“SPIAGGE SICURE E PULITE”: SALVINI DESTINI FONDI PER COLLOCARE BAGNINI DI SALVATAGGIO NELLE SPIAGGE LIBERE E PER LA LORO PULIZIA, INVECE CHE PRENDERSELA CON GLI AMBULANTI CHE SI GUADAGNANO DI CHE VIVERE
“SPIAGGE SICURE” SONO QUELLE DOVE NON SI ANNEGA, “PULITE” DOVE I COMUNI PROVVEDONO A TOGLIERE I RIFIUTI, SI COMPRI UNO ZANICHELLI… IN ITALIA 400 MORTI ANNEGATI OGNI ANNO, IN GRAN PARTE NELLE SPIAGGE LIBERE
«Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli: 2 milioni e mezzo di euro per 54 località ».
I progetti riguardano principalmente l’assunzione a tempo determinato di personale della polizia locale, il pagamento degli straordinari, l’acquisto di mezzi e attrezzature da fornire al personale dei comuni per il contrasto all’abusivismo commerciale e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione. Quindici comuni beneficiari si trovano al Nord, 23 al Centro e 16 al Sud.
Nel vocabolario leghista che capovolge la logica umana “spiaggia sicura” quindi non è quella dove si evita che le persone, magari per un improvviso malore, anneghino per mancanza di bagnini di salvataggio, ma quella che “caccia” i vu cumpra dalle spiagge, pericolo mortale per la percezione dei razzisti.
Quindi sono più importanti i rastrellamenti di chi si consuma i piedi per mettere insieme il pranzo con la cena che investire in salvataggio in mare .
Allora informiamo il ministro che ogni anno in Italia 400 persone muoiono per annegamento (dati Istat) e sarebbe necessario mettere in campo strategie di prevenzione, fare una mappa delle spiagge a rischio e ridurre i decessi, stabili da 20 anni dopo il passaggio dai mille morti l’anno degli anni Settanta agli attuali numeri.
In una gran parte dei casi, come origine dell’annegamento c’è un malore.
“La semplice cartellonistica potrebbe evitare molte tragedie – conferma il dott. Funati, ricercatore Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria dell’Iss – Sappiamo, inoltre, che molti annegamenti avvengono nelle spiagge libere, dove non c’è un bagnino che, a volte, solo con la sua presenza scoraggia comportamenti pericolosi ed è in grado di aiutare chi si trova in difficoltà . Pochissimi Comuni si sobbarcano spese per personale in queste zone”.
Ma che fa Salvini?
Invece di destinare 2,5 milioni di euro all’assunzione stagionale di bagnini per permettere ai Comuni di pagare esperti di salvataggio, nonchè la pulizia delle spiagge libere, lasciate spesso nel degrado dagli enti locali per difficoltà di bilancio, pensa a finanziare la polizia locale “anche attraverso mezzi e attrezzature” (che si riferisca a ciabatte da spiaggia?) per neutralizzare i pericolosi sovversivi che vendono berretti e magliette definiti “abusivi” senza considerare che molti hanno invece la licenza e sono spesso ben accolti dai bagnanti.
Sarebbe interessante vedere quanti sono i Comuni a guida centrodestra o leghista tra quelli beneficiati dal contributo: se volete una anticipazione, in Liguria il 100%.
E così si capiscono tante cose.
Leave a Reply