SPARO DI CAPODANNO, IL RIS DI PARMA SUL DNA: “IN TRE HANNO TOCCATO LA PISTOLA DI POZZOLO”
GLI ESPERTI: “NESSUN PROFILO PREVALE”… MISTERO SU CHI SIA IL TERZO… TUTTI UOMINI DELLE ISTITUZIONI MA VERSIONI DIVERSE
Sarebbero state almeno tre le persone che hanno toccato la pistola di Emanuele Pozzolo, il deputato sospeso (dal partito e dal gruppo parlamentare) di Fratelli d’Italia, indagato per lo sparo che ha colpito un invitato alla festa di Capodanno di Rosazza, a cui ha partecipato anche il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro.
È quanto emerge dalla relazione finale dei Ris di Parma, inviata ieri alla procura di Biella, relativa agli accertamenti biologici e dattiloscopici.
Dunque a toccare il grilletto, il cane e il tamburo dell’arma – una North American Arms Lr 22 – non sarebbe stato soltanto Pozzolo, che è l’unico indagato.
Saranno necessarie altre verifiche e comparazioni, che l’autorità giudiziaria potrà ordinare, per capire chi fossero gli altri individui ad avere impugnato l’arma. Inoltre, nessuno dei tre profili sarebbe presente in misura maggiore rispetto agli altri, scrivono i Ris. Quindi, il caso si complica.
E la posizione di Pozzolo si alleggerisce. Non si comprende, da questa analisi, chi possa avere sparato. Come aveva sostenuto all’inizio il suo avvocato difensore, Andrea Corsaro. I Ris denotano, così c’è scritto nelle conclusioni della consulenza, “assetti genotipici complessi di tipo misto, riconducibili verosimilmente ad almeno tre individui, dai quali non è possibile estrapolare alcun profilo di un evidente contributore maggioritario”.
Oltre a Pozzolo, aveva toccato la pistola anche Pablito Morello, il caposcorta di Delmastro, che al momento dello sparo era a fianco del deputato. Non si sa se Morello abbia preso l’arma in mano prima o durante l’esplosione del colpo, ma senz’altro lo ha fatto dopo. Ha messo lui in sicurezza il revolver, dopo l’incidente, afferrandolo dal tavolo e riponendolo sulla mensola in alto di uno scaffale.
Questo dettaglio emerge anche dal primo verbale dei carabinieri stilato sul posto. È lo stesso Morello ad accompagnare i militari di Vigliano Biellese ed Andorno Micca verso la mensola dove c’è l’arma. La pistola a quel punto viene sequestrata e spedita ai Ris.
Resta il mistero, però, su chi possa essere la terza persona che ha impugnato il revolver. Il ferito, Luca Campana, difeso dall’avvocato Marco Romanello, aveva subito chiarito: “Io la pistola non l’ho mai toccata”. Potrebbe anche essere un soggetto estraneo alla festa. In ogni caso, se non c’è un profilo ‘maggioritario’, nemmeno questo esame, come lo Stub, inchioda Pozzolo. E il caso resta complesso, e in parte avvolto dal mistero, quasi quanto prima.
(da Open)
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