Giuliano Pisapia ha cercato di nascondere il suo passato alla città . Non si può chiedere di essere eletti Sindaco della propria città negando la propria storia, nascondendo le proprie responsabilità politiche, le proprie strette frequentazioni di terroristi assassini». (Giorgio Clelio Stracquadanio, deputato PdL)
Giuliano il Conservatore
«Quella che esprime Pisapia è una sinistra incapace di fare lavoro e sviluppo: quindi è ragionevole temere una deriva conservatrice di una sinistra che avrebbe relazioni sindacali a senso unico con la Cgil, così come avrebbe un’impostazione tutta rivolta al pubblico e incapace di riconoscere la vitalità sociale del volontariato, del terzo settore». (Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare, PdL)
Giuliano di Al Qaeda
«Pisapia è stato oggettivamente contiguo a gruppi dell’estrema sinistra che hanno praticato il metodo della violenza. Ciò prescinde da responsabilità personali ed individuali. In più, in tema di tolleranza dell’immigrazione, di aperture al fondamentalismo islamico, di politiche tese a snaturare la famiglia, di iniziative di apertura ai centri sociali fautori della legalizzazione delle droghe e di ogni genere di prevaricazione, Pisapia rappresenterebbe un oggettivo pericolo per Milano». (Maurizio Gasparri, capogruppo del PdL al Senato)
Giuliano l’Erede
«Ci auguriamo che anche gli elettori milanesi, chiamati alla duplice responsabilità di eleggere un sindaco idoneo per il bene di Milano e dell’immagine dell’Italia, se ne rendano presto conto, prima che l’amministrazione della città venga conferita nelle mani di un erede del più pericoloso ed estremo radicalismo politico». (Alessandro Pagano, componente della commissione Finanze della Camera e capogruppo per il Pdl della commissione bicamerale per l’Infanzia e l’adolescenza)
Giuliano il Matto
«I milanesi non daranno la città in mano agli estremisti di sinistra. La Lega si impegnerà . Non la lasciamo in mano ad un matto, Pisapia, che vuole riempirla di clandestini, moschee e vuole trasformarla in una zingaropoli». (Umberto Bossi, Ministro delle Riforme per il Federalismo, Lega Nord).
Giuliano il Terrorista
«Pisapia era culo e camicia con i terroristi». (Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord)
Giuliano il Pusher
«Il pericolo è che Pisapia, per accontentare i sostenitori della sinistra radicale e gli amici dei centri sociali che lo supportano, trasformi la nostra città in una sorta di porto franco per il consumo di droga». (Massimo Corsaro, vicecapogruppo vicario del Pdl a Montecitorio)
Giuliano lo Zingaro
«Posizioni legittime ma di estrema, molto estrema sinistra. Moschee in ogni quartiere, insediamenti abusivi dei nomadi, abolizione dei pattugliamenti misti a piedi di polizia e militari, licenza per i centri sociali di occupare stabili, proposta di ‘stanza del buco libero’ per i tossicodipendenti, adozione di bambini da parte di coppie omosessuali e molto altro». (Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, PdL)
Giuliano la Bestia
«La vittoria di Pisapia sarebbe come portare il Leoncavallo a Palazzo Marino, sarebbe una cosa bestiale. Sarebbe come portare la droga senza se e senza ma». (Daniela Santanchè, Sottosegretario di Stato con delega al Programma di Governo, PdL)
Giuliano il Camaleonte
«Un esponente dell’estrema sinistra, un camaleonte che si mimetizza e cambia versione a seconda delle persone e dei luoghi in cui parla». (Letizia Moratti, candidata sindaco di Milano, PdL)
Giuliano e il suo assessore Curcio
«Sia chiaro: non credo affatto che diventerà primo cittadino di Milano, ma se ciò dovesse accadere non escludo affatto che Pisapia possa nominare come assessori persone provenienti da ambienti estremisti e vicini ai centri sociali o ex appartenenti al terrorismo». (Maurizio Gasparri, capogruppo del PdL al Senato)
Giuliano il Casalese
«Pisapia vuole liberalizzare cannabis e marijuana, ma così finirebbe con l’aumentare il giro d’affari della criminalità organizzata». (Carlo Giovanardi, Sottosegretario di Stato con delega alla Famiglia, alla Droga e al Servizio Civile, PdL)
Giuliano il Baraccato
«A sinistra predominano gli estremisti che vogliono fare di Milano una città islamica e dare la libertà di costruzione di baraccopoli agli zingari». (Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, PdL).
Giuliano il Baffone
«Se Pisapia vince, Milano sarà come Stalingrado» (Silvio Berlusconi, PdL)
Risultato di questa propaganda? Secondo un quotidiano nazionale, Pisapia oggi sarebbe nei sondaggi davanti alla Moratti di ben 8 punti.
Complimenti al cuoco.
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