SCUSA ATTILIO, NON HO CAPITO. PRIMA VUOI CHE DECIDA ROMA E POI TI LAMENTI CHE CHIUDONO LA LOMBARDIA?
IL COMMENTO DEL SEGRETARIO DEL GRANDE NORD LOMBARDIA, I LEGHISTI ORTODOSSI USCITI DA TEMPO DALLA LEGA SALVINIANA
C’è un problema di politica bipolare in Lombardia. La ricordiamo tutti l’impuntatura dei governatori e in primis di quello lombardo che volevano provvedimenti nazionali, cioè una assunzione di responsabilità in capo al governo sul futuro delle chiusure o meno dei territori. Il Dpcm ha subito ritardi proprio per questo.
“Decidete voi”, hanno detto i governatori. Perchè è più facile poi sfilarsi dal peso delle decisioni nelle ore più difficili. E adesso?
Adesso a capo delle proteste c’è proprio l’Attilio. “Io non sono stato informato se non dalla tv della zona rossa in Lombardia”, si lamenta.
E cosa ti aspettavi, caro governatore? Che mandassero un messaggino?
Vi siete chiamati fuori, come se la storia non ci dicesse che Roma non chiede mai permesso. Una volta che la si delega a fare al nostro posto, Roma agisce.
Che errore clamoroso. In compagnia dell’altro governatore del centrodestra del Piemonte. Perchè quando si è nella palta si cerca solidarietà , vero?
In tutto questo svettano le parole di Luca Zaia, al quale va dato il merito di decidere. Lo fa nel bene o nel male. Agisce e si sfila dalla figuraccia dei suoi colleghi. Leggere le sue ultime dichiarazioni.
“Penso sia legittimo protestare, ma è fondamentale il contraddittorio. Io non vengo a lamentarmi. Nel momento in cui c’è questo casino e tutti i giorni facciamo la conta dei morti penso sia fondamentale che il presidente del Veneto si occupi del Veneto”. Così Zaia, oggi a ‘Radio Anch’io’, su Rai Radio uno, parla delle misure introdotte dall’ultimo dpcm e dall’inserimento del Veneto nella fascia gialla.
“Le cose non sono mai perfette, c’è sempre qualcosa da rivendicare, ma cerchiamo di andare avanti con l’obiettivo di uscirne fuori velocemente. Il picco dovrebbe essere il 20 novembre e poi la curva dovrebbe scendere, ma nulla è certo”.
Insomma, poche ciacole. Più fatti e più coraggio.
Povera Lombardia.
Davide Boni
segretario nazionale Grande Nord Lombardia
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