STRAGE DI ACCA LARENTIA, SU UNA SKORPION IL DNA E LE IMPRONTE DEGLI ASSASSINI
RIAPERTA L’INCHIESTA DOPO 35 ANNI… CONSULENZA DELLA PROCURA SU UNA MITRAGLIETTA TROVATA NEL 1988 IN UN COVO DELLE BR A MILANO
Una Skorpion trovata nel 1988 in un covo Br a Milano e utilizzata per gli omicidi dell’economista Ezio Tarantelli, dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti e del senatore Roberto Ruffilli.
È questa l’arma da cui ricomincia, 35 anni dopo, l’inchiesta sulla strage di Acca Larentia. Il pm Erminio Amelio ha disposto una consulenza sulla mitraglietta, affidando alla polizia scientifica il compito di cercare impronte digitali e tracce biologiche che potrebbero essere sfuggite in passato.
Così come è successo per gli omicidi di Valerio Verbano (22 febbraio del 1980) e di destra Paolo Di Nella (3 febbraio del 1983), anche stavolta la procura vuole verificare se le tecnologie più moderne, unite alla rilettura dei vecchi atti, sono in grado di fornire elementi utili a individuare i colpevoli.
DUE VITTIME
La strage al centro dell’inchiesta avvenne a Roma il 7 gennaio 1978 davanti alla sezione del Msi in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano: furono uccisi gli esponenti del Fronte della Gioventù Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, mentre un terzo attivista, Stefano Recchioni, morì per mano di un carabiniere alcune ore più tardi durante gli scontri con le forze dell’ordine che seguirono i due delitti.
Gli accertamenti sull’arma si sommano a quelli che il pm Amelio ha già disposto sulla rivendicazione del duplice omicidio, una registrata su un nastro, le altre su volantini.
(da “il Corriere della Sera“)
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