“UCCISO CON UN COLPO AL PETTO”: LA PRIMA CERTEZZA DELL’AUTOPSIA CONFERMA LA TESI DEI MAGISTRATI
VENERDI’ L’ANALISI BALISTICA SULL’ARMA DEL PENSIONATO E SU UN’OGIVA TROVATA IN CUCINA
Un solo colpo. Al petto. Mortale.
I primi esiti dell’autopsia sul cadavere del giovane ladro albanese Gjergi Gjonj, ucciso dal pensionato Francesco Sicignano a Vaprio d’Adda (Milano), confermano quanto stabilito dagli inquirenti alle prese con il caso del 65enne indagato per omicidio volontario.
L’autopsia è stata eseguita oggi all’Istituto di medicina legale di Milano e ora si attende la relazione completa del medico legale per stabilire l’esatta dinamica dell’uccisione.
Gli esami balistici sulla pistola di Sicignano, sequestrata dai carabinieri che stanno conducendo le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, sono stati affidati ai carabinieri del Ris di Parma che li eseguiranno venerdì.
Si concentreranno sulla pistola e su un’ogiva trovata nella cucina della casa del pensionato e dovranno stabilire se l’ogiva faccia parte di un proiettile esploso dalla pistola regolarmente detenuta, sequestrata dai carabinieri, e se il colpo sia stato sparato in cucina.
Verranno esaminate, inoltre, eventuali tracce biologiche sull’arma e su altro materiale sequestrato.
Il pensionato ha raccontato di aver sparato in aria due volte, dopo aver colpito l’albanese, ma i proiettili non sono ancora stati trovati.
I familiari del giovane, assistiti dall’avvocato Francesco Mongiu, non hanno intenzione di celebrare i funerali in Italia.
Una volta ricevuto il nulla osta dalla Procura la salma verrà quindi portata in Albania per le esequie.
(da agenzie)
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