UN MINISTRO DEGLI INTERNI BOCCIATO IN MATEMATICA: “CON 35 EURO AL GIORNO OGNI MIGRANTE CI COSTA 50.000 EURO CADAUNO OGNI DUE ANNI”. QUALCUNO GLI DICA CHE FA 25.550 EURO
A POZZALLO I PROFUGHI APPENA ARRIVATI, PENSANDO SIA UNA PERSONA SERIA, LO APPLAUDONO, LUI NEANCHE RINGRAZIA…POI INSULTA IL GOVERNO TUNISINO: “ESPORTA GALEOTTI”
Tra un annuncio di querela a Saviano, che lo aveva accusato di voler far morire le persone in mare, una risposta all’uomo della finanza Soros, secondo il quale la Lega prende soldi dalla Russia, un no a Dublino e alla “Sicilia come campo profughi” d’Europa, il neoministro Matteo Salvini fa il suo programmato show anche a Pozzallo.
In uno stanzone dell’hotspot i migranti stanno imparando l’italiano.
Sono un centinaio, in gran parte arrivati dalla Tunisia venerdì sera. Tra loro ci sono anche molti bambini.
Nel bel mezzo della lezione vedono arrivare la figura di un uomo, è stato detto loro che è il ministro dell’Interno. Non sembrano spaventati.
Salvini viene accolto da un applauso ma lui resta immobile, distaccato. Non stringe mani e oscilla tra la consapevolezza del suo nuovo ruolo istituzionale e l’abitudine da capo politico che sul tema immigrazione ha sempre insistito fino a farne il proprio marchio propagandistico.
E’ la dimostrazione plastica della pochezza dell’essere umano.
nel giorno in cui sono morti in mare trentacinque tunisini riesce a dire: “Non mi sembra che in Tunisia ci sia la guerra, epidemie e pestilenze. Non è possibile che la Tunisia sia la prima fonte di clandestinità . Parlerò con il mio omologo perchè mi sembra che non stia esportando gentiluomini ma galeotti”.
Martedì non sarà al vertice dei ministri degli Interni a Lussemburgo “perchè si vota la fiducia al Senato”, spiega. “Diremo no alla riforma del regolamento di Dublino”. Regolamento che prevede che sia lo Stato di approdo ad essere competente della domanda di protezione internazionale.
Invece di essere presente, la solita fuga, teme di non essere all’altezza con chi la materia la conosce.
Il pallino è sempre lo stesso. In una parola: espulsioni. Mai che parli di integrazione, rispetto delle convenzioni che abbiamo firmato, solo cazzate.
Come quando fa un errore da scuole elementari: “I respingimenti sono troppo costosi? È più costoso mantenere qua 176mila persone negli alberghi o nelle case con 35 euro al giorno per un costo ogni due anni di 50mila euro cadauno”.
Peccato che 35 euro x 365 giorni x 2 anni faccia 25.550 euro cadauno.
Ma i numeri per chi non capisce una mazza sono dettagli.
(da agenzie)
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