TRAVAGLIO: “SOLO TRA 8-10 ANNI, DOPO TRE GRADI DI GIUDIZIO, SALVINI RISCHIA LA GALERA: A QUEL TEMPO NESSUNO SI RICORDERA’ PIU’ DEL CAZZARO”
“A QUEL PUNTO CI TOCCHERA’ PURE PROTEGGERLO DALLA FURIA DEGLI EX LEGHISTI ARMATI DI CAPPI, RONCOLE E MONETINE”
Oggi Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano parla di Matteo Salvini che si è paragonato a Giovannino Guareschi e Silvio Pellico, ovvero del rischio per nulla concreto che il Capitano finisca in galera.
A differenza di Guareschi, condannato per vilipendio al Capo dello Stato e per diffamazione, la situazione di Salvini, per ora solo indagato per sequestro di persona in relazione al caso Gregoretti, è infatti infinitamente più rosea.
Sia per quanto riguarda la carcerazione preventiva che per ciò che concerne la sentenza definitiva:
Per arrestare uno prima del processo, occorrono, oltre ai gravi indizi di colpevolezza, le esigenze cautelari. Cioè almeno uno dei tre pericoli canonici: fuga all’estero (purtroppo altamente improbabile), inquinamento delle prove (e qui non c’è nulla da inquinare: i fatti, cioè il blocco della Gregoretti nel porto di Augusta, sono avvenuti alla luce del sole, in mondovisione) e reiterazione del reato (impossibile perchè l’imputato non è più ministro dell’Interno).
Quindi la galera potrebbe toccargli solo in caso di condanna definitiva, per giunta a una pena superiore ai 4 anni: due eventualità leggermente più remote del ritorno di Renzi a Palazzo Chigi, anche se la presenza dell’avvocata Bongiorno come difensore di Salvini potrebbe essergli fatale.
E comunque, casomai, se ne parlerebbe tra 8-10 anni, quando nessuno si ricorderà più di quel cazzaro che, per misteriosi motivi, nel 2020 superava il 30% dei consensi.
Ma a quel punto ci toccherà proteggerlo dalla furia degli ex leghisti armati di cappi, roncole e monetine.
(da “NextQuotidiano“)
Leave a Reply