SE VA TUTTO BENE E L’ECONOMIA ITALIANA È FLORIDA, COME DICE GIORGIA MELONI, PERCHÉ L’UE CI RANDELLA? DAL DEBITO AI BALNEARI, DALLE RIFORME NON PIÙ PROROGABILI AL CUNEO FISCALE: TUTTE LE SFERZATE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL GOVERNO DUCIONI
L’AVVERTIMENTO SUL PNRR: “ATTUARLO RESTA ESSENZIALE, ULTERIORI SFORZI POLITICI SAREBBERO UTILI. SERVE UN’AZIONE PER RIDURRE IL DEBITO; VANNO ATTUATE RIFORME IN GIUSTIZIA, APPALTI, CONCORRENZA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; VA AUMENTATA LA RICERCA E L’INNOVAZIONE E VA MIGLIORATO L’ADEMPIMENTO FISCALE”
La Commissione Ue apre una procedura per deficit eccessivo per Italia, Francia e altri cinque Paesi: Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Dopo i passaggi previsti, spiega, proporrà le raccomandazioni al Consiglio sul rientro del disavanzo nel pacchetto di autunno del semestre europeo. L’esecutivo comunitario ha poi valutato che la Romania non ha preso azioni efficaci per la correzione del deficit chiesta dal Consiglio.
In Italia “permangono vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico e alla debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e alcune debolezze residue nel settore finanziario, che hanno rilevanza transfrontaliera”. Il rapporto debito pubblico/Pil “notevolmente diminuito” dal picco del Covid “è ancora elevato, pari a oltre il 137% del Pil nel 2023, e si prevede che la tendenza al ribasso si invertirà quest’anno e il prossimo. Questa inversione è attribuita a un ampio aggiustamento stock-flussi che aumenta il debito, a disavanzi pubblici ancora consistenti, anche se in diminuzione, nonché a una minore crescita del Pil nominale”. Lo afferma la Commissione europea. (ANSA).
UE, PRODUTTIVITÀ DELL’ITALIA LIMITATA, SERVONO RIFORME
In Italia “la crescita della produttività è stata nel complesso e in media positiva ma limitata, il che conferma la necessità di riforme e investimenti per superare le carenze strutturali e promuovere condizioni favorevoli alla crescita della produttività”. Lo afferma la Commissione europea nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo.
“Le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate negli ultimi anni e non si sono tradotte in pressioni salariali”, afferma ancora la Commissione Ue in merito all’Italia. “I tassi di partecipazione al lavoro sono saliti a livelli record, sebbene siano ancora relativamente bassi. Il settore finanziario si è ulteriormente rafforzato con miglioramenti nella qualità degli attivi bancari e nella redditività, mentre le banche italiane sono ancora considerevolmente esposte nei loro bilanci ai prestiti sovrani e garantiti dallo Stato. L’azione politica è stata favorevole ad affrontare le vulnerabilità, anche attraverso l’attuazione del Pnrr, che tra l’altro promuove la produttività e la crescita potenziale del Pil per contribuire a ridurre il rapporto debito pubblico nel lungo periodo”.
UE, ‘ITALIA AVANZI SUL PNRR, UTILI ALTRI SFORZI POLITICI’
In Italia “mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr resta essenziale e ulteriori sforzi politici sarebbero utili”. Lo afferma la Commissione europea nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo.
UE, IN ITALIA CHIARAMENTE SERVE AZIONE PER RIDURRE DEBITO
In Italia “sono chiaramente necessarie ulteriori azioni per ridurre l’elevato rapporto debito pubblico”. Lo afferma la Commissione europea. “Il patto di stabilità e crescita riformato, compresa l’applicazione della procedura per i disavanzi eccessivi, offre un meccanismo di sorveglianza adeguato e forte per affrontare i rischi per la sostenibilità fiscale e per integrare la sorveglianza”.
UE, DEBITO ITALIA SENSIBILE A CHOCK, RISCHI A MEDIO TERMINE
Per l’Italia “nel complesso, l’analisi della sostenibilità del debito indica rischi elevati nel medio termine. Secondo le proiezioni decennali di base, il rapporto debito pubblico/Pil aumenta costantemente fino a circa il 168% del Pil nel 2034. La traiettoria del debito è sensibile agli shock macroeconomici. Secondo le proiezioni stocastiche, che simulano un’ampia gamma di possibili shock temporanei alle variabili macroeconomiche, esiste un’alta probabilità che il rapporto debito/Pil sia più elevato nel 2028 che nel 2023”. Lo afferma la Commissione europea.
UE, ITALIA AFFRONTI SFIDA DEMOGRAFIA E RIDUCA CUNEO FISCALE
Secondo la Commissione europea l’Italia deve “affrontare le sfide demografiche per mitigare gli effetti sulla crescita a lungo termine e ottenere finanze pubbliche sostenibili”; “aumentare la concorrenza e migliorare la regolamentazione” in alcuni settori a stimolo della crescita. L’Italia dovrà poi “riformare il sistema fiscale per fornire maggiori incentivi alla crescita, con particolare attenzione alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro”. Sono alcune dei risultati principali del rapporto per il 2024 sull’Italia.
Per la Commissione europea l’Italia dovrà poi “sostenere la convergenza sociale verso l’alto, migliorando i tassi di occupazione delle donne e dei giovani, anche espandendo i servizi di assistenza e migliorando la qualità del lavoro, e fornendo maggiori incentivi per la partecipazione al mercato del lavoro, affrontando nel contempo la povertà lavorativa”.
Il report della Commissione segnala anche come il Pnrr “comprende misure per affrontare una serie di sfide strutturali in sinergia con altri fondi dell’Ue, compresi i fondi della politica di coesione” promuovendo la transizione verde, e misure di efficienza energetica. L’esecutivo comunitario esorta il Paese ad “avanzare la transizione digitale, in particolare nei settori della sicurezza informatica e della pubblica amministrazione, e sviluppare una rete di telecomunicazioni su scala nazionale”.
L’Italia dovrà poi “migliorare il contesto imprenditoriale attraverso riforme e investimenti nel sistema giudiziario, negli appalti pubblici, nella concorrenza e nella pubblica amministrazione, compresi i ritardi di pagamento”; “aumentare la ricerca e l’innovazione”, “rafforzare la resilienza economica e sociale realizzando riforme e investimenti per rafforzare le competenze di base, espandere l’istruzione terziaria e ridurre gli squilibri tra domanda e offerta di competenze con programmi di formazione specifici, nonché misure per ridurre la povertà e dare maggiore autonomia agli anziani e alle persone con disabilità”.
UE, ITALIA RIDUCA EVASIONE FISCALE CON PIÙ DATI E CONTROLLI
Tra le risultanze principali del rapporto della Commissione europea per l’Italia per il 2024 si auspica che il Paese possa “migliorare l’adempimento fiscale aumentando le fonti di dati disponibili per audit e controlli, incoraggiando l’uso dei pagamenti elettronici e riducendo i costi di conformità per i contribuenti”.
UE, PREOCCUPA RITARDO ITALIA SU BALNEARI,COSÌ PERDE ENTRATE
In Italia “sfide di lunga data persistono anche in ambiti specifici, come le procedure per l’affidamento di concessioni marittime, lacuali e fluviali per attività ricreative e turistiche (‘concessioni balneari’): i ritardi nell’attuazione di procedure di aggiudicazione trasparenti e competitive per tali concessioni, così come la loro mancanza di redditività per le autorità pubbliche, rimangono motivo di preoccupazione, in particolare dato che i miglioramenti iniziali apportati con la legge annuale sulla concorrenza 2021 sembrano ostacolati dai successivi interventi legislativi” Così la Commissione Ue nelle raccomandazioni all’Italia
(da agenzie)
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