TERREMOTO FLI A RAVENNA, SI DIMETTONO TUTTI I VERTICI
IL COORDINATORE RAISI MINIMIZZA: “UNA MINISCISSIONE DERIVANTE DAI POSTI IN LISTA”…CONTROREPLICA: “IL PROGETTO DI FLI E’ STATO DISATTESO DAI VERTICI”
Addio Fli a Ravenna.
Un atto clamoroso ad un mese delle elezioni: il polo montiano perde una delle sue tre gambe con i vertici del partito che si dimettono in massa in polemica con l’Agenda Monti.
“Ci faremo promotori di movimenti e liste civiche”, scrivono gli ormai ex finiani.
A dire addio a Fututo e Libertà sono il coordinatore provinciale Gianluca Palazzetti Gianluca Palazzetti (Vicecoordinatore regionale e coordinatore provinciale), Stefano Cortesi Siboni (vicecoordinatoreprovinciale di Ravenna), Alberto Ferrero (coordinatore comunale di Ravenna), Guido Baldrati Folli (segretario amministrativo regionale) e Massimo Morigi (Responsabile culturale e co-estensore del manifesto di ottobre).
Palazzetti e Baldrati alle elezioni amministrative 2011 erano stati rispettivamente candidati a sindaco del capoluogo e a presidente della Provincia.
“Il nostro impegno politico per Futuro e Libertà finisce qui – scrivono -. Il grande progetto di riforma liberale dello Stato è stato completamente disatteso e non può certamente ridursi ad una sommatoria di liste da prefisso telefonico e senza alcun progetto di lungo respiro, ma solo ed esclusivamente collegate ad interessi politici personali e di casta”.
Nei giorni scorsi Palazzetti, intervistato dalla Voce, si era detto favorevole alla candidatura di Mario Monti ma propendeva per una lista unica da presentare alla Camera.
Aveva anche spiegato di non aver ricevuto indicazioni da Roma.
Dalla nota emerge anche l’offerta che il coordinatore regionale Enzo Raisi a Palazzetti: essere terzo in lista alla Camera.
Non una grande opportunità , a dire il vero: difficilmente Futuro e Libertà arriverà ad eleggere tre deputati in Emilia-Romagna.
“Manca il programma politico – riassume al telefono Palazzetti – ed è stata gettata via un’opportunità “.
Nel comunicato si legge che l’agenda Monti è “inadeguata ai reali problemi del Paese” e deve “essere integrata sotto l’aspetto riguardante lo sviluppo”.
Il programma non si può quindi esaurire “nel solo rigore dei conti”.
E gli elettori di Fli che faranno?
“Lasciamo liberi i nostri elettori di votare chi riterranno più opportuno, invitando ad avere attenzione per i candidati locali”.
La politica, scrivono, si deve “riassumere in un servizio per i nostri concittadini e per l’Italia. In tal senso il nostro impegno e passione civica continuerà a livello territoriale dove ci faremo promotori di movimenti e liste civiche”.
Il coordinatore regionale emiliano Enzo Raisi tende a minimizzzare e parla di una “microscissione di vertice” che “finisce per apparire la solita querelle in merito ai ‘posti in lista’, che avviene in ogni partito al momento della presentazione dei candidati
(da “Romagna Noi“)
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