SCONTRINI RENZI, NARDELLA MENTE: “VIETATO DAI GIUDICI”
ALTRO CHE TRASPARENZA, NON LI RENDE PUBBLICI E SI INVENTA UN DIVIETO CHE NON ESISTE
Dario Nardella continua a scappare.
Non risponde alle domande e si nasconde dietro la Corte dei conti per non divulgare i dettagli delle spese di rappresentanza sue e del suo predecessore, Matteo Renzi, come invece aveva fatto l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino.
Insomma per negare, ancora una volta, la trasparenza.
Ieri il Comune ha diffuso un comunicato: “Alcuni atti non saranno resi disponibili per motivi di riservatezza fino al termine della indagine da parte della Corte dei conti, così come concordato con la procura”.
Peccato che non sia così, lo ha smentito proprio la Corte dei conti: “La riservatezza si può applicare ai cittadini ma non ai consiglieri comunali a cui deve essere garantito il libero accesso agli atti perchè è un loro diritto”.
Spiega Tommaso Grassi, capogruppo di Sel a Palazzo Vecchio: “Ho personalmente chiesto spiegazioni in merito e mi è stato appunto comunicato che a noi consiglieri comunali non è estesa quella riservatezza”.
Che l’amministrazione fiorentina menta è stato confermato anche ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Silvia Noferi e Arianna Xekalos, dai loro legali, interpellati per valutare quali vie intraprendere di fronte al muro di gomma alzato da Palazzo Vecchio. Un atteggiamento che da facilmente adito a dubbi: cosa nasconde Nardella?
Lui continua a trincerarsi dietro il silenzio.
Una possibile risposta la suggerisce il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista: “Il Pd è diventato il partito delle menzogne. Come De Luca ha mentito sul suo coinvolgimento nell’indagine ora Nardella mente sulle spese di Renzi. La verità è che se ci fornissero tutte le ricevute delle centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico speso da Renzi, Marino sembrerebbe mister parsimonia al confronto”.
Davide Vecchi
(da “il Fatto Quotidiano”)
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