VERTICE NOTTURNO DEL CENTRODESTRA, REGNA LA CONFUSIONE, SALVINI MANDATO A TRATTARE PER LE PRESIDENZE DELLE CAMERE
GIOCO DELLE PARTI TRA FINTA CORDIALITA’… CON LA RECONDITA CERTEZZA CHE SALVINI SI ANDRA’ A SCHIANTARE E SI RIAPRANO I GIOCHI
Al momento della torta di mele, Giorgia Meloni si rivolge a Matteo Salvini e dice: “Matteo, perchè non lo fai tu il presidente del Senato?”.
Al termine di una giornata di tensione, segnata dalla conferenza stampa del numero uno leghista a Strasburgo in cui è stata ribadita la linea anti-Ue del Carroccio, i tre leader del centrodestra si incontrano a Palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, per la prima volta dopo il voto.
Tra un girello per secondo e la torta alla fine, va in scena un vertice interlocutorio, che si conclude con l’incarico a Salvini di parlare con tutti gli altri partiti per negoziare sui prossimi presidenti delle Camere.
È questo il piatto principale della cena tra gli alleati del centrodestra, che si svolge in un clima tattico.
È un gioco delle parti quello che va in scena tra i leader, che investono Salvini del ruolo di capo della coalizione affinchè cominci davvero a comportarsi come tale.
Non sono andati giù ai forzisti i toni anti-Ue utilizzati oggi dal leghista, che ha parlato più da capo partito che da numero uno di uno schieramento più largo.
Tra i commensali, si respira un clima di finta cordialità .
Sul fronte alleanze, nè Berlusconi nè Salvini chiudono a priori ai 5 Stelle. È Giorgia Meloni l’unica a chiedere di utilizzare il perimetro del centrodestra come base per qualsiasi ragionamento.
A parte il mandato accordato a Salvini, che tasterà gli avversari sulle presidenze, rimangono alcuni nodi da sciogliere.
In cima alla lista c’è il nome da proporre per la carica di presidente del Consiglio qualora se ne presentasse l’occasione. C’è confusione nella coalizione.
Prova ne è la decisione presa riguardo le consultazioni.
Gli alleati, per formare la delegazione, si rimetteranno al volere del capo dello Stato. Se Mattarella li convocherà assieme, andranno assieme. Altrimenti, si presenteranno per gruppi. Ciascuno per conto suo.
(da “Huffingtonpost”)
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