TERREMOTO, IL BILANCIO: 16 MORTI, 350 FERITI
OLTRE 14.000 GLI SFOLLATI, UNA DONNA ESTRATTA VIVA DALLE MACERIE… MONTI: “LO STATO FARA’ TUTTO IL POSSIBILE”
Salgono a 16 le vittime accertate delle nuove scosse di terremoto in Emilia mentre sono circa 350 i feriti.
In serata, una donna di 65 anni è stata estratta viva dalle macerie a Cavezzo, in provincia di Modena, mentre ancora una persona risulta dispersa.
È il bollettino del terremoto che ha scosso ancora una volta l’Emilia. Il sottosegretario alla presidenza Antonio Catricalà , ha annunciato per il 4 giugno una giornata di lutto nazionale. «Quello di oggi è un altro sisma. Bisogna ricominciare da capo», ha spiegato Franco Gabrielli, numero uno del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
SCOSSE
La terra ha tremato per tutta la mattinata di martedì: cinque forti scosse sono state avvertite con epicentro tra Carpi, Medolla e Mirandola nel modenese.
La prima alle 9 circa, replicata in maniera più leggera alle 10.24 e alle 11.50. Un’altra alle 12.56 è stata di magnitudo 5,8, con epicentro spostato a Nord-Ovest.
Poi alle 16.39 una scossa di 3,9 più profonda delle altre nel modenese, a 20.6 km sotto terra.
Le scosse sono proseguite anche in serata: una di magnitudo 3.2 e un’altra di magnitudo 3.9 registrate alle 20.44 e alle 20.28. E
per l’Ingv sono prevedibili molte altre repliche.
Le previsioni parlano inoltre di almeno 8.000 sfollati, che si aggiungono alle migliaia di sfollati della prima ondata di scosse, per un totale di 14 mila. Le 16 vittime confermate al momento sarebbero tra Mirandola, San Felice sul Panaro, Medolla, Concordia e Novi.
STRAGE DI LAVORATORI
Il terremoto ha mietuto vittime soprattutto nelle fabbriche lesionate nel primo sisma del 20 maggio scorso, dove si era ripreso a lavorare dopo verifiche e rilievi di staticità .
Nella ditta Meta di San Felice sul Panaro sono morti in tre, due lavoratori immigrati e un ingegnere, che stava ultimando i rilievi tecnici.
Altri tre lavoratori sono morti per il crollo della ditta Bbg di Mirandola (Modena) che aveva ripreso l’attività lunedì, dopo lo stop imposto per le verifiche di agibilità in seguito al sisma del 20.
A Medolla sono stati individuati i corpi di due degli operai dispersi rimasti vittime del crollo del capannone della Haemotronics, sono ancora a lavoro i vigili del fuoco che cercano di trovare l’ultimo disperso, un altro operaio.
A Cavezzo, nel crollo del mobilificio Malavasi, è morta una donna.
CROLLI
Confermata dalla diocesi di Modena la morte del parroco di Rovereto sulla Secchia, frazione del comune di Novi di Mantova. Don Ivan Martini, 65 anni, è stato schiacciato da una trave mentre stava verificando i danni delle scosse della mattinata nella chiesa di Santa Caterina.
A Cavezzo, la sessantacinquenne estratta viva dalle macerie è stata trovata, dopo 12 ore, sotto un mobile della cucina. «Quel mobile l’ha salvata», hanno raccontato i vigili del fuoco che l’hanno trovata con l’aiuto dei cani.
La palazzina in cui abitava, 5 piani completamente collassati per il terremoto era stata dichiarata inagibile. Ma poco prima delle 9, la donna era rientrata per recuperare alcuni vestiti e oggetti.
I DANNI
Molti i comuni della Bassa travolti dal sisma. A Schivenoglia è crollata la chiesa già danneggiata dalla scossa del 20 maggio e tutta la piazza del paese è stata transennata.
Anche a Quistello e Moglia, nel Mantovano, si registrano danni alle chiese. A Sermide crolli alla torre civica.
Un cavalcavia sulla A22 tra Moglia e Gonzaga risulta chiuso al traffico per le verifiche sul ponte.
Crolli si registrano un po’ ovunque nelle campagne, con le case rurali che hanno subito gravi danni.
A Mantova è crollata la cupola del campanile della basilica Palatina di Santa Barbara, a Palazzo Ducale.
Mercoledì, per precauzione, le scuole saranno chiuse a Ostiglia, Sermide e Felonica mentre si sta valutando la possibilità di chiuderle anche a Mantova.
NUOVI CROLLI
Si registrano altri crolli nella Rocca estense di Finale Emilia, provincia di Modena, uno dei comuni epicentro del terremoto della mattina di martedì.
La Rocca era già stata danneggiata dal terremoto del 20 maggio, le cui scosse avevano sbriciolato la torre dei modenesi, uno dei simboli della cittadina.
Intanto nei comuni del modenese più colpiti dal sisma si sta procedendo all’evacuazione di alcune strutture pubbliche come scuole e ospedali. Problemi sulla rete telefonica cellulare, le celle su Bologna e Modena completamente in tilt.
POLEMICHE
Ripartono le polemiche che investono le autorità per aver dato l’ok a rientrare in scuole e abitazioni. La segretaria della Cgil, Susanna Camusso, accusa la mancanza di messa in sicurezza.
Le nuove vittime del sisma che ha colpito l’Emilia sono lavoratori e «questo mi fa pensare che non si è provveduto alla messa in sicurezza degli stabilimenti prima di far tornare le persone al lavoro».
Il sisma è stato avvertito con nettezza in tutto il nord Italia, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia.
Anche a Milano e nell’hinterland evacuati decine di uffici, con molte chiamate al 118. La magnitudo della prima scossa (la più forte) è stata del 5,8 scala Richter secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La profondità a 10 chilometri secondo i dati preliminari.
PAURA A CAVEZZO
Sono pesantissime le conseguenze del sisma a Cavezzo, comune in provincia di Modena a pochi chilometri da Medolla.
Secondo le segnalazioni arrivate da Twitter «tre quarti del paese è crollato» e crolli ci sono stati anche nella zona industriale.
Segnalazioni analoghe arrivano da tutto l’hinterland modenese, in particolare da Mirandola. Anche a Cento, nel ferrarese, il sisma ha danneggiato il teatro.
IL CORDOGLIO DEL COLLE
«L’Emilia Romagna e l’Italia supereranno questo momento difficile». A dirlo, dopo la nuova scossa del 29 maggio il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Sono certo che supereremo questo momento, un pensiero di solidarietà a quelli coinvolti nei loro affetti, nei loro beni e nelle loro possibilità di lavoro», ha detto arrivando a Udine.
Alla dichiarazione del presidente della Repubblica ha immediatamente fatto seguito una conferenza del presidente del Consiglio Mario Monti: «Lo Stato farà tutto il possibile nei tempi più brevi. I cittadini abbiano fiducia, l’impegno dello Stato è garantito», ha detto in diretta tv Mario Monti che dopo il vertice italo-polacco ha aggiunto: «Domani mattina il Consiglio dei ministri delibererà i provvedimenti necessari».
(da “Il Corriere della Sera“)
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