SULLA PELLE DEI GENOVESI UN DECRETO MEZZO VUOTO: SENZA CIFRE E SENZA COMMISSARIO
SUL NOME DEL COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE E SUL RUOLO DI AUTOSTRADE M5S E LEGA NON SONO RIUSCITI ANCORA A TROVARE UN’INTESA
Un accordo al ribasso che ha prodotto un decreto mezzo vuoto: senza cifre e senza il nome del commissario per la ricostruzione. A Consiglio dei ministri in corso, iniziato con ritardo, nessuno tra i ministri aveva la certezza che il provvedimento venisse approvato. E infatti l’ordine del giorno della riunione recitava così: “Esame preliminare”. Alla fine è stato approvato “salvo intese”, quindi con la possibilità di modificarlo ancora.
I punti su cui non c’è un accordo sono tanti.
Tra questi il nome del commissario per la ricostruzione, il governo avrà dieci giorni di tempo per decidere chi sarà .
E poi il ruolo che avrà Autostrade per l’Italia nella ricostruzione del Ponte. Da un lato il Movimento 5 Stelle punta alla linea dura, ma i ricorsi della società che ancora oggi ha la concessione sono dietro l’angolo. Dunque la Lega a questo proposito si pone più trattativista.
A riunione in corso piombano le parole presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti: “Il Governo vuole mettere un commissario per la ricostruzione del ponte Morandi. Non sappiamo ancora chi sarà ma abbiamo chiesto di poter scegliere quale figura sarà . Non vogliamo monopolizzare la Regione, ma abbiamo diritto da liguri e da genovesi di avere voce in capitolo”.
Fino a un attimo prima della riunione si intrecciavano telefonate tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e Giovanni Toti per trovare un accordo che, a quanto pare, a meno di ventiquattro ore dalla commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte a un mese dalla morte, ancora non c’è.
O per lo meno non c’è del tutto, tanto che il decreto risulta essere mezzo vuoto.
(da “Huffingtonpost“)
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