VACCINATI AL 100%: LA MAPPA DEI PAESI VIRTUOSI DOVE NESSUNO SI AMMALA DI COVID
DALLA PROVINCIA DI VARESE ALLA SICILIA, LE ROCCAFORTI DELLA VACCINAZIONE
Vere e proprie roccaforti della vaccinazione, dislocate da Nord a Sud.
Sono tante le località italiane, per la maggior parte piccoli borghi, a raccontare storie di grandi successi nella battaglia contro il Covid.
L’ultimo in ordine di tempo è Brinzio: comune di 789 anime della provincia di Varese in Lombardia che oggi conta il 97 per cento della popolazione immunizzata grazie all’impegno dei cittadini.
“Attualmente non abbiamo persone contagiate. Il 3 per cento di non vaccinati? Escludo che abbiano a che fare con i No Vax”, dice con orgoglio il sindaco di Brinzio, Roberto Piccinelli. In tutto la provincia di Varese conta il 91,49% di prime dosi somministrate.
Sempre in territorio lombardo, in provincia di Lecco, nelle scorse settimane la piccola Premana è riuscita a vaccinare tutti i suoi 2.200 abitanti. Il borgo, famoso per la storica produzione di forbici e di coltelli e dell’attività estrattiva e di lavorazione del ferro, ha raggiunto il traguardo del 100% di popolazione vaccinata.
La Lombardia, una delle regioni più colpite dal virus l’anno scorso, oggi registra percentuali altissime di immunizzazione. Un po’ ovunque la copertura supera ormai di gran lunga quell’85% che era stato fissato all’inizio della campagna vaccinale come obiettivo dalla Regione e dalle Agenzie di tutela della Salute sul territorio.
Secondo gli ultimi dati diffusi, solo per fare qualche esempio, Bergamo è al 93,07% di prime dosi somministrate, Brescia al 93,14%, Como al 92,78%, Lecco al 94,15%, Monza Brianza al 94,00%. Traguardi che non possono essere considerate semplici cifre, in un territorio che per primo ha dovuto affrontare il dramma del coronavirus.
Ma i primati “Pro-Vax” non riguardano soltanto la Lombardia. Spostandoci verso Sud, nelle isole, in Sicilia i comuni di Palazzo Adriano, nel Palermitano, e di Roccafiorita, nel Messinese, le somministrazioni di vaccino hanno superato la soglia massima del 100%. E da tre mesi non si registrano contagi.
In particolare Palazzo Adriano, noto per essere stato il set del film da Oscar Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, ha raggiunto quota 104%, mentre Roccafiorita 117%. Il superamento della quota massima del 100% è avvenuto grazie alle persone arrivate da zone limitrofe, a turisti di passaggio e a coloro che pur essendo residenti altrove hanno deciso di vaccinarsi nelle due località.
Ma non è stato sempre tutto semplice: quando la campagna vaccinale è cominciata, la cittadina del palermitano si è trovata di fronte a evidenti problemi logistici. Tanti cittadini, anzitutto quelli più anziani, hanno lamentato difficoltà negli spostamenti per recarsi presso gli hub di città come Corleone o Lercara Friddi: situato nel cuore della sicania alle pendici settentrionali del monte delle Rose, il paesino dista circa 40 minuti di curve dai centri urbani più grandi. La soluzione per non rallentare le immunizzazioni? Portare i vaccini direttamente in paese, con gli open day. Così, pian piano, si sono vaccinati praticamente tutti. E anche qualcuno in più.
Storie di successi vaccinali arrivavano già quest’estate dall’Emilia-Romagna. A Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, nel mese di agosto la vaccinazione aveva raggiunto già quasi tutti i circa 2.500 residenti Il sindaco della località, conosciuta meta per gli speleologi e terra natale dello scrittore e poeta Alfredo Oriani, aveva spiegato: “Qui medici e farmacisti si sono messi subito in contatto con le persone più scettiche, una per una, spiegando l’importanza della vaccinazione e la bassissima incidenza di effetti avversi. E alla fine quelle persone sono venute a vaccinarsi”.
E le storie sono ancora tante, lungo tutta la penisola. Anche oggi, mentre le somministrazioni continuano con le terze dosi, necessarie per affrontare la recrudescenza del virus di questa quarta ondata.
Guardando i dati aggiornati, sono 3.419.675 gli italiani che hanno già ricevuto la dose booster, a cui si aggiungono 705.366 dosi addizionali. Le prime sono quelle somministrate a chi ha già il completato il ciclo vaccinale per mantenere alta la risposta immunitaria contro il Covid. Le addizionali riguardano invece particolari categorie di soggetti, come gli immunodepressi, a cui soltanto due dosi non bastano per avere una copertura sufficiente contro il virus.
(da agenzie)
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