UNA PASIONARIA ALLA GUIDA DELLA FIOM: FRANCESCA RE DAVID RACCOGLIE L’EREDITA’ DI LANDINI
“IL CONFLITTO PER FAR CAMBIARE ROTTA A GOVERNO E IMPRESE”… SARA’ LA PRIMA DONNA A GUIDARE LE TUTE BLU IN 115 ANNI DI STORIA
Donna, pasionaria, convinta sostenitrice del conflitto come “unico strumento” per far cambiare rotta a Governo e imprese.
Dopo 115 anni di storia sarà una donna a guidare le tute blu della Fiom, l’ala dei metalmeccanici della Cgil: toccherà a Francesca Re David raccogliere l’eredità di Maurizio Landini, che lascia il ruolo di segretario dopo sette anni.
L’ufficializzazione arriverà domani al termine dell’assemblea dei delegati.
La scelta di Re David segna una continuità con la linea portata avanti da Landini in anni difficili per il mondo del lavoro e per lo stesso sindacato.
Anni segnati dall’ascesa del modello Marchionne in Fiat, diventata poi Fca, che ha caratterizzato una stagione di grande cambiamento per il mondo produttivo dell’auto. Sono stati gli anni della grande crisi di Termini Imerese e del grande conflitto con l’amministratore delegato del Lingotto.
Ma è stata anche la stagione delle tensioni con la “madre” Cgil e quella della lunga trattativa che ha portato, lo scorso novembre, al rinnovo del contratto dei metalmeccanici per il periodo 2016-2019, con un aumento medio mensile, a regime, di 92 euro.
Landini lascia, passa alla segreteria generale della Cgil, e accompagna l’arrivo di Re David con un testamento ben chiaro: rendere più forte la Fiom e “favorire il rinnovamento e l’ingresso dei giovani”.
Spiega, nel dettaglio, le ragioni che l’hanno spinto a proporre il nome di Re David all’assemblea chiamata a eleggere il suo successore: “Ho proposto Francesca che è una compagna che lavora in Fiom da lungo tempo, di esperienza e capacità , e che è anche la prima donna in 115 anni di storia Fiom che potrà dirigere i metalmeccanici”.
Chi è Francesca Re David? Segretario generale della Fiom-Cgil, si è occupato dell’organizzazione delle manifestazioni e a lei si deve l’ultimo accordo sul contratto di categoria.
Era il 2004 quando riferendosi alla questione del Mezzogiorno affermò: “L’indicazione che ci viene dal Sud è che il conflitto è lo strumento unico per costringere imprese e governo a cambiare rotta”.
Alla Fiom arriva una pasionaria.
(da “Huffingtonpost“)
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