SULLA TASSA PER IL SOGGIORNO DEGLI IMMIGRATI DIETROFRONT DEL GOVERNO: “C’E’ LA CRISI, RIPENSIAMOCI”
SARA’ RICONSIDERATO IL CONTRIBUTO RICHIESTO AGLI STRANIERI PER IL RILASCIO DEL PERMESSO: OCCORRE VALUTARE SE E’ COMPATIBILE CON IL REDDITO DEL LAVORATORE E LA COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE
C’è la crisi economica, va dunque ripensato il contributo chiesto agli stranieri per il rilascio del permesso di soggiorno.
L’annuncio è arrivato dai ministri dell’Interno, Anna Maria Cancellieri e della Cooperazione, Andrea Riccardi, che hanno avviato una valutazione sul tema.
La Lega, però, già minaccia battaglia.
Il Viminale spiega che i due ministri “hanno deciso di avviare un’approfondita riflessione e attenta valutazione sul contributo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno degli immigrati regolarmente presenti in Italia, previsto da un decreto del 6 ottobre 2011 che entrerà in vigore a fine gennaio”.
In particolare, aggiungono i ministri, “in un momento di crisi che colpisce non solo gli italiani, ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”.
L’aumento della tassa – da 80 a 200 euro – per i permessi e la carta di soggiorno degli immigrati residenti in Italia aveva scatenato polemiche, nei giorni scorsi.
Dalla Cei alla Cgil, un vasto schieramento era insorto considerando il contributo vessatorio. Ora però, dal fronte opposto, arriva l’altolà del Carroccio: “Vigileremo affinchè il governo Monti non elimini il contributo richiesto ai richiedenti il permesso di soggiorno, un contributo dovuto vista la mole di lavoro amministrativo che la pubblica amministrazione deve fare per rilasciare il titolo di soggiorno o per rinnovarlo”.
Cosa non farebbero per un voto i pataccari padagni: così possono girare per le osterie della padagna a raccontare palle contro Roma ladrona (dove loro hanno governato otto anni)…
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