Destra di Popolo.net

INTERVISTA A GUIDO VERDI, LEADER LOMBARDO DI “BLU PER L’ITALIA”: “RIPORTARE I CITTADINI ALLA POLITICA, RIFORMARE LO STATO, AIUTARE LE IMPRESE, O DALLA CRISI NON SE NE ESCE”

Novembre 29th, 2013 Riccardo Fucile

“SI TAGLINO GLI SPRECHI, NON I SERVIZI ESSENZIALI COME SICUREZZA E SANITA'”… “LA POLITICA RITORNI AD ESSERE CAPACITA’ DI ASCOLTO, ONESTA’ E COMPETENZA”

Incontriamo Guido Verdi, il leader lombardo di “Blu per l’Italia”, la nuova associazione di impegno civile che sta crescendo sul territorio nazionale, in una pausa della sua frenetica giornata.
Da sempre nel mondo dell’informatica, ha fondato a metà  degli anni ’90 il primo consorzio italiano nel ramo della manutenzione hardware.
Ha fatto parte della nazionale di karate e oggi è presidente della più antica palestra di Milano specializzata in questo sport

Lei è il responsabile della nuova associazione “Blu per l’Italia” per la Lombardia, regione industriale per eccellenza. Dal suo osservatorio privilegiato, si sentono dei segnali di ripresa o continua a prevalere, tra gli operatori economici, il pessimismo?
Sarei felice di poter sostenere che qualcosa stia cambiando, ma purtroppo all’orizzonte non si vedono segnali di ripresa: si era riposta qualche speranza nella nuova Legge di stabilità , ma non contiene le misure che sarebbero necessarie. La crisi si sente ed è ancora molto forte.
Lei è a contatto con molte realtà  imprenditoriali: sono disillusi dalla politica in generale o da questa politica? Cosa chiedono a chi governa il Paese?
Guardi, il piccolo e medio imprenditore non assistito chiede solo più fatti e meno proclami, misure reali e non solo quelle annunciate che poi non si concretizzano mai.
Molti piccoli imprenditori sono soffocati dalla difficoltà  di accedere al credito e da una tassazione da record europeo. Si sentono solo abbandonati dallo Stato o esso assume anche il ruolo di riscossore impalcabile, attraverso i meccanismi di Equitalia che ha generato molti drammi?
Non mi nascondo dietro un dito: le banche ormai da tempo non svolgono più il loro principale ruolo di dare accesso al credito, i mutui sono in fortissimo calo, i giovani senza un lavoro sicuro non possono accedere al credito e le aziende sono soffocate dalle richieste di rientro.   Su questo quadro, già  di per sè tragico, si innesta poi il sistema di riscossioni da parte di Equitalia che applica tassi fuori dal mondo. Non dimentichiamo che quando un cittadino perde il posto di lavoro perde anche il diritto alla propria dignità : spesso gli viene staccata la luce, il gas, tolto il mutuo. Con   Equitalia che attacca senza pietà  e senza venire incontro ai drammi familiari che ne derivano.
Per dare respiro alle aziende in difficoltà  quali provvedimenti suggerirebbe?
Eliminare i costi inerenti l’assunzione dei dipendenti, pagare l’Iva solo dopo l’incasso delle fatture e garantire un accesso al credito per le nuove aziende a tassi agevolati. Questo tanto per iniziare.
La Lombardia è anche teatro di episodi diffusi di microcriminalità , fenomeno che   colpisce gli strati più deboli della popolazione. “Blu per l’Italia” che posizione assume di fronte alla richiesta di maggiore sicurezza?
Invece che ridurre gli organici da gennaio 2014 di 15.000 unità , come annunciato dal capo della Polizia, il personale va potenziato attraverso una seria razionalizzazione: meno scorte ai politici e più presenza sul territorio, meno sprechi ai vertici e più volanti per strada. Occorre rinnovare il parco auto, pagare gli straordinari agli agenti, avere i soldi per la benzina: siamo ridotti a questo. E poi occorre la certezza della pena, questo chiede la gente comune.
La Lombardia è ritenuta, nel campo sanitario, una delle regioni di eccellenza del nostro Paese. Tutto oro quello che luccica?
Il Sistema Sanitario della Lombardia è un’eccellenza riconosciuta a livello europeo. La Lombardia è la regione più popolosa e più ricca del Paese, con un bilancio pari a quello di un piccolo Stato e una sanità  che da sola costa quasi 17 miliardi di euro. Un sistema unico in Italia, fondato sulla libertà  di scelta e sulla parità  tra pubblico e privato, introdotto con la Legge Regionale 31/97, che i cittadini hanno dimostrato di apprezzare. Un servizio pubblico e privato di altissima qualità  complessiva.
Non possiamo dimenticare che la Sanità  lombarda è stata travolta, in alcune sue strutture, da pesanti scandali e inchieste. La politica porta necessariamente alla corruzione nel sistema sanitario?
La magistratura, nei suoi gradi di giudizio, effettuerà  le valutazioni che le competono. Ritengo che la politica non sia il male assoluto, ma che possono esserlo le persone che si occupano di politica senza averne qualità  manageriali e morali.
“Blu per l’Italia” sta riscuotendo interesse anche in Lombardia: quali categorie o ambienti si stanno avvicinando in particolare? Cosa chiedono alla politica?
Mi creda, nell’arco della giornata, mi capita di essere a contatto con persone di diversa estrazione, che siano giovani, casalinghe o imprenditori poco cambia: tutti vorrebbero dalla politica un linguaggio semplice, capacità  di ascolto, onestà  nei comportamenti e fatti concreti.
Le diamo una virtuale bacchetta magica: se potesse far passare una sua proposta di legge, quale norma vorrebbe introdurre nel nostro Paese?
Ci sarebbero tante cose da riformare, dal comparto sicurezza all’innovazione, dalla legge sul debito pubblico alla riduzione del peso fiscale per aziende e dipendenti. Però ritengo che la prima cosa da fare sia una riforma del sistema elettorale che consenta ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti in collegi elettorali di piccole dimensioni, magari un proporzionale con sbarramento al 5% e con la preferenza al candidato. A questo deve essere abbinata una riforma costituzionale dello Stato, con la fine del bicameralismo perfetto. In una parola riportare i cittadini alla politica, lo scopo non a caso di “Blu per l’Italia”.

argomento: Politica | Commenta »

PARTE LA CACCIA AL “TESORETTO” DI VOTI DEL CAVALIERE

Novembre 29th, 2013 Riccardo Fucile

LE ELEZIONI EUROPEE COSTITUIRANNO LO SNODO FONDAMENTALE SIA PER LA NUOVA FORZA ITALIA CHE PER IL NUOVO PARTITO DI ALFANO

Quel giorno, guardando dalla finestra il picchetto d’onore che lo attendeva nel cortile di Palazzo Chigi per rendergli il saluto – come si fa con ogni presidente del Consiglio dimissionario – Berlusconi si volse verso Tremonti e gli disse: «Ora come passerò le mie giornate?».
Le prossime saranno ancora più difficili, sebbene la decadenza del Cavaliere abbia per ora solo svuotato uno scranno del Senato, non un patrimonio elettorale.
Ed è questo il nodo politico, l’interrogativo che si pongono tanto i partiti avversari quanto gli stessi dirigenti azzurri: Berlusconi sarà  ancora protagonista nell’era del «dopo Berlusconi»?
Perchè è vero che il leader del centrodestra ha giurato ai suoi elettori di «non mollare» e ha dato appuntamento alla prossima sfida nelle urne, ma bisognerà  vedere se il tempo corroderà  quel bacino di consensi o se il leader del centrodestra riuscirà  a tenere per sè quel «tesoretto» che in tanti – anche dentro Forza Italia – vorrebbero ereditare
Per ora tutti, dall’Osservatore Romano alla senatrice del Pd Finocchiaro, sostengono che l’estromissione dal Palazzo non lo escluderà  dalla politica: quasi fosse un riflesso condizionato, dovuto alle tante volte in cui il Cavaliere si è rivelato una fenice, risorgendo dalla sue stesse ceneri.
Persino Renzi ha invitato i sostenitori democratici a non considerare Berlusconi già  battuto, siccome teme che lo «spacchettamento» del Pdl in due partiti, uno di lotta e l’altro di governo, possa rappresentare una minaccia alla scalata verso Palazzo Chigi.
Ma stavolta l’operazione del Cavaliere appare terribilmente più complessa, perchè non potrà  limitarsi alla tattica che finora l’ha reso (quasi) imbattibile, quel mix cioè di Palazzo e di piazza che gli ha consentito di impattare la sfida con Bersani alle ultime consultazioni, costringendo il Pd al governo delle larghe intese: il «metodo Monti» – con cui pur stando in maggioranza è riuscito a presentarsi al Paese come capo di una forza di opposizione – non basterà  più.
Inoltre l’eclissi, se non totale quantomeno parziale, lo coglierà  quando fra qualche mese la sentenza sul «caso Mediaset» dispiegherà  i suoi effetti.
E senza elezioni anticipate sarà  complicato tenere i suoi elettori in perenne stato di allerta pre-elettorale
Tuttavia Berlusconi potrebbe avere ancora una chance, sfruttando le debolezze del governo, se Letta non cambiasse passo.
In quel caso le Europee potrebbero consegnargli l’occasione del riscatto, intercettando il senso di insoddisfazione crescente dell’opinione pubblica verso la politica economica di Bruxelles e di Berlino.
È vero che quell’area è già  coperta da Grillo, ma il Cavaliere ritiene di avere lo spazio sufficiente per prendersi la rivincita nei confronti di chi – a suo parere – due anni fa ha «cospirato» contro di lui.
Chissà  se nel libro su «La vera storia dello spread» che ha promesso di scrivere, racconterà  quello che tempo addietro ha confidato: «Obama, Merkel, Sarkozy mi hanno voluto far pagare l’amicizia con Putin e altro ancora…».
Comunque non c’è dubbio che al test della prossima primavera sta mirando. Lo si è capito quando ha iniziato a lavorare ai fianchi il Nuovo centrodestra, esortando gli elettori a non «frazionare il voto», parlando di «piccoli partiti» e «piccoli leader», mentre il suo gruppo dirigente gridava al «tradimento».
Per ora il Cavaliere non ha dichiarato apertamente guerra ad Alfano, convinto dalla famiglia e dagli amici più «fedeli» ad evitare la rottura.
E c’è un motivo se – nonostante gli attacchi – il vice premier ha scelto il giorno della decadenza per impugnare la bandiera berlusconiana sulla giustizia, e dire che il tema va inserito «nell’agenda» della legislatura.
Il leader del Nuovo centrodestra sa di avere un’unica strada per confutare la tesi di chi – come Brunetta – sostiene che «quelle di Angelino sono solo favole»: cercare un’intesa con Renzi, che sostiene la necessità  di una riforma.
Ed è proprio al futuro segretario del Pd che Alfano si è rivolto, quando ha spiegato che «ora la sinistra non avrà  più alibi».
Il resto sono solo iniziative di posizionamento. Ed è evidente come il Cavaliere stia cercando di blindare il suo «tesoretto», che sente minacciato.
I sondaggi sull’onda dell’emotività  oggi lo premiano, ma sta nell’operazione dei circoli «Forza Silvio» la chiave per interpretare la manovra di Berlusconi, che vuole contrastare l’emorragia di quadri dirigenti sul territorio, dove molti portatori di voti vanno spostandosi verso il Nuovo centrodestra.
Così si torna all’interrogativo che nel Palazzo non trova ancora risposta: sul Cavaliere sta davvero calando il sipario?
All’uomo che ha incarnato un ventennio politico, servirà  il ritmo di un passista e non più quello dello scattista per smentire la sua decadenza politica oltre quella parlamentare, sapendo però che sarà  una gara ad handicap e che – quasi certamente – non potrà  tagliare lui di nuovo il traguardo.

(da “La Stampa“)

argomento: elezioni | Commenta »

IL GOVERNO PROMETTE IL REDDITO MINIMO, MA E’ UN BLUFF

Novembre 29th, 2013 Riccardo Fucile

IL MINISTERO PARLA DI 7-8 MILIARDI ANNUI, MA GLI STANZIAMENTI REALI   PREVISTI SONO SOLO PER POCHE DECINE DI MILIONI…ALLA FINE COPRIRA’ UNA SOMMA NEANCHE PARI ALLA META’ DELLA SOCIAL CARD

Enrico Letta parla di “reddito minimo” e così fa il suo governo.
Ma parlarne è facile (Grillo è maestro n.d.r.) , il difficile è realizzarlo.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, definisce il Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) previsto dalla Legge di Stabilità  una “riforma strutturale” che risponde alle richieste della Commissione Ue, che va al di là  del reddito minimo in quanto è una vera e propria “presa in carico delle famiglie”.
Ma, stando ai numeri, il provvedimento non potrà  che incidere solo in maniera marginale sulla difficile realtà  di chi vive al di sotto della soglia di povertà .
Le cifre elencate dal governo, che parla di “sperimentazione”, sono infatti insufficienti persino rispetto al documento elaborato dal ministero del Lavoro sul Sia: per il dicastero il costo del programma sarebbe di “di 7-8 miliardi” annui, ma la Legge di stabilità  prevede nuovi stanziamenti solo per poche decine di milioni.
Nel maxiemendamento alla Legge di stabilità  vengono stanziati 120 milioni in 3 anni, ovvero 40 milioni l’anno.
In pratica meno della metà  di quanto stanziato per la Carta acquisti per un solo anno, che è di 250 milioni annui e a cui i 120 milioni del Sia si vanno a sommare nel quadro della “riforma” prevista dal governo.
A questi, ha spiegato in mattinata Giovannini, vanno aggiunti i “170 milioni per il Mezzogiorno e altri 50 milioni per i grandi comuni” già  stanziati.
In tutto circa 500 milioni. Però basta andare sul sito del ministero del Lavoro per scoprire che le cifre sono necessarie a far sì che il provvedimento possa incidere minimamente sulla realtà .
Nel documento con cui il dicastero presenta il Sostegno per l’inclusione attiva si legge: “Il programma potrebbe ragionevolmente comportare un costo a regime dell’ordine di 7-8 miliardi” annui. Altro che le cifre sbandierate dal governo.
Non solo. “Un tale programma consentirebbe di raggiungere non meno di circa il 6% delle famiglie del Paese”, si legge ancora nel documento.
Ma solo una volta entrato a regime, cioè quando sarebbero disponibili i 7-8 miliardi. Quindi, anche se dovesse entrare a regime, il Sia risolverebbe solo un terzo del problema: secondo l’Istat le famiglie italiane sono in tutto 26 milioni.
Quindi il 6% di 26 milioni sono 1 milione e 560 mila famiglie, moltiplicato per il numero medio dei componenti, che è 2,3, fa 3,6 milioni di persone.
Per l’Istituto di statistica in Italia ci sono 9,5 milioni di persone che vivono sotto la soglia minima di spesa.
Quasi tre volte quelle che verrebbero aiutate dal Sia.
Il quale non è, quindi, un reddito minimo garantito, ma somiglia più che altro ad un ampliamento della Carta acquisti, l’ex Social card, che il governo ha ora esteso a tutto il territorio nazionale, “vale 40 euro al mese e viene caricata ogni 2 mesi con 80 euro (40 euro x 2 = 80 euro) sulla base degli stanziamenti via via disponibili”, si legge sul sito del ministero dell’Economia.
In pratica, il solito assistenzialismo.
Altro problema: la copertura del Sia è in odore di incostituzionalità .
Il provvedimento verrebbe finanziato con i fondi ottenuti dal contributo di solidarietà  delle pensioni d’oro.
Il contributo, progressivo, è pari al 6% oltre i 90mila euro, al 12% sopra i 128 mila e al 18% sopra i 193 mila.
Il premier Letta pensa “che si possa superare l’incostituzionalità  con questa nuova formulazione”, ma la misura che spesso è comparsa nelle manovre correttive degli ultimi anni e puntualmente è stata boccata dalla Corte Costituzionale.
L’ultima volta lo scorso giugno: secondo la Consulta, non è in linea con il dettato della Carta qualsiasi prelievo fiscale sugli assegni previdenziali, anche su quelli che superano i 90mila euro lordi, come prevedeva il decreto legge 98 del 2011, perchè costituisce “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini”.
Lo stesso ministro Giovanni lo scorso agosto aveva ammesso: “Non possiamo tagliare le pensioni d’oro, sarebbe incostituzionale”.

Marco Quarantelli

argomento: povertà | Commenta »

I SOTTOSEGRETARI DI FORZA ITALIA DANNO LE DIMISSIONI: DAL GOVERNO O DAL PARTITO?

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

A 24 ORE DALLA DECADENZA DI BERLUSCONI I COMPONENTI DI GOVERNO FEDELI AL CAVALIERE SONO ANCORA ALL’INTERNO DELL’ESECUTIVO…C’E’ CHI LASCERA’ (SANTELLI E MICCICHE’) E CHI RINUNCIA ALL’INCARICO NEL PARTITO. GLI ALTRI? NON SI SA

Forza Italia è ancora al governo, a due giorni dallo strappo di Silvio Berlusconi e all’indomani della decadenza del Cavaliere da senatore.
I ministri, come si sa, sono tutti con il vicepresidente Angelino Alfano.
Ma cosa fanno ancora lì viceministri e sottosegretari?
Qualcuno ha già  deciso: la sottosegretaria al Lavoro Jole Santelli ha già  dato le dimissioni: “Le ho consegnate a Berlusconi e al partito, al fine di consentire che siano loro a scegliere il momento opportuno che la delegazione di sottosegretari di Forza Italia le rassegni inviandole alla sede istituzionalmente corretta”.
Scelta opposta quella di Rocco Girlanda, sottosegretario ai Trasporti che ha scelto di restare nella squadra di governo e di abbandonare l’incarico di coordinatore regionale in Umbria di Forza Italia.
Insomma: se da una parte i berlusconiani fedelissimi accusano gli ex colleghi di partito di aver fatto una scissione solo per rimanere attaccati alle poltrone, ora la critica viene respinta al mittente.
“Cugini, chi sono i poltronisti?” si chiede Roberto Formigoni su Twitter. ”Fino a due ore fa — segnalava lo stesso Alfano in una conferenza stampa della mattinata — mi risulta che nessuno dei vice ministri e sottosegretari, ma neanche nessuno dei presidenti di commissione ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico”.
E infine lo stesso capo del governo Enrico Letta invitava a trarre “le conseguenze”. La delegazione di Forza Italia è al Quirinale e probabilmente qualche risposta arriverà  da lì.
Ma ad oggi quelle di Santelli e Girlanda sono le uniche posizioni definite. In scia di Girlanda c’è Cosimo Ferri, ex segretario di Magistratura Indipendente e sottosegretario alla Giustizia: “Sono un tecnico”. Quindi, niente dimissioni. Gianfranco Miccichè, eletto con Grande Sud e sottosegretario alla Pubblica Amministrazione ha detto stasera che si dimetterà . Nessune notizie da Walter Ferrazza, aderente al Mir di Gianpiero Samorì e sottosegretario agli Affari regionali, e Bruno Archi, viceministro agli Esteri.
Ma non ci sono solo i componenti dell’esecutivo.
I posti di presidente di commissione fanno certo gola. Alcuni, come quelli della Affari Costituzionali e della Finanze della Camera occupati rispettivamente da Francesco Paolo Sisto e Daniele Capezzone sono anche di un certo peso.
A farsi sotto — per gli uni e per gli altri incarichi — è stata subito Scelta civica, con il senatore Gianluca Susta che fuori dai denti ha spiegato: “Se ci fossero posti che si rendono liberi è giusto che anche una nostra rappresentanza venga presa in considerazione”.
Tra le altre commissioni guidate da Forza Italia ci sono al Senato la Lavori pubblici (Altero Matteoli) e la Giustizia (Francesco Nitto Palma) e alla Camera la Difesa (Elio Vito) e la Cultura (Giancarlo Galan).

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: PdL | Commenta »

ECCO LE SPESE DI COTA: IN UN GIORNO CINQUE RICEVUTE DI RISTORANTE

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

SONO 115 I RISCONTRI A CARICO DEL GOVERNATORE DEL PIEMONTE NELL’INCHIESTA SUI RIMBORSI REGIONALI GONFIATI

Piccole spese politiche del governatore del Piemonte.
Spremuta e Pall Mall azzurre. Tre coperti da Celestina, ai Parioli di Roma, il 14 aprile 2011. Sei coperti al ristorante al Duello, lo stesso giorno, ancora Roma. Quattro chili di pasticceria per 126 euro a Torino. Cynar, grappa e coppa mista di gelato, una domenica notte. Due degustazioni di tartufi da Eataly. Quattro pacchi di Pall Mall azzurre. Un libro antico da 200 euro. Un regalo di nozze da 380 euro «per rappresentanza», all’assessore Michele Coppola. Poi cravatte, argenteria, un caricabatterie. Deodorante, spazzolino, Marlboro da 20. Una cornice. Una valigia. Un dvd. Cipster, taralli, M&M’s, arachidi. Quattro coperti al Legal Sea Food di Boston, 110 euro alla taverna Antico Agnello di Novara. Ventidue coperti da Celestina ai Parioli, con cinque ricevute diverse nello stesso giorno.
E poi, il 20 aprile 2011: nove pasti con tre scontrini, fra Roma, Torino e un bar dell’aeroporto. Totale: 25.410 euro non giustificabili.
La storia è tutta qui.
Il governatore Roberto Cota è furibondo, grida al complotto. Vuole denunciare i giornali per la fuga di notizie. Era già  indignato per il fatto di essere stato iscritto nel registro degli indagati.
Ma forse proprio durante il suo secondo interrogatorio, quello accompagnato da un avvocato, ha commesso l’errore più grave.
Nel verbale del 16 aprile, davanti al procuratore capo Gian Carlo Caselli, afferma: «Mi viene chiesto se le ricevute in contestazione siano tutte mie ed io dichiaro che nella stragrande maggioranza erano ricevute mie. Io davo gli scontrini alla mia segretaria. Lei confrontava tali scontrini con la mia agenda e scartava le spese che non avevano a che fare con la mia attività  politica. Quando dico che non tutti gli scontrini potrebbero essere miei, non dichiaro che ho presentato scontrini di altri, ma solo che nel costo indicato vi sono compresi i costi sostenuti da me a vantaggio di altri, collaboratori o personale della scorta».
Ecco lo snodo. Tutte spese fatte dal governatore, tutte spese legate alla sua attività  politica.
Il nucleo della polizia tributaria della Guardia di Finanza – il gruppo per la tutela della spesa pubblica – si è messo al lavoro per verificare questa duplice affermazione.
Siamo a maggio. Mette a confronto i tabulati telefonici delle due utenze intestate al governatore e gli scontrini.
Cerca, cioè, un riscontro oggettivo per ogni singola spesa: luoghi, orari, presenza di Cota.
Ed ecco le conclusioni a cui arriva, nell’annotazione consegnata in procura l’11 luglio 2012: «Su un totale di 592 report, in 115 casi non vi è corrispondenza fra quanto segnalato dalla cella relativa, alternativamente, alle utenze 335/…. e 348/…, e l’unificazione dell’esercizio commerciale indicato sulle fatture e ricevute consuntive del consigliere Cota….».
In 115 casi Cota non era lì dove si è registrata la spesa per cui ha chiesto il rimborso. Di più. «Dall’incrocio dei dati a disposizione, è stato possibile rilevare alcuni elementi di discordanza fra quanto asserito da Cota in sede di memoria difensiva e i dati emersi dall’analisi del traffico telefonico».
I telefoni smentiscono le parole stesse del governatore.
Gli investigatori della Guardia di Finanza evidenziano quattro casi.
In data 11 giugno 2011 la cella telefonica segnala per tutto il giorno Cota in diverse località  della Lombardia: «Mentre il politico presenta a rimborso la ricevuta fiscale emessa dal ristorante “Queendici” di Torino, per l’importo di 282,40 euro». Così come il 18 giugno, il 7 luglio e il 9 ottobre: il governatore chiede rimborsi per ristoranti dove lui non c’era, pur avendo affermato di esserci. Un doppio scarto. Un doppio sprofondo.
Cota chiama in causa la sua segretaria: «Dichiaro che poi alle volte non ho chiesto io il rimborso di costi da me sostenuti, ma è stata la mia segretaria ad attingere denaro del gruppo per fare gli acquisti per me».
La segretaria del Governatore si chiama Michela Carossa. È la figlia del consigliere regionale della Lega Nord Mario Carossa, un nome che insieme ad altri, all’inizio della legislatura, aveva alimentato lo scandalo politico alla voce «parentopoli».
Eccola segretaria a verbale: «Il presidente Cota, a scadenze temporali variabili, mi consegnava una cartellina contenente tutta la documentazione fiscale relativa a tutte le sue spese, senza distinzione. Aprivo la prima cartellina e facevo una prima cernita, peraltro sollecitata dallo stesso presidente». Qualcosa non ha funzionato.
Tutto adesso stride con quanto Roberto Cota aveva dichiarato l’11 gennaio 2013 ai magistrati, sentito in qualità  di testimone: «Nella mia vita non ho mai inteso la politica come strumento di arricchimento. Potete guardare la mia situazione patrimoniale ed estratti conto che sono perennemente in rosso. Tengo molto al vostro giudizio perchè fare il presidente della Regione con un’ombra non è, a mio avviso, concepibile».
Ombre sul governo della Regione Piemonte.
Le 13 mila pagine dell’inchiesta non raccontano altro. Parlano di quasi 1 milione e 800 mila euro di denaro pubblico speso illecitamente. Un elenco di piccoli capitoli personali. Non solo ristoranti, viaggi, alberghi, cibo e chilometri gonfiati per ottenere più rimborsi.
Ci sono i libri scolastici e le ricariche telefoniche alla figlia del consigliere Antonello Angeleri. 4 mila euro per il Telepass del leghista De Magistris. Fiori, giochi, cd, il noleggio di un traghetto e i «complementi d’arredo» dell’assessore Massimo Giordano.
Il servizio catering con gelato per la festa della Lega Nord a Moriglione, chiesto e ottenuto dal consigliere Federico Gregorio. I 344 euro in gioielleria, più la macchina fotografica e il televisiore Lcd dell’assessore Elena Maccanti.
Ancora giocattoli e stampe antiche per Michele Marinello. Le ricariche telefoniche, che il consigliere Paolo Tiramani assicurava alla moglie.
E ancora: la manutenzione dell’auto di famiglia. Saranno anche piccole spese, ma fanno una certa impressione se messe a confronto con la busta paga dei diretti interessati.
Per dire, il consigliere Franco Maria Botta di Fratelli d’Italia, quello dei 41 mila euro di ristoranti, dei 12 mila euro in vestiti da Olympic e 2 mila euro in profumeria, quello che ha scatenato la rissa di ieri in consiglio regionale, per il suo incarico politico nel solo mese di giugno 2010 ha ricevuto 10.861 euro netti di stipendio.

Maurizio Tropeano
(da “la Stampa”)

argomento: LegaNord | Commenta »

SALLUSTI A SCHIFANI: “UOMO D’ONORE”, E LUI LO QUERELA

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

IL DIRETTORE DE “IL GIORNALE” SI SCAGLIA CONTRO L’EX PRESDIENTE DEL SENATO, DEFINITO “IL PIU’ INFIDO DEI TRADITORI”… SCHIFANI: “DIFFAMATORE, TI QUERELO”

Nonostante gli annunci di pace all’indomani della scissione del Pdl, continuano le bordate tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra.
L’ultimo attacco arriva da Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi: oggetto nella nuova offensiva dei “falchi” è Renato Schifani, accusato di avere fatto una “ipocrita difesa” del Cavaliere in occasione della sua decadenza da senatore.
E ancora, il giornalista apostrofa l’ex presidente del Senato con il termine di “uomo d’onore”.
Un appellativo che fa andare su tutte le furie l’interessato, che annuncia querela per diffamazione.
Ormai la “separazione consensuale” del Popolo della Libertà , la “scissione morbida” è solo un lontano ricordo.
Al Consiglio nazionale che aveva sancito la fine del movimento, Silvio Berlusconi aveva parlato del transfugo Angelino Alfano come di “un figlio”, mentre la platea gli dava del traditore.
Da parte sua, il vicepremier aveva riconosciuto il ruolo di padre politico che il Cavaliere aveva ricoperto nei suoi confronti. Ma, nonostante questo commovente quadretto familiare, gli scontri tra le due anime del centrodestra sono proseguiti, senza soluzione di continuità , prima e dopo la scissione.
Lo stesso Sallusti si era già  scagliato contro Fabrizio Cicchitto, cui aveva dato del “vigliacco” durante la trasmissione Ballarò, venendo poi apostrofato come “picchiatore” e “stalinista”.
Ora, l’ennesimo affondo contro gli alfaniani è lanciato direttamente dalle colonne de Il Giornale.
Sallusti fa l’elenco dei “piccoli uomini” protagonisti della decadenza di Berlusconi: il “coniglio” Giorgio Napolitano, il “suo servitore” Pietro Grasso e poi lui, “il più infido tra i traditori di Forza Italia”.
”Nei suoi mielosi interventi dentro e fuori l’aula”, scrive il direttore, Schifani “ha detto di sentire un dovere morale. Dichiarazione fuorviante perchè potrebbe fare credere ai più distratti che lui sappia che cosa sia la morale”. E poi, l’affondo finale: “Meglio avrebbe fatto a dire: faccio così perchè sono ‘uomo d’onore’”.
Non si fa attendere la replica dell’interessato.
“Ritengo gravemente diffamatorie le frasi che mi riguardano contenute nell’articolo di Alessandro Sallusti”, ha fatto sapere in un comunicato Renato Schifani.
“Per tale ragione, ho dato mandato ai miei legali di presentare, per mio conto, querela presso l’autorità  giudiziaria competente”.

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: PdL | Commenta »

“SILVIO, VADO IN CARCERE AL POSTO TUO, TANTO C’E’ LA TV”: RAZZI SI OFFRE PER SAN VITTORE

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

“COSI’ IL PRESIDENTE PUO’ LAVORARE PER L’ITALIA”

“Io, Antonio Razzi, sono disposto ad andare in carcere al posto di Berlusconi, a fare il cambio con lui, tanto ormai in galera si dice che c’è anche la televisione. Così il presidente può lavorare per il bene dell’Italia. Ci andrei volentieri”.
E’ l’appello singolare lanciato dal senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, su Radio Due.
Il parlamentare esordisce manifestando il suo apprezzamento per l’imitazione di Maurizio Crozza e raccontando il suo ultimo incontro con Berlusconi: “Con tanto umore ed allegria ci ha detto: ‘Se vado a San Vittore, spero che mi verrete a trovare’. E io gli ho risposto: ‘Ci mancherebbe altro’“.
Tra le risatine in sottofondo di Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Razzi si rende protagonista di un serrato botta e risposta coi conduttori Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
E, prima di congedarsi per un importante incontro in Abruzzo con l’ambasciatore del Vietnam, si esprime sul porcellum: “Sono sicuro che nessuno lo vuole cambiare. E’ inutile che dicono cazzate“

Gisella Ruccia

argomento: PdL | Commenta »

FEDELI A BERLUSCONI O ALLA POLTRONA? I SEI SOTTOSEGRETARI DI FORZA ITALIA PER ORA RIMANGONO AL LORO POSTO

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

FORMIGONI HA BUON GIOCO: “ECCO CHI SONO I VERI POLTRONISTI”

All’indomani della decadenza di Silvio Berlusconi, e la conseguente andata all’opposizione di Forza Italia, sorgeva il dilemma: dove andranno i suoi che ancora hanno ruoli di responsabilità  nell’esecutivo Letta?
Per ora sembrano restare al loro posto.
I SEI – Sono sei i berlusconiani doc con incarichi di governo: si tratta del viceministro agli Esteri Bruno Archi; i sottosegretari al Lavoro, Jole Santelli, e alle Infrastrutture Rocco Girlanda ; alla Pubblica amministrazione, Gianfranco Miccichè (eletto con Grande Sud, rimasto con Berlusconi); agli Affari regionali, Walter Ferrazza (aderente al Mir, anch’esso vicino al Cavaliereì). Oltre a Cosimo Ferri, il tecnico di area centrodestra, Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia.
FORMIGONI: «POLTRONISTI» – Se Santelli e Miccichè hanno annunciato di aver consegnato la lettera di dimissioni al partito e di aspettare che sia il Cavaliere a decidere il momento del loro abbandono, dagli altri silenzio.
Come conferma Angelino Alfano “Ho avuto una riunione a palazzo Chigi e nessuno dei sottosegretari di Forza Italia si è dimesso, nè tanto meno i presidenti di commissione di Camera e Senato di Forza Italia».
Mentre l’ex Formigoni attacca: «Ecco chi sono i veri poltronisti»,
Romani, capogruppo di Fi al Senato, annuncia imbarazzato : «Penso si dimetteranno in serata». Il caso è aperto.

(da “il Corriere della Sera“)

argomento: PdL | Commenta »

BEFFA IMU: DAI COMUNI IN ARRIVO UNA MINI STANGATA DA 42 EURO

Novembre 28th, 2013 Riccardo Fucile

IN QUELLI CHE HANNO AUMENTATO LE ALIQUOTE LA META’ DELL’EXTRAGETTITO DOVRA’ ESSERE PAGATO DAI CONTRIBUENTI… ECCO CHI SONO E QUANTO SI DOVRA’ PAGARE

Una mini-stangata da 42 euro in arrivo di rientro dalle festività  natalizie per i residenti in Comuni che nel 2013 hanno deciso aumenti di aliquote Imu.
Potrebbe essere questo l’esito della decisione del governo di far ricadere sui contribuenti il pagamento del 50% di quelle risorse aggiuntive, con saldo previsto il prossimo 16 gennaio.
Nonostante lo stop alla seconda rata dell’Imposta sulla casa, infatti, allo stato attuale non ci sono coperture sufficienti per garantire anche quel “pezzetto” di gettito in più che gli enti locali si volevano garantire alzando le aliquote sulla prima casa rispetto al livello standard del 4 per mille.
Ad oggi, si tratta di 873 Comuni e tra questi ci sono 11 città  capoluogo.
Ma la platea potrebbe ampliarsi, visto che la scadenza per fissare i livelli d’imposizione a valere sul bilancio di previsione 2013 è il 9 dicembre.
I conti nelle principali città .
Gli esempi principali sono presto detti: a Milano l’aliquota è passata dal 4 al 6 per mille; a Bologna dal 4 al 5 per mille; a Napoli dal 5 al 6 per mille; a Genova dal 5 al 5,8 per mille; ad Ancona dal 5,5 al 6 per mille; a Verona dal 4 al 5 per mille.
E così, secondo i calcoli della UIL – Servizio Politiche Territoriali il conto a Milano è di 73 euro medi, a fronte dei 292 euro medi pagati lo scorso anno.
Un netto miglioramento, come ha sottolineato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, che ha detto: “Ieri abbiamo mantenuto le promesse con i cittadini italiani, rimanendo all’interno dei vincoli di finanza pubblica”. Ma non un’abolizione completa.
A Bologna si parla di 40 euro medi a fronte dei 321 euro dello scorso anno; a Napoli 38 euro a fronte di 379 euro di sconto; a Genova 31 euro a fronte di 372 euro del 2012; ad Ancona di 21 euro medi a fronte dei 341 euro dello scorso anno; a Verona 35 euro a fronte dei 281 euro dello scorso anno.
Si tratta dell’elenco dei contribuenti, 3 milioni e 400mila prime case, che si aggiungono ai 44.785 possessori di una prima casa di lusso (rientrante cioè nelle categorie A/1, A/8 e A/9), i quali già  da previsioni dovranno versare il saldo il 16 dicembre.
Il caso di Milano.
Il problema è ben rappresentato dalla situazione di Milano, dove la giunta Pisapia ha deliberato un incremento dallo 0,4 allo 0,6% dell’aliquota sulle abitazioni principali. Per il bilancio del capoluogo lombardo significa un’entrata maggiore per 110 milioni. Dividendo semplicemente per due questo carico, tra la quota coperta dallo Stato e quella che resta sulle spalle dei cittadini, i milanesi dovranno quindi saldare circa 55 milioni a metà  gennaio.
Venendo all’esempio pratico, su un’abitazione da 90mila euro di valore catastale risulta da coprire lo 0,2% che Milano ha aggiunto all’aliquota base: 180 euro, 90 dei quali dovrebbero ricadere sulle spalle del cittadino.
La situazione diventa paradossale se si considera che nel 2012, sfruttando le detrazioni fino a 200 euro e quelle da 50 euro per figlio, le case di minor valore catastale pagarono poco o nulla di Imu e ora si troverebbero a versare una cifra maggiore, con effetti di impatto tutt’altro che progressivi.
Il tutto in attesa dei prossimi chiarimenti, che potrebbero ad esempio modificare il quadro ripartendo l’onere su tutti i Comuni e non solo su quelli che hanno previsto un extra-gettito.
Ha comunque buon gioco il presidente dell’Anci, Piero Fassino, a chiedere che “il Governo faccia rapidamente chiarezza e onori gli impegni assunti con i contribuenti e i Comuni italiani. I sindaci hanno dimostrato ampiamente responsabilità  e spirito propositivo, ma non si può abusare della loro pazienza e tanto meno si può abusare della pazienza dei cittadini”.

(da “La Repubblica“)

argomento: casa | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.690)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (340)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2013
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    252627282930  
    « Ott   Dic »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • VENETO, A DESTRA E’ TUTTI CONTRO TUTTI: LE REGIONALI SARANNO UNO SPARTIACQUE E I RAPPORTI DI FORZA SARANNO CHIARITI COL VOTO. IL CASO TREVISO, LA CITTA’ SPACCATA IN DUE DALLE TENSIONI TRA LEGHISTI E MELONIANI
    • “ORDINATE 5 PIZZE MA SIETE IN 16, ANDATE A FAN*** CINESI DI ME***”: E’ QUESTO IL MADE IN ITALY NEL MONDO?
    • CHE PACCHIA PER MARTA FASCINA: IN PARLAMENTO NON C’E’ MAI (MA LO STIPENDIO LO PERCEPISCE TUTTI I MESI), HA PARTECIPATO SOLO AL 5,5% DELLE VOTAZIONI. LA FASCINA MANCA SPESSO PURE ALLE RIUNIONI DELLA COMMISSIONE DIFESA, DI CUI VOLLE RESTARE A TUTTI I COSTI SEGRETARIA (FACENDO INCAZZARE I MEMBRI DEL PARTITO)
    • ALTRO CHE UNITA’, LA MAGGIORANZA MAL-DESTRA VA IN FRANTUMI SU UCRAINA E MANOVRA: LA “SCEMEGGIATA” NAPOLETANA DELLA MELONI CHE FINGE UNITÀ NON BASTA A MASCHERARE CREPE E LITI TRA ALLEATI
    • I NODI VENGONO AL PETTINE GRAZIE A SILVIA SALIS: LA PROCURA DI GENOVA INDAGA SUL DEFICIT DELL’AZIENDA TRASPORTI E SULLA GESTIONE DEI CONTI, EREDITATI DAI SOVRANISTI
    • IL GOVERNO PREPARA UN “CONDONO” D’ORO: PER RACCOGLIERE UN PAIO DI MILIARDI, LA MAGGIORANZA VUOLE INTRODURRE IN MANOVRA UNA TASSA DEL 12,5% SU CHI DECIDERÀ DI RIVALUTARE I PROPRI LINGOTTI, PLACCHE O MONETE D’ORO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA