SCHLEIN E LA CONSACRAZIONE TRA I SOCIALISTI EUROPEI: “BRAVA ELLY, VINCERAI”
LA LEADER DEL PD SALUTATA COME L’UNICA SPERANZA PER UNA SVOLTA POLITICA IN ITALIA
La consacrazione come leader di dimensione europea per Elly Schlein, salutata dai principali leader socialisti europei come l’unica speranza per una svolta politica in Italia.
«Dall’isola alla Nuvola, è stata una bella settimana per Elly e per tutti noi», dice il commissario agli Affari Economici Ue, Paolo Gentiloni, prendendo la parola nel centro congressi dell’Eur. E fotografa bene il momento di grazia per la segretaria Pd, dopo la vittoria in Sardegna che rilancia le quotazioni del fronte progressista. Di cui lei e il Pd sono il perno indispensabile. Lo sottolinea apertamente dal palco la capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo Iratxe Garcia Pérez: «Cara Elly, sono sicura che il Pd vincerà le Europee».
Lo dice , in italiano, anche il presidente del Pse, Stefan Lofven, facendo i complimenti per il trionfo sardo. Lo grida anche Nicolas Schmit, appena eletto “Spitzenkandidat” del Pse alla guida della Commissione europea in vista delle elezioni di giugno. «Brava Elly, il vento sta cambiando» grida e la segretaria dem, inquadrata, risponde mimando un cuoricino.
Per rafforzare il concetto, Schmit cita, anche lui in italiano, la battaglia sul salario minimo condotta dalle opposizioni in Italia e le parole di Sergio Mattarella sugli studenti manganellati a Pisa.
Tutto per dire che non c’è «possibilità di collaborare con l’estrema destra, che vuole la distruzione dell’Europa», chiaro riferimento al gruppo Identità e democrazia di Matteo Salvini e Marine Le Pen, ma soprattutto ai Conservatori di Giorgia Meloni e all’ipotesi che possano aggiungere i loro voti per la riconferma di Ursula von der Leyen.
Schmit la esalta, cosa che non possono fare, almeno pubblicamente, Pedro Sanchez e Olaf Scholz, nelle loro vesti di capi di governo. Ma il premier spagnolo, grande protagonista della mattinata dentro la Nuvola, si intrattiene con la segretaria dem per un lungo colloquio bilaterale a margine dei lavori. Come, del resto, aveva fatto ieri il cancelliere tedesco.
Ucraina, Medio Oriente, lavoro e transizione ecologica tra i temi affrontati. Quando i due capi di governo parlano dal palco, Schlein sale ad abbracciarli, a beneficio dei fotografi. I leader della sinistra europea uniti contro le destre, questa l’immagine da consegnare alla cronaca.
Poi tocca a lei, accolta da un’ovazione e preceduta da un video emozionale di presentazione. «È importante vedere che non siamo soli a combattere l’estrema destra e a difendere gli stessi valori», spiega Schlein. Un po’ in inglese, un po’ in italiano, snocciola le battaglie da fare a Roma e a Bruxelles.
Cita Todde e D’Amico, la Sardegna vinta e l’Abruzzo da vincere, con una coalizione unita: «Il cambiamento è possibile, l’alternativa c’è». E ad incarnarla è lei, questo il messaggio, in Italia e, da oggi, un po’ di più anche in Europa.
(da La Stampa)
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