SULLE CHIUSURE DELLE SCUOLE DRAGHI SEGUE IL CTS
SE LO AVESSE FATTO CONTE AVRESTE SENTITO I SOVRANISTI STARNAZZARE AL GRIDO DI “SI TOGLIE IL FUTURO AI NOSTRI FIGLI”
Scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre regioni di chiudere gli istituti se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. È la linea decisa nella cabina di regia a Palazzo Chigi in vista del nuovo dpcm sul Covid, a quanto si apprende da diverse fonti di governo.
Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Cts sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree rosse e ad alto contagio.
Alla riunione di stamattina a Palazzo Chigi hanno preso parte i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Presenti il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
Alle 12 è prevista una riunione dei ministri Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini con le Regioni. In giornata Mario Draghi firmerà il Dpcm, ma non terrà nessuna conferenza stampa in merito: Palazzo Chigi, a quanto si apprende, si limiterà a diffondere una nota sulle misure anti-Covid adottate.
(da agenzie)
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