ZINGARETTI DETTA LA LINEA, CINQUE PUNTI PER TRATTARE CON IL M55: EUROPEISMO, DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA, AMBIENTE, COINVOLGIMENTO UE SUI MIGRANTI, CAMBIO RICETTE ECONOMICHE
“ESECUTIVO DI LEGISLATURA O VOTO. SERVE OFFERTA NUOVA, DISCONTINUA E CON LARGA BASE”… LA DIREZIONE PD GLI DA’ MANDATO PIENO A TRATTARE
Crisi di governo, questa mattina alla Camera si è svolta la riunione dei capigruppo con all’ordine del giorno “comunicazioni del presidente Roberto Fico”. Il presidente della Camera ha preso atto della crisi, di fatto congelando l’attivitià legislativa come già era stato stabilito il 13 agosto. Congelata la legge sul taglio dei parlamentari.
La novità del giorno, la direzione del Pd. Nel pomeriggio al via le consultazioni del Quirinale.
La direzione del Pd ha dato mandato al segretario di trattare con il M5S. E Nicola Zingaretti fissa i cinque punti che dovranno costituire la base della trattativa. “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”.
“Non ho mai demonizzato M5s – ha poi sottolineato il segretario pd – anzi, al contrario sono stato oggetto di critiche a volte feroci perchè ho tentato di sviluppare un’analisi attenta su questo movimento, ma non posso ignorare differenze enormi, che riguardano principi, un’idea di Europa di democrazia. Non facciamo finta che questa differenza siano scomparse, Dobbiamo lavorare sui contenuti e sul merito”.
Nella relazione alla direzione del Pd, approvata per acclamazione, Zingaretti ha dettato la sua linea, quella che porterà al Quirinale. Un eventuale nuovo governo, ha detto il segretario dem, deve essere “di svolta, di legislatura”, “deve essere in discontinuità con il precedente”, deve avere alla base una “forte condivisione di obiettivi”. Altrimenti “è meglio andare alle urne”. Zingaretti ha posto i paletti alle eventuali trattative: “No a un contratto cambiando solo capitoli e sottoscrittori”.
“Di fronte alla situazione drammatica del Paese – ha aggiunto – abbiamo il dovere come forza democratica di dare disponibilità e verificare se esiste la possibilità di dare vita a una maggioranza parlamentare nuova, forte, di discontinuità e di larga base parlamentare che convinca le persone delle nostre ragioni. La nostra proposta deve essere chiara, lineare trasparente per evitare a tutti coloro che tenteranno questo esperimento l’accusa di trasformismo. No a una confusa ammucchiata”.
(da agenzie)
Leave a Reply