SCIOGLIMENTO PER MAFIA, A BARI LA COMMISSIONE PUNTA AL RINVIO DELLE ELEZIONI AD OTTOBRE
GLI UOMINI NOMINATI DAL VIMINALE POTRANNO CHIEDERE PIU’ TEMPO PER VALUTARE (FACENDO OVVIAMENTE UN FAVORE AI SOVRANISTI)
Cinque società controllate dal Comune di Bari passate al setaccio dalla Commissione d’accesso nominata il 22 marzo dal Viminale: Amtab, Amiu, Amgas, Retegas e Multiservizi, che coprono i servizi essenziali ai cittadini, cioè trasporti, rifiuti, energia e manutenzioni. E una nuova ipotesi sul tavolo: se la commissione non terminerà il lavoro prima delle elezioni, potrebbero chiedere lo slittamento del voto a ottobre. Prima ancora di prendere qualsiasi decisione. Lo prevede la legge. Ci sono già dei precedenti. Si sta muovendo così la commissione nominata dal Viminale per verificare se sussistono le condizioni per sciogliere il Comune di Bari per infiltrazioni mafiose.
In cima all’agenda ci sono le assunzioni del personale in queste aziende, con tanto di qualifiche, date e modalità di reclutamento, gli organigrammi, le eventuali transazioni con i dipendenti, sono le carte che i commissari vogliono entro martedì. La loro analisi servirà per capire se i clan a Bari abbiano infiltrato i loro uomini nella cosa pubblica e se il Comune debba essere sciolto per mafia.
Dall’inchiesta “Codice interno” di febbraio è emerso che il nipote del boss Savinuccio Parisi, Tommaso Lovreglio, non solo lavorava all’Amtab ma imponeva assunzioni dando ordini ai vertici: «Qui comando io non il presidente». Per questo la municipalizzata dei trasporti è finita in amministrazione straordinaria e, dopo 26 giorni, il ministero dell’Interno ha avviato le verifiche sul Comune del presidente Anci Antonio Decaro. Che potrebbe essere sciolto per infiltrazioni mafiose prima delle elezioni di giugno, macchiando inevitabilmente la candidatura alle elezioni europee di Decaro.
Nella difficile corsa alla successione, dopo la chiusura del leader Cinque Stelle Giuseppe Conte alle primarie tra il suo candidato, l’avvocato Michele Laforgia, e il capo di gabinetto del Comune Vito Leccese, si cerca di ricucire lo strappo.
La segretaria Pd Elly Schlein ha ribadito il sostegno a Leccese «anche se vorrebbe tentare una soluzione unitaria» e alla stessa soluzione chiede di lavorare il segretario di Si, Nicola Fratoianni. Mentre il centrodestra potrebbe sciogliere oggi la riserva sul suo candidato, dopo l’anticipazione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: «Con una candidatura della Lega vinceremo».
A formulare l’eventuale proposta di scioglimento sarà il prefetto Francesco Russo, se la relazione documentasse ulteriori episodi (oltre a quelli emersi dall’inchiesta “Codice interno”) in cui esponenti della criminalità abbiano influito sugli atti delle “controllate” del Comune.
E sempre lui potrebbe decidere lo slittamento delle elezioni se i commissari (Claudio Sammartino, Antonio Giannelli e Pio Giuseppe Stola) dovessero chiederlo.
Un punto a favore delle aziende (e del Comune) sarebbe il tentativo che hanno fatto nel 2021 di blindarsi rispetto all’ingresso di persone con precedenti penali per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici, tramite uno specifico regolamento, con il quale sono stati esclusi anche i sorvegliati speciali o sottoposti a misure di prevenzione.
Quindi, fuori gli uomini dei clan, almeno negli ultimi tre anni, anche se il ricorso massiccio alle società interinali per il reclutamento temporaneo non fornisce le stesse garanzie. Pure sugli interinali stanno lavorando i commissari, che in poco più di dieci giorni hanno letto gli atti dell’inchiesta “Codice interno” che ha portato agli arresti un centinaio di esponenti di clan e dell’ex consigliera comunale (eletta con il centrodestra e poi passata in maggioranza) Maria Carmen Lorusso. Chiesti anche gli atti dell’inchiesta in cui è indagata l’ex assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, il cui marito è ai domiciliari dal 4 aprile. Maurodinoia nel 2019 fu eletta al Comune tra le fila del centrosinistra. Prima di loro era finita ai domiciliari la consigliera Francesca Ferri, eletta con il centrodestra e poi passata in maggioranza.
(da Repubblica.it)
Leave a Reply