UN’ALTRA REPORTER CON CITTADINANZA AMERICANA ARRESTATA DALLA RUSSIA
IL CASO ALSA KURMASHEVA DI RADIO LIBERTY E LE MIRE DEL CREMLINO SULLA SPIA RUSSA ASSASSINA KRASIKOV
Un’altra reporter con cittadinanza americana arrestata dalla Russia. Alsa Kurmasheva di Radio Liberty, e le mire del Cremlino sulla spia russa assassina Krasikov
Sette mesi dopo il sequestro di stato del reporter del Wall Street Journal Evan Gerschkovich, con accuse fabbricate di spionaggio, un’altra giornalista con cittadinanza americana è stata arrestata in Russia – e probabilmente entrerà a far parte del gioco sporco del Cremlino per ottenere lo scambio con delle vere spie, russe, che sono in carcere in Occidente.
Alsa Kurmasheva è il direttore di Radio Liberty e è stata arrestato per essersi rifiutata di registrarsi come “agente straniero”, dicono le autorità russe. La reporter, che dirige il servizio di Radio Liberty in Tatarstan e Baschiria, è accusata di non aver fornito documenti al Ministero della Giustizia per l’iscrizione nel registro degli «agenti stranieri» (parte 3 dell’articolo 330.1 del codice penale), un’accusa che sa di Guerra Fredda e prelude molto probabilmente a un’incriminazione per spionaggio. L’indagine dello stato russo sta infatti mettendo in giro queste accuse: che Kurmasheva abbia raccolto «informazioni militari», tra cui informazioni riguardanti gli insegnanti mobilitati di una delle università locali, e le abbia trasmesse a «fonti straniere», secondo quanto riporta “Tatar-inform”. Con accuse del genere si rischiano cinque anni di carcere, ma naturalmente le fabbricazioni possono ampliarsi e la possibile pena espandersi. Anche se è più che probabile che ciò che abbia attirato il Cremlino è solo la doppia cittadinanza di Kurmasheva, russa e, appunto, americana.
La reporter peraltro non era inserita nella lista di quelli che il Cremlino etichetta «agenti stranieri» a titolo personale, vive a Praga e si è recata in Russia, a Kazan, il 20 maggio, per motivi familiari, almeno secondo quanto viene riferito per esempio da Ovd-info.
Il 2 giugno è stata arrestata mentre aspettava il volo di ritorno per tornare a Praga. Secondo OVD-Info, i passaporti russo e americano della giornalista sono stati poi confiscati, lei era stata multata per non aver comunicato alle autorità russe la sua seconda cittadinanza ma mentre aspettava la restituzione dei documenti, il 18 ottobre è stato aperto un procedimento contro di lei. E ora è sostanzialmente detenuta in Russia. Quattro uomini a viso coperto sono andati a prelevarla, con modalità che paiono quelle del Fsb, i servizi interni successori del Kgb.
Appare evidente che l’operazione sia una ritorsione contro gli americani. C’è chi in una delle intelligence occidentali fa notare la coincidenza di questo sequestro con l’invio degli Atacms in Ucraina. E chi lo collega senza ombra di dubbi al “Fondo per gli scambi”, un altro mezzo di pressione in mano al Cremlino per il rilascio di Vadim Krasikov, la spia militare russa accusata di aver ucciso un dissidente georgiano-ceceno nel parco del Tiergarten, a Berlino, e detenuta in Germania.
«Alsu è stata arrestata semplicemente perché è una dipendente di Radio Liberty. In realtà, ora qualsiasi giornalista indipendente in Russia rischia la stessa cosa», ha dichiarato alla Committee to Protect Journalists (CPJ), una organizzazione con sede a New Yor, un collega della Kurmasheva, chiedendo di essere tenuto anonimo per paura di rappresaglie russe. Intanto Evan Gershkovich si trova ancora chiuso a Lefortovo, mentre l’amministrazione americana ha dinanzi le sfide complicate di un mondo in fiamme e che pare completamente sfuggito anche alle logiche di scambio della Guerra Fredda.
(da agenzie)
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