SVIZZERA, BOCCIATO NETTAMENTE IL REFERENDUM ANTI-IMMIGRATI: IL 74% DICE NO
SI VOLEVA LIMITARE L’ACCESSO PER “MOTIVI ECOLOGICI”… NO ANCHE AD ALTRI DUE TEMI
È un chiaro No degli svizzeri al referendum per uno stop all’immigrazione per “motivi ecologici”: chiamati alle urne, gli elettori elvetici avrebbero bocciato il testo con oltre il 74% dei voti contrari.
Il quesito proponeva di limitare allo 0,2% nell’arco di tre anni la crescita della popolazione residente dovuta all’immigrazione, in modo da ridurre l’inquinamento legato a un aumento degli abitanti.
Lo slogan della campagna per il sì era “Stop alla sovrappopolazione, sì alla conservazione delle basi naturali della vita”.
I testi delle tre iniziative popolari sono stati respinti da un maggioranza dei 26 cantoni e semi-cantoni della Confederazione, indicano i risultati ufficiali. Per essere approvata un’iniziativa popolare deve ottenere la doppia maggioranza, del popolo e dei cantoni.
Il No al referendum nominato ‘ecopop’ è molto più deciso di quanto dicessero i sondaggi (l’ultimo diceva 56% no).
Non è certo la prima volta che un referendum in Svizzera tocca il tema immigrazione. A febbraio un voto aveva fissato quote per gli immigrati e i transfrontalieri, preoccupando i lavoratori italiani di confine.
Gli altri referendum.
Gli svizzeri hanno bocciato anche altri due quesiti, uno per abolire i forfait fiscali per i ricchi stranieri e l’altro per aumentare le riserve in oro della Banca centrale. I sostenitori del referendum sull’oro ritenevano che un quinto delle riserve della Banca centrale svizzera entro cinque anni dovrebbero essere costituite da oro, il che avrebbe significato acquistare circa 1.500 tonnellate di oro per un valore di oltre 60 miliardi di dollari e mantenerle in Svizzera senza venderne alcuna parte. L’acquisto di questa grande quantità di oro determinerebbe un aumento del prezzo del metallo prezioso sul mercato.
(da “La Repubblica”)
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