“SONO COINVOLTE ALTRE DONNE CHE PER DOVERE DI VERITÀ DOVREI MENZIONARE”: MARIA ROSARIA BOCCIA, NELL’INTERVISTA A SU LA7, ALLUDE AD ALTRE POSSIBILI AMANTI DELL’ORMAI EX MINISTRO
L’AFFONDO CONTRO LA “BACCHETTA NERA” BEATRICE VENEZI: “È CONSIGLIERA RETRIBUITA DAL MINISTERO MA DIRIGERÀ L’ORCHESTRA, PAGATA, AL G7”… “HO ASCOLTATO UNA CONVERSAZIONE TRA IL MINISTRO E SUA MOGLIE PERCHÉ HA LASCIATO LA CHIAMATA APERTA. LA MOGLIE GLI CHIEDEVA DI STRAPPARE LA MIA NOMINA. È PER IL CAPRICCIO DI UNA DONNA CHE È STATA STRAPPATA?”… RIBADISCE CHE SANGIULIANO È SOTTO RICATTO: “HA RICEVUTO UNA MAIL DA UN SETTIMANALE CHE RIVELAVA L’ESISTENZA DI SERVIZI FOTOGRAFICI SU DI NOI, CON LA PROMESSA CHE NON SAREBBERO STATI PUBBLICATI”
In dieci giorni ha provocato le dimissioni di un ministro, costretto a lasciare per fermare un’agonia di accuse quotidiane. Ma Maria Rosaria Boccia, ospite a In Onda, assicura di non godere delle disgrazie del suo ex amante, Gennaro Sangiuliano, eppure infierisce, alludendo ad altre relazioni del ministro: “Io non sono contenta, lui meritava quel posto. È una persona competente e secondo me è anche una brava persona, si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire”.
Ancora una volta, quindi, il riferimento è a qualcuno che secondo Boccia ha voluto ricattare Sangiuliano: “C’è una talpa al ministero”. Questa talpa è coinvolta dall’inizio: “Il 26 agosto ho pubblicato sui social la notizia della mia nomina, poco dopo Sangiuliano ha mandato la mail per bloccarla. Poi, è uscita Dagospia”.
Altro capitolo del ricatto: “Il ministro ha ricevuto una mail da un settimanale che rivelava l’esistenza di servizi fotografici su di noi, con la promessa che non sarebbero state pubblicate”. Boccia è consapevole che lo stillicidio di rivelazioni avrebbe potuto avere conseguenze gravi: “Forse, dopo la tempesta mediatica, era necessario che il ministro si dimettesse, ma avrebbe potuto non farlo dicendo la verità fin dall’inizio. Io voglio le sue scuse”. Ma la donna ci tiene a scansare i sospetti di essere stata spinta: “Sono sempre stata sola. Non volevo vendicarmi, ho sempre collaborato col centrodestra e ho votato Meloni, che stimo”.
C’è poi una parte più personale su cui Boccia attacca Sangiuliano e chiama in causa pure sua moglie: “Non lo spiavo e non temo nessuna indagine. Gli occhiali di cui ha parlato una giornalista (Selvaggia Lucarelli, ndr) li ho usati solo per gioco. Io avevo un approccio personale con lui, non affettivo”.
La stessa Boccia però ammette che “spesso il ministro mi accompagnava in miei eventi privati”. Nessuna conferma sulla relazione: “Chiedo a lui la verità, perché sono coinvolte tante donne che non stiamo menzionando”. Persone con cui Sangiuliano aveva una relazione? “Non andiamo oltre”.
Boccia giura che il dietrofront sulla sua nomina sia da imputare alla moglie di Sangiuliano: “Ho ascoltato una conversazione tra il ministro e sua moglie perché lui mi ha chiamato e ha lasciato la chiamata aperta. La moglie gli chiedeva di strappare la mia nomina. È per il capriccio di una donna che è stata strappata?”.
Pochi giorni dopo, lei registra la telefonata con un funzionario del Mic che le comunica la retromarcia sulla consulenza: “Chi mi avrebbe creduto? È l’unica volta che ho registrato”. Poi: “Parlano dei miei conflitti di interessi, ma al ministero è consigliera retribuita Beatrice Venezi, che dirigerà l’orchestra, pagata, al G7”
(da Il Fatto Quotidiano)
Leave a Reply