ZINGARETTI: “CONTE NON VA BENE, NESSUN VETO SU DI MAIO”
IL SEGRETARIO PD AL MESSAGGERO: “NO A DUE VICEPREMIER CHE SI CURANO DEL PROPRIO ORTICELLO”
È tempo di piantare paletti per Nicola Zingaretti. No a Giuseppe Conte premier; sì a Luigi Di Maio ministro; no a un Contratto di Governo; no ai due vicepremier che alla fine pensano solo al proprio tornaconto.
“Senza un Governo forte e con obiettivi evidenti, per noi ci sono solo le urne” dice il segretario del Pd in un’intervista al Messaggero in cui rivendica il successo della sua linea – e non quella di Matteo Renzi – dentro l’Assemblea dem.
Si parte dai 5 punti che ha indicato nella relazione, approvata (per una volta) all’unanimità dall’assise dem. “M5S accetta questi punti o fa saltare il banco e se ne assume la responsabilità ” afferma Zingaretti, che nei toni fa capire da subito quanto preveda dura e complessa la trattativa per la nascita di un nuovo esecutivo. “Da parte nostra non c’è alcun tipo di subalternità ”.
Zingaretti esclude che l’inquilino di Palazzo Chigi resti quello attuale.
“Conte non va bene: non si può dire che gli altri, ovvero Salvini, hanno sbagliato, e riprendere a governare come se nulla fosse cambiando solo alleato
Il segretario Pd esclude anche di poter essere lui il presidente del Consiglio. Nessuna preclusione, nell’ambito di una necessaria “discontinuità ”, invece sulla presenza di Luigi Di Maio nel Governo.
“Non ho alcun veto su Di Maio nel Governo. Ma non si potrà far scendere in campo la stessa squadra che ha perso già una partita”.
Bisogna anche superare lo schema del Governo gialloverde in materia di programmi.
“Per carità . Il Contratto di Governo non funziona: lo abbiamo visto in questa triste pagina gialloverde. Non si può pensare che ci siano due vicepremier che si curano i rispettivi orticelli e che poi litigano su tutto. Cinque punti chiari sono la soluzione. Con la manovra al primo posto”.
Capitolo Pd. Zingaretti affronta il tema Matteo Renzi.
“La scissione di Renzi è un’eventualità che nemmeno il diretto interessato nasconde. Vedremo. Ma io sono il segretario del partito e devono tenere tutti dentro lo stesso schema di gioco”… “La proposta di Renzi, cioè quella di un Governo istituzionale di breve durata, non ha ricevuto alcun tipo di reazione nel M5S. Perchè, credo, i grillini non si fidano di lui”… “Il dato politico è che nessuno ha risposto alla sua sollecitazione. Mentre con il M5S, dopo la direzione Pd, c’è un ragionamento aperto grazie alla nostra proposta forte e cristallina. Che mette i grillini davanti a una scelta di campo”.
(da agenzie)
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