SONDAGGIO SWG: IN LIGURIA PAITA STACCA TOTI DI 5 PUNTI, 34% A 29%. POI SALVATORE 20%, PASTORINO 12%, MUSSO 3%, BRUNO 2%
LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA AL 35,5%, DI CENTRODESTRA AL 27,5%… IN CALO PD E LEGA, SALGONO M5S, FORZA ITALIA E LIGURIA LIBERA DI ENRICO MUSSO
Non andrà veloce come vorrebbe il suo slogan, ma tiene botta, Raffaella Paita . Almeno secondo lo “stress test”, il sondaggio ordinato dal Pd nazionale proprio nel giorno in cui le è stato notificato l’avviso di garanzia, lo scorso mercoledì.
Il risultato, che Il Secolo XIX è in grado di anticipare, la vede mantenere una forbice di cinque punti percentuali nei confronti del principale contendente, Giovanni Toti candidato di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Secondo l’elaborazione di Swg, infatti, negli orientamenti di voto ai candidati, Paita è prima con una stima di consensi dal 32 al 36%, Toti insegue a 27-31% quindi cinque punti sotto.
Poi c’è la candidata del M5s Alice Salvatore, stabile intorno al 18-22%, Luca Pastorino della Rete a sinistra con un 10-14% di consensi e chiudono Enrico Musso di Liguria Libera (2-4%) e Antonio Bruno di Altra Liguria (1-3%).
Un altro dato interessante è che il totale dei consensi dei singoli partiti nelle coalizioni non si discosta molto dalle percentuali assegnate ai candidati che sostengono anche se la coalizione di centrosinistra raccoglie un 1,5% in più rispetto alla Paita.
Certo, siamo lontani dal 41,7% fatto segnare in Liguria dal Pd alle ultime europee del 2014.
Ma da allora ne è passata di acqua sotto (e purtroppo anche sopra) i ponti. Il Pd, da Ventimiglia a Sarzana, ha perso un pezzo dei suoi consensi con lo strappo delle primarie.
E soprattutto si temeva un contraccolpo brutale della notizia dell’avviso di garanzia a Lella Paita per omicidio e disastro colposo, per non aver dato l’allerta in quanto assessore regionale alla protezione civile nell’alluvione del 9-10 ottobre.
Rispetto alle rilevazioni di un mese fa comunque il Pd scende dal 34% al 30%, Forza Italia sale dal 10.5% al 12%, la Lega cala dal 14% al 12,5%, salgono i Cinquestelle dal 18% al 20%.
Successo personale notevole per il candidato di sinistra Pastorino che porta la sua coalizione al 9%.
Positivo anche l’avvio di Liguria Libera con Enrico Musso che, appena ufficializzata la sua candidatura, viene già gratificato di un 3% di consensi, con tendenza in crescita.
(da “il Secolo XIX”)
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