UNA CLASSE POLITICA INCAPACE DI ESSERE D’ESEMPIO
ALLA FINE SI SALVANO SOLO ESCORT E TRANS: ALMENO SANNO FARE IL LORO MESTIERE… UNA CLASSE POLITICA DI RICATTATI, RICATTABILI E RICATTATORI, TRA DEBOSCIATI, SATIRI SENILI E SCIANCATI…E UNA CORTE DI SERVI CHE VEDE SOLO IL MARCIO NEL GIARDINO DEL VICINO
Dopo la vicenda Marrazzo, c’è chi ha parlato di “fine della superiorità morale della sinistra”.
Sinceramente non ho sentito mai questo “presunto peso” e, come me, ritengo tanti altri uomini che hanno vissuto esperienze militanti a qualsiasi livello, compreso esperienze in consigli elettivi.
Agitare oggi questa argomentazione, magari da parte di chi deve alla moglie buona parte della sua ascesa politica, ci sembra un po’ riduttivo.
La cosa grave è che ormai, di fronte all’opinione pubblica, non si salva più nessuno, non esistono “sacche di resistenza” alla corruzione dilagante, non vi sono “santuari inviolabili”, le truppe talebane di certa stampa sia di destra che di sinistra sparano ad alzo zero, in un vortice di sputtanamento senza limiti del “nemico”.
Non si salva il premier, non si salvano alcuni ministri, non si salva l’Avvenire, non si salva Marrazzo.
Chi fa finta di nulla e grida al complotto, chi prima nega l’evidenza e poi ammette di aver staccato assegni sotto ricatto, comportamenti privati incompatibili con certe cariche di responsabilità .
Ma che esempio viene ormai dall’alto?
Tangenti in Campania, inquisiti eccellenti, corruzione e appalti a Firenze, indagini a Milano, disastri ambientali con responsabilità emergenti, sindaci razzisti condannati per istigazione all’odio razziale, processi contro amministratori locali ovunque.
Una classe politica che, ogni giorno che passa, sembra dividersi in tre categorie: i ricattati palesi, sia per vicende personali che politiche ( e chissà quante altre vicende non sono note e si sono riuscite a bloccare prima che finissero all’esterno), i ricattabili in qualsiasi momento che non possono dire di no a certe pressioni per sopravvivenza personale e i ricattatori, che non sono solo le mele marce tra i carabinieri, ma anche chi arranca per i saloni di Arcore imponendo nomine e linea politica al padrone di casa e presidente del Consiglio, sotto tutela e prossimo all’interdizione.
E intorno a costoro ecco agitarsi una delle peggiori Corti della nostra storia medievale, tanti piccoli omuncoli che ogni giorno sfornano meschine osservazioni sul marcio in casa altrui, senza mai provvedere alla pulizia in casa propria.
Leader politici capaci solo di tramare nell’ombra per una poltrona in più, mai di fare autocritica e cercare di far crescere una base “migliore”.
Tutti pronti a cavalcare gli egoismi locali “che portano voti”, mai ad educare il Paese a un futuro che possa porci a fianco, con pari dignità , alla amministrazione statale mitteleuropea.
Governo e opposizione ciascuno con le proprie beghe, interessi meschini e lotte personali. Un’immagine devastante di una classe politica dove il rispetto della legalità è secondario.
Emblematica la telefonata che il premier avrebbe fatto a Marrazzo per informarlo che era stato offerto alla stampa un suo video compromettente: a nessuno dei due è venuto in mente che un evidente ricatto andava denunciato immediatamente?
Una telefonata di cortesia insomma, tra due politici di massimo livello, conclusa senza denunciare un reato.
E poi gli stessi politici vanno in Tv e invitano i commercianti a denunciare i mafiosi che impongono il pizzo?
Quelli rischiano pure la pelle, ma devono sporgere denuncia, loro che rischiano solo la reputazione non sono tenuti a denunciare.
L’incapacità della nostra classe politica di “essere normale” porta come conseguenza ad assolvere escort e trans che almeno hanno fatto solo il loro mestiere e nulla più.
Il problema è rappresentato da quelli ( la maggioranza) che politica la fanno per interesse e non per un ideale.
E i meccanismi interni ai partiti, da destra a sinistra, non favoriscono certo i disinteressati.
Ieri Marrazzo ha deciso di “chiudere con la politica”, dimettendosi e facendo felici quattro sfigati di destra il cui unico scopo politico da giorni pare sia quello di poter votare in Lazio due settimane prima del previsto,cavalcando lo scandalo e pensando di ricavarne un utile.
Marazzo più che chiudere con la politica non avrebbe mai dovuto entrarci, visto che era cosi cretino da andare con l’auto di servizio dai suoi amici trans. E non ci si dica che nessuno lo sapeva, nel suo entourage.
Chi ha certe abitudini deve evitare di entrare in politica.
E se uno ha il vizio della cocaina sarebbe meglio evitasse di fare il ministro.
Quando rappresenti il popolo italiano devi essere d’esempio e non essere ricattabile.
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