SPESE PAZZE IN REGIONE EMILIA ROMAGNA: LEGA, 100.000 EURO IN PUBBLICITA’
CONTESTATE ANCHE CENE CON BOSSI E MARONI… “SPESE PER INTERVISTE A PAGAMENTO”
La Lega Nord versione ultima legislatura ha speso oltre mezzo milione di euro, in quei 19 mesi sotto inchiesta, dal maggio 2010 al dicembre 2011.
Si è fatta una bella propaganda, compreso un libro di una sedicenne di Parma, “Amare veramente”, «autorizzato – secondo comunicato leghista – da papa Benedetto XVI con l’avvallo della segreteria vaticana».
Nell’ottobre 2010, lo volevano regalare a tutte le parrocchie di Piacenza, dissero che c’era l’assenso del vescovo Gianni Ambrosio, il quale però, il giorno dopo, smentì sulle pagine della Libertà .
Il libretto, in compenso, venne rimborsato con 1600 euro di soldi pubblici.
I consiglieri regionali leghisti sono quattro (il capogruppo Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli e Roberto Corradi) e la media fa 125 mila euro a testa. Manfredini e Corradi hanno ricevuto l’avviso di fine indagine con l’accusa di peculato per la vecchia legislatura, insieme a Maurizio Parma e Luigi Fogliazza.
Per la nuova, è per ora indagato di peculato solo Manfredini, il capogruppo, che quindi oltre al secondo mandato è anche alla seconda iscrizione nel registro degli indagati.
Le spese della Lega Nord nella nuova inchiesta sui costi dei gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna condotta dai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, con la supervisione del procuratore Roberto Alfonso e dell’aggiunto Valter Giovannini, hanno delle peculiarità .
Per esempio, Manfredini, Bernardini e company hanno pensato poco ai regali: solo 4 mila euro.
Hanno viaggiato poco con auto blu e tanto meno si sono trattenuti in alberghi di lusso come altri colleghi: solo 5 mila euro di trasporti e solo 1.600 miseri euro per pernottamenti.
I trasporti salgono a 130 mila euro se parliamo di rimborsi chilometrici, dei quali 42 mila solo per Mauro Manfredini che fa la spola tra Modena e viale Aldo Moro.
Ma anche questa cifra, seppure molto alta, è comprensibile perchè altri due consiglieri, Corradi e Cavalli, abitano rispettivamente a Parma e Piacenza, anche se, per fare un raffronto, i 24 consiglieri del Pd hanno speso in tutto 85 mila euro (taxi e auto blu comprese).
Le cifre cominciano ad avere un significato maggiore se si considerano le spese per le cene: 52 mila euro per ristoranti in quattro (i 12 del Pdl, per fare un altro raffronto, hanno speso 145 mila euro). E poi vengono in evidenza le somme riservate a consulenze e personale (215 mila euro, il che significa che non hanno perduto l’abitudine della precedente legislatura).
Ma la vera peculiarità del gruppo del Carroccio non è questa. Quello che salta agli occhi sono le altissime spese postali (24 mila euro), i 20 mila euro di telefonate e gli oltre centomila euro di pubblicità (70 mila euro in volantini, cartelloni ecc. e 32 mila per “radio e tv”).
La domanda che si pongono gli investigatori è la seguente: cosa se ne fa un gruppo regionale di tanta pubblicità ? Per illustrare il lavoro compiuto nelle commissioni e nell’Assemblea o parte di quel denaro è servito per pura propaganda o addirittura campagna elettorale?
Sono i dubbi che verranno rivolti ai consiglieri non appena si sarà conclusa l’indagine, tenuto anche conto che come molti altri capigruppo, anche Manfredini è accusato per le interviste a pagamento, continuate in questo periodo.
Per quanto riguarda Manes Bernardini, spuntano tre voci da approfondire risalenti al gennaio 2011, poco prima che entrasse ufficialmente in lizza come candidato sindaco per Palazzo d’Accursio: 2.400 euro per «volantini pubblicità Bernardini», 2.000 euro di una cena «per presentazione campagna nuova mobilità urbana di Bologna» e perfino 900 euro per aver offerto un buffet ad una conferenza stampa il 10 gennaio 2011.
“È arrivato l’avviso, domani vado a ritirarlo e lo darò all’avvocato. Nel momento in cui sarà possibile andare a chiarire i punti, siamo pronti a farlo”.
Così il capogruppo della Lega Nord in regione Emilia-Romagna, Mauro Mafredini, ha risposto ai giornalisti, che a margine dell’Assemblea gli chiedevano un commento all’inchiesta per peculato sulle spese della Lega Nord.
Manfredini ha detto di non saper nulla delle contestazioni: “Non sappiamo nulla, bisogna vedere le cose. Poi fra l’altro quello era un periodo in cui ci sono stati due capigruppo. Io risponderò per me, che lo sono stato nell’ultimo anno”
Il capogruppo ha anche commentato la notizia dei centomila euro in pubblicità finiti al vaglio della Guardia di Finanza, che indaga sulle spese di tutti i gruppi nella legislatura in corso: “Loro intendono i soldi spesi per le trasmissioni”, ha detto il consigliere. Tutte interviste a pagamento? “Sì, interviste a pagamento. Tra l’altro in quel periodo c’era la par condicio, cioè erano sospese le attività . Tutto da rivedere”.
Luigi Spezia
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