TARIFFE SPIAGGIA AUMENTATE FINO AL 35%: L’EFFETTO COVID LO PAGANO I CONSUMATORI, COME SEMPRE
IL RISCHIO D’IMPRESA SCARICATO SUI CITTADINI: QUALCHE OMBRELLONE IN MENO? BASTA AUMENTARE LA TARIFFA DEGLI ALTRI
Andare al mare non sarà più lo stesso tra distanziamento sociale e incrementi tariffari. I gestori degli stabilimenti balneari, infatti, hanno pensato bene di aumentare il costo dei servizi per compensare le spese aumentate a seguito delle disposizioni anti-Coronavirus.
Nuovi costi, mancati guadagni, più attenzione all’igiene (quindi disponibilità di gel igienizzante per le mani, segnaletiche ad hoc per i bagnanti) comporteranno un aumento delle tariffe. A rimetterci, come sempre, saranno i consumatori.
A certificarlo è Altroconsumo — associazione a difesa dei consumatori — secondo cui l’incremento tariffario medio per un ombrellone e due lettini, rispetto allo scorso anno, nel mese di agosto, sarà del 15% per l’abbonamento settimanale, del 12% per quello giornaliero e del 5% per quello mensile.
Per quanto riguarda la tariffa giornaliera, l’incremento maggiore, allo stato attuale, si registra a Finale Ligure dove i bagnanti dovranno sborsare il 35% in più. Un salasso.
Sempre a Finale Ligure, però, si segnala anche l’unico caso di riduzione della tariffa mensile (-13%) che servirà a favorire la clientela più fidelizzata rispetto a quella “mordi e fuggi”.
Facendo la media della variazione annuale dei costi di ogni località balneare, al primo posto si piazza la Penisola Sorrentina con un aumento medio del 32%, seguita da Finale Ligure con il +16%, Anzio +14%, Castiglione della Pescaia +9%, Cervia +8%, Porto Recanati +7% e il litorale palermitano con appena l’1% in più.
Nessuno degli intervistati, però, ha installato all’interno delle proprie strutture i divisori in plexiglas. Sotto l’ombrellone, infine, non è obbligatorio tenere la mascherina mentre diventa necessaria — per tutelare la propria salute e quella degli altri — se si va al bar o se si parla con altri bagnanti. Chiusa, in alcuni stabilimenti, l’area giochi per bambini.
(da agenzie)
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