SVOLTA NELLE INDAGINI SUI FONDI RUSSI: SAVOINI NON RISPONDE SUI SOLDI RUSSI ARRIVATI SUI CONTI DELL’ASSOCIAZIONE LOMBARDIA-RUSSIA
LA PROCURA DI MILANO HA IN MANO LE PROVE DI UN FLUSSO DI DENARO ARRIVATO A SAVOINI
Nell’inchiesta sui rubli alla Lega dalla Russia non ci sono solo parole ma anche soldi. Ovvero, una serie di flussi di denaro che è arrivata sul conto dell’Associazione LombardiaRussia gestita dal neonazista Gianluca Savoini e di cui la procura di Milano ha chiesto di spiegare la provenienza, ottenendo in cambio da parte dell’indagato per corruzione internazionale soltanto silenzio.
Certo, la decisione di rimanere in silenzio davanti agli inquirenti è frutto di una strategia difensiva piuttosto comune, che parte dal presupposto che l’indagato non ha ancora letto i documenti d’istruttoria e quindi può trovarsi in difficoltà a rispondere, come ha confermato ieri il difensore di Savoini Lara Pellegrini.
Ma intanto Repubblica scrive che le transazioni individuate dalla procura di Milano sono “di interesse”:
L’inchiesta è infatti destinata ad allargarsi. Già dopo l’apertura del fascicolo a febbraio, il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro avevano dato mandato al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di isolare eventuali flussi di denaro tra la galassia-Savoini e la Russia.
E i primi controlli sulle movimentazioni bancarie intorno all’associazione Lombardia-Russia hanno permesso di individuare transazioni definite «di interesse».
Che non corrispondono alle cifre indicate negli audio, ma che sono precedenti e successive alla riunione moscovita.
Movimentazioni che Savoini, convocato in procura, non ha spiegato avvalendosi della facoltà di non rispondere. «Quando saranno depositati documenti d’istruttoria, Savoini potrebbe anche decidere di farsi interrogare», ha chiarito il suo difensore Lara Pellegrini.
E la questione va ad intrecciarsi giocoforza con quella del terzo uomo, ovvero l’avvocato Francesco Vannucci che ieri ha rivelato di essere il “Nonno Francesco” dell’audio di Buzzfeed. E con la storia del Forum Italo-Russo raccontata oggi da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera:
Dopo 15 anni l’imprenditrice Luisa Todini –scelta nel 2004 da Silvio Berlusconi– è stata liquidata e al suo posto è arrivato Ernesto Ferlenghi, il presidente di Confindustria Russia che – si scopre adesso – era legatissimo al consigliere di Matteo Salvini a Palazzo Chigi Claudio D’Amico e al suo ex portavoce Gianluca Savoini. E in vista dell’incontro del 4 luglio scorso e della cena di quella sera a Villa Madama si adoperò per avere la garanzia che proprio Savoini fosse tra i partecipanti sia all’incontro, sia alla festa organizzata dalla presidenza del Consiglio e dalla Farnesina.
(da “NextQuotidiano”)
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