SUL “LIBERI TUTTI” ITALIANI DIVISI, MA CRESCONO QUELLI CONTRARI ALLE RIAPERTURE, SOLO IL 45% E’ FAVOREVOLE
PER IL 61% E’ ALTO ANCORA IL RISCHIO DI CONTAGIO…AUMENTA IL PESSIMISMO SULLA RIPRESA ECONOMICA (39%) CONTRO IL 38% DI OTTIMISTI
I cittadini italiani hanno riassaporato il piacere di poter uscire liberamente di casa ma lo hanno fatto con molta cautela. Le paure di un ritorno dei contagi continuano ad essere ben presenti. Anzi, guardando ai dati raccolti da Nielsen nelle giornate del 4-7 maggio sono addirittura aumentate
Il 22% degli intervistati ha infatti affermato di aver “paura che un familiare possa venir contagiato”, con un aumento di tre punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente.
Il 16%, anche in questo caso il rialzo è stato pari a tre punti percentuali, teme la “seconda ondata”, mentre resta stabile al 12% la percentuale di coloro che sono preoccupati per la “recessione economica”.
Resta inoltre molto alto (61%, +1 punto percentuale) il valore di coloro ritengono che ci sia un “alto rischio di diffusione del virus”, mentre meno di un intervistato su due (45%) ritiene che il Paese sia pronto alla riapertura
Le note più dolenti arrivano però quando si guarda all’impatto economico dell’epidemia: gli ottimisti sono scesi al 39% con un crollo di ben 8 punti percentuali, mentre sono balzati di un identico valore i pessimismi, che sono così saliti anch’essi al 39%. Ottimisti e pessimisti si equivalgono, con la differenza però che i secondi corrono mentre i primi sono in rapida ritirata. Continuano inoltre ad allungarsi le previsioni di ripresa: per la stragrande maggioranza degli italiani (62%, +6 punti percentuali) ci vorranno almeno sei mesi, mentre per un italiano su quattro (27%, +4 punti percentuali) si parla di almeno 12 mesi.
(da agenzie)
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