ZAKIA SEDDIKI, LA MOGLIE DELL’AMBASCIATORE ATTANASIO IMPEGNATA NEL SOCIALE
SI ERANO CONOSCIUTI IN MAROCCO E HANNO TRE FIGLIE… HA FONDATO L’ONG “MAMA SOFIA” CHE ASSISTE 13.000 BAMBINE E BAMBINI DI STRADA DI KINSASA
La moglie dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, Zakia Seddiki, ha fondato nel 2017 a Kinshasa l’ong ‘Mama Sofia’, di cui è presidente, ispirata al motto ‘Ridisegniamo il mondo’. Attanasio e Seddiki hanno avuto tre figlie, ed è proprio ai bambini che guarda ‘Mama Sofia’, che si dedica, ma non solo, agli oltre 13.800 bambine e bambini di strada in Congo. Attanasio è stato ucciso ieri in un attacco nei pressi del parco nazionale di Virunga.
Originaria di Casablanca, in Marocco, Seddiki ha conosciuto Attanasio quando era console in quella città : la donna guida ”l’associazione caritatevole impegnata a sostenere la popolazione bisognosa, e soprattutto le madri e i bambini più vulnerabili della Repubblica democratica del Congo”, come si legge sulla pagina Facebook dell’ong. ”Sognare una realtà più bella. Insieme è possibile”, è il motto .
Come suo marito, è anche lei capace di cogliere il lato positivo presente in ogni persona, di cucire i rapporti, di costruire ponti, dice chi la conosce. Con lui, ha cominciato a occuparsi dei bambini di strada in Congo. Zakia stava per costruire una casa per questi bambini con dei fondi messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana.
Le necessità di assistenza in RDC sono così numerose che “Mama Sofia” ha deciso di operare secondo due diverse modalità .
La prima è costituita da ” iniziative ed eventi ad hoc che intendono dare una risposta immediata a richieste di aiuto per situazioni di grave disagio e difficoltà “. La seconda, “attraverso la realizzazione di progetti duraturi che, ove possibile, possano auto-mantenersi nel tempo e creare reddito per chi ha più bisogno, soprattuto mamme e famiglie in difficoltà ” come si legge dal sito dell’associazione.
La donna era stata premiata con il marito lo scorso ottobre con il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace 2020. “Non si può essere ciechi davanti a situazioni difficili che hanno come protagonisti i bambini. È necessario agire per dare loro un futuro migliore. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di ridisegnare il mondo”, aveva dichiarato in quell’occasione.
(da agenzie)
Leave a Reply