UCCISA L’ORSA KJ2, GLI ASSASSINI HANNO COLPITO ANCORA, IL SEDICENTE MINISTRO DELL’AMBIENTE SI DIMETTA
ERA STATA CATTURATA, CHE SENSO AVEVA UCCIDERLA?… LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE DENUNCIANO IL SOLITO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO, ESPERTO IN ESECUZIONI
Per questo l’orsa KJ2 è stata uccisa dagli agenti del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento in ottemperanza dell’ordinanza emessa dal presidente della Provincia, Ugo Rossi, per garantire la sicurezza delle persone.
Per dare la caccia all’orso, dopo che aveva aggredito un idraulico settantenne, erano stati impiegati trenta forestali, che per la gestione del caso hanno dovuto seguire regole molto complicate.
Il fatto risale alla fine di luglio: l’uomo stava facendo una passeggiata in un bosco in zona laghi di Lamar con il suo cane quando si è imbattuto nell’orso.
Sarebbe stata proprio la reazione del cane alla vista dell’orso a scatenare l’ira di KJ2.
Cercando di difendersi, l’uomo ha riportato ferite al braccio e alla gamba e per salvarsi si era gettato in un dirupo ed era stato soccorso dai vigili del fuoco.
A comunicare la morte dell’orsa è stata la Provincia autonoma di Trento. L’uccisione è avvenuta dopo l’identificazione genetica e la successiva cattura dell’animale.
L`ordinanza aveva anche disposto la soppressione di kj2 “nel più breve tempo possibile”. “Sempre in funzione della prioritaria sicurezza delle persone – ha infine precisato la provincia autonoma di trento- continueranno in maniera intensiva tutte le attività condotte per ridurre il rischio di incidenti: informazione, comunicazione, prevenzione, monitoraggio e presenza sul territorio”.
LE REAZIONI
Immediate le proteste delle associazioni animaliste. “Eravamo preoccupati per la vita dell’orsa KJ2 e purtroppo puntualmente quello che avevamo pensato si è avverato, gli assassini hanno colpito ancora e ieri sera hanno ucciso KJ2 l’orsa che rappresentava a loro dire un pericolo per la comunità umana”, scrive l’Aidaa, Associazione italiana in difesa di animali e ambiente, che “sospende tutte le attività associative in segno di lutto per quanto accaduto e invita tutti gli italiani al boicottare da subito i prodotti trentini, ed a disdire le vacanze o i soggiorni programmati nella provincia autonoma di Trento”.
Ricorda la vicenda dell’orsa Daniza, il consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi: “La scelta di uccidere l’orsa KJ2 palesa una grossolana incapacità e chiarisce al mondo che la Provincia Autonoma di Trento non è in grado di gestire positivamente il progetto di ripopolamento tanto decantato negli anni. L’inadeguatezza della Provincia è riuscita a trasformare una risorsa in un problema, la cui unica soluzione è l’eliminazione fisica”.
Anche Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, fa riferimento all’episodio del 2014: “Non è bastato il caso dell’orsa Daniza, uccisa dall’anestesia mentre tentavano di catturarla. Nonostante gli appelli, gli avvertimenti, gli ammonimenti, i ricorsi, l’amministrazione provinciale di Trento ancora una volta ha dato prova di prepotenza e crudeltà , dichiarando e portando fino in fondo una guerra all’orsa KJ2 terminata, come purtroppo avevamo previsto, con la morte dell’animale. Va da sè – prosegue l’ex ministro – che invocheremo chiarezza in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, e non cesseremo di farlo finchè non sapremo tutto quello che c’è da sapere, finchè non saranno individuati i responsabili, finchè i responsabili non pagheranno. Nulla, però, potrà restituire la vita a KJ2, rea di essere se stessa, un animale selvatico che reagisce alle ‘offese’ dell’uomo con le unghie e con i denti. La responsabilità di questa morte ricade interamente su chi l’ha voluta e preordinata, ben sapendo che non era necessaria”.
Per l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ‘abbattimento dell’orsa “è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente in cui l’orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell’abbattimento”. E lancia anche una sorta di campagna di boicottaggio nei confronti del Trentino e della sua economia.
Si dicono sconvolti dalla conclusione della vicenda i rappresentanti di Lav: “Si tratta di un verdetto di condanna vergognoso, una sentenza senza processo, emesso sulla spinta emotiva e irrazionale di un’amministrazione provinciale che vuole pieno diritto di vita e di morte sugli orsi e dove la possibilità di cattura era solamente un alibi per nascondere una chiara intenzione”.
Lav lamenta che in Trentino “non vi è stata un’educazione alla convivenza e al rispetto reciproco.
Dopo l’uccisione camuffata di Daniza, l’assassinio di KJ2 è una presa di posizione diretta contro gli animali e contro l’ambiente e una chiara espressione dell’incapacità della Provincia di Trento di gestire il piano di salvaguardia dell’orso bruno”.
(da agenxie)
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