Destra di Popolo.net

PARLAMENTO REGIONE SICILIA: SOLO 17 MINUTI DI LAVORO AL GIORNO

Dicembre 29th, 2015 Riccardo Fucile

IL BILANCIO DEGLI ULTIMI DUE MESI TRA STOP E RINVII

L’Ars torna oggi a riunirsi per un prevedibile rush di fine anno.
Non inconsueto, se è vero che Sala d’Ercole è storicamente abituata a tentare di colmare i ritardi con ostentati “straordinari” in periodi festivi o prefestivi.
E d’altronde mai, come in quest’ultimo scorcio di legislatura, il Parlamento siciliano ha girato a vuoto.
Basti pensare che negli ultimi due mesi, dal 31 ottobre a oggi, l’aula ha lavorato per poco più di due ore a settimana. Esattamente 17,4 minuti al giorno o, se volete, circa otto ore e mezzo al mese.
Il dato, da solo, salta agli occhi, anche perchè non è che le commissioni, in una fase di rinnovo dei vertici, abbiano lavorato molto di più.
Insomma, l’ultima seduta prenatalizia, quella che ha fatto registrare il clamoroso tonfo del Dpef, ha chiuso (chiuso?) una stagione grama.
Impressionante lo stallo della prima metà  di dicembre: nella settimana che si è chiusa il 6 sono stati 29 in tutto i minuti di attività  dell’Ars, in quella successiva appena 26.
Entriamo nel dettaglio: il 2 dicembre i parlamentari si sono ritrovati alle 16,07 e hanno lasciato l’aula alle 16,36.
Otto giorni dopo, il 10 dicembre, la riunione di Sala d’Ercole è cominciata alle 17,03 e i lavori si sono chiusi alle 17,29.
Il bilancio di quei preziosi minuti di attività ? C’è stato l’annuncio di mozioni e interpellanze, la comunicazione all’aula del nuovo ufficio di presidenza del gruppo del Pd, l’ufficializzazione della sostituzione di un componente della commissione antimafia.
Un minuto, o su di lì, è stato dedicato al ricordo dell’uccisione di due braccianti agricoli a sud di Siracusa, avvenuta nel 1968.

Emanuele Lauria
(da “La Repubblica”)

argomento: denuncia | Commenta »

TRENO VELOCE GENOVA-MILANO: PERCHE’ TOTI E MARONI CI PRENDONO PER I FONDELLI

Dicembre 29th, 2015 Riccardo Fucile

PER RISTRUTTURARE IL TRATTO FERROVIARIO OCCORREREBBERO ALMENO 6 ANNI (SENZA INTOPPI)

Un’illusione, una boutade a voler essere buonisti, è concretare tale prospettiva in pochi mesi o anni.
Genova Principe e Milano Centrale distano 154 chilometri e gli Intercity impiegano un’ora e 30′.
Togliendo qualsiasi fermata (tra perditempo di frenata, accelerazione e sosta) si scenderebbe a un’ora e 24′. Per arrivare a soli 60 minuti si dovrebbe viaggiare a una media impensabile.
Attualmente, Intercity e Frecciabianca, in rango C di velocità , toccano i 160 solo tra Voghera e Lungavilla (meno di 10 km) e in prossimità  di Rogoredo, i 155 tra Cassano Spinola e Tortona e alle porte di Arquata, i 150 tra Bressana Bottarone e Pavia (13 km scarsi) e brevissimamente vicino a Locate Triulzi.
Per il resto la linea consente un massimo di 120 km/h con due micidiali attraversamenti di stazioni, quelli di Ronco Scrivia (non si può andare oltre i 60) e di Tortona (80): per velocizzarli servirebbe la totale rivoluzione del piano binari.
Otto anni fa il treno no-stop Principe-Rogoredo impiegava 1 ora e 10′ ricorderà  qualcuno. Ma, primo, il chilometraggio era più basso, e, secondo, fu il costante ritardo giornaliero di almeno 10 minuti, oltre agli orari poco appetibili dai viaggiatori, a decretarne vita breve per la bassissima frequentazione: 4 mesi durò l’offerta dal lunedì al venerdì, altrettanti la sola proposta al lunedì mattina e al venerdì sera.
Allora, sottolinea il comitato viaggiatori che da anni monitora la Genova-Milano, non esisteva la ricchissima offerta per i pendolari tra Pavia e la metropoli lombarda nelle ore di punta, le stesse in cui dovrebbe inserirsi la traccia di un treno veloce da/per la Liguria che possa essere apprezzato dall’utenza (e quindi, seguendo la primaria logica di mercato delle aziende di trasporto, vedere i costi coperti dall’introito della bigliettazione).
Tra le 7.30 e le 8.30 e tra le 17.30 e le 18.30 in quella tratta si arriva a distanziamenti minimi di tre minuti fra convogli di ben sette categorie, diversissimi nelle prestazioni di marcia.
Direte: un treno che non ferma ovunque può superare gli altri. No, perchè fra Pavia e Milano Rogoredo non esiste più un solo binario di precedenza, tutti sacrificati allo sciagurato piano nazionale “Rete snella” messo in opera dagli anni Novanta per tagliare progressivamente il personale, disabilitando le stazioni ed eliminando migliaia di scambi, col risultato che qualunque perturbazione in linea si trasforma in un calvario (come martedì scorso quando il blocco di un treno merci a Locate Triulzi ha causato enormi ritardi).
Dunque, per poter andare da Genova a Milano in ferrovia in un’ora occorre innanzitutto che la linea Pavia-Rogoredo sia quadruplicata, riservando ai treni “veloci” i nuovi binari e facendo loro guadagnare almeno 10 minuti di percorrenza: il progetto giace da anni, dimenticato, presso il Comitato Interministeriale Programmazione Economica, e al di là  delle dichiarazioni di facciata nè Trenord nè Regione Lombardia hanno particolare interesse a togliervi da sopra la polvere.
Ed è indispensabile che divenga operativo tra Genova e Novi Ligure il Terzo Valico (dove si potranno toccare i 250 km/h di velocità ) col successivo raddoppio fino a Tortona. Se anche i finanziamenti venissero erogati, se i cantieri procedessero spediti, se le contestazioni mai sopite fossero superate, una prospettiva ragionevole è quella del 2021.
Tutto il resto è sogno (o presa in giro).

(da “La Repubblica”)

argomento: ferrovie | Commenta »

IL TRENO DEI DESIDERI E LE INSUPERABILI COMICHE DI TOTI E MARONI

Dicembre 29th, 2015 Riccardo Fucile

SUON DI FANFARE PER UN GENOVA-MILANO CHE NON FA FERMATE E   IMPIEGA UN’ORA E MEZZA COME UN COMUNE INTERCITY CHE FA DUE FERMATE…IL COMUNICATO CHE FA RIDERE TUTTA ITALIA: “LAVORI PER DUE TERZI A CARICO DELLA LOMBARDIA, UN TERZO ALLA LIGURIA E IL RESTANTE (MA QUALE?) A CARICO DI RFI E GOVERNO”

La giunta regionale ligure annuncia trionfalmente l’idea di un collegamento ferroviario, con un comunicato che non è proprio dei migliori, il treno diretto Genova – Milano in treno “in modo diretto”.
Promessa di Giovanni Toti: «Un’ora». In realtà  ci vuole un’ora e mezza, dettagli.
Con la complicità  dei compari in politica della Lombardia, s’inventa questo schema chiarissimo: «Questa è una scommessa, è la prima prova di un convoglio che può collegare Genova e Milano in modo diretto, in un tempo che noi ci auguriamo stia tra un’ora e venti e un’ora e cinque, se Ferrovie ci daranno una mano a risistemare la rete».
«Oggi grazie alla collaborazione della Regione Lombardia, grazie a Trenord e grazie al fatto che crediamo in un progetto comune che coinvolge i due capoluoghi, contiamo di poter arrivare, entro diciotto mesi, a concretizzare questo progetto».
Queste le comiche rappresentate dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a bordo del treno no stop, partito da Genova Principe alle 15.20 e giunto a Milano centrale alle 17 circa.
Un viaggio sperimentale a cui ha preso parte tutta la giunta – d’altra parte, non è che ci sia altro da fare – con il presidente della Lombardia Roberto Maroni, insieme all’assessore ai trasporti lombardo Alessandro Sorte, i vertici di Trenord e di Rfi.
L’obiettivo, ci insegna la Regione, è quello di costruire un percorso per arrivare, con la primavera prossima, a sette collegamenti di treni giornalieri per unire i due capoluoghi, in modo da poter ”costruire l’area del Nord Ovest”.
A tale scopo i due “Governatori” hanno firmato una lettera di intenti che verrà  portata nei prossimi giorni all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per riuscire a ottenere quegli investimenti necessari a sbloccare i nodi sulla rete ferroviaria per consentire il collegamento entro l’ora.
«Chiediamo a Delrio — hanno detto Toti e Maroni — un tavolo che coinvolga le due regioni, gli operatori e i gestori della rete per superare i quattro nodi che impediscono attualmente di raggiungere la massima velocità : in corrispondenza di Milano Rogoredo, Ronco Scrivia, Tortona e la galleria dei Giovi».
Non si capisce la divisione dei costi, almeno come viene spiegata nel comunicato:   due terzi alla Lombardia, un terzo la Liguria e i restanti (quali?) a carico di Rfi e del Governo.
I due “Governatori” a quanto pare hanno tanto alito politico e sforzo amministrativo da piegare la matematica.
«L’esperimento è riuscito — ha concluso il presidente della Regione Liguria Toti –   oggi c’è stato un avvio simbolico, contiamo molto sul fatto che vada a buon fine, grazie anche al ruolo di fratello maggiore svolto dalla Regione Lombardia e all’impegno del Governo e di Rfi. ”
Anche se, a quanto pare, Rfi avrebbe nicchiato rispetto a quest’ipotesi.
Tutti d’accordo, dunque, tranne la matematica e un paio di nozioni che qualunque vecchio ferroviere avrebbe potuto fornire ai due “Governatori”: la linea appenninica è vecchia e non supporta mezzi di nuova generazione, quindi anche se (“se”) l’offerta commerciale di Rfi dovesse (“dovesse”) trovare interessante questo strano treno che, a quanto pare, anche a fronte di nuovi pesanti interventi strutturali su una linea concepita più di cento anni fa non permetterebbe più di 20-30 minuti di anticipo (esagerando) rispetto agli attuali Intercity, non è detto che l’approverebbe.
Piccolo dettaglio finale: un normale Intercity, facendo due fermate intermedie, impiega un’ora e mezza per arrivare a Milano. Ieri senza fermate il treno dei desideri ci ha messo lo stesso tempo.
Le comiche di Toti continuano, attendiamo la prossima puntata dal binario 17.

(da “il Secolo XIX”)

argomento: denuncia | Commenta »

“RIPORTO IN CAMPO LE NOSTRE RAGAZZE PER FAR VINCERE LA LEGALITA'”

Dicembre 29th, 2015 Riccardo Fucile

LA SFIDA DEL PRESIDENTE DELLA SQUADRA FEMMINILE MINACCIATA: “GIOCHEREMO, SBAGLIATO ARRENDERSI”

“Io non ho ancora preso una decisione, ma una cosa la posso dire: le ragazze il 10 gennaio saranno in campo contro la Lazio”.
Anche ieri è stata una giornata intensa per il presidente dello Sporting Locri, Ferdinando Armeni. Una giornata fatta di incontri, di telefonate di solidarietà , di attestati di stima, ma nella quale non è mancata “qualche amarezza”.
A tarda sera però la decisione: “La squadra giocherà  la prossima partita di serie A del campionato di Calcio a 5”.
Presidente, quindi è deciso…
“Guardi, io penso che sia giusto così. Che sia giusto giocare. Naturalmente devo confrontarmi con gli altri soci e con le istituzioni, bisogna che vi siano tutte le condizioni, ma mi piacerebbe vedere in campo le ragazze. Se lo meritano e lo merità  la città “.
Questo significa che la squadra non sarà  ritirata e che l’avventura continua?
“No, per quanto mi riguarda non ho preso ancora una decisione e restano in piedi tutte le mie perplessità . In questo momento non riesco a pensare a nulla, non ho la giusta serenità , troppe cose sono accadute e troppo in fretta. Io resto dell’idea di lasciare, di cedere il testimone a chiunque abbia voglia di impegnarsi per il futuro dello Sporting e di Locri. Ma non ho deciso nulla, devo riflettere”.
Il presidente della Lazio Valerio Piersigilli ha detto di aver paura di venire a giocare a Locri.
“Mi ha molto ferito quell’affermazione e anche per questo dobbiamo scendere in campo. Locri è una città  civile, abbiamo mille problemi purtroppo, ma le parole di Piersigilli sono offensive. Ha espresso solidarietà , le sue giocatrici hanno fatto tante telefonate alle nostre ragazze, questa sua uscita però è incomprensibile. Tra l’altro per sapere di questa terra gli basterebbe chiedere alle sue atlete, alcune di loro sono della provincia di Reggio Calabria e altre hanno giocato tante volte anche a Locri. Dovrebbe informarsi meglio. Anche per questo dobbiamo giocare, dobbiamo far vedere quanto è bella e civile la nostra realtà , e questo a prescindere dalla presenza di una minoranza di criminali ignoranti”.
Presidente, a distanza di qualche giorno ha potuto farsi un’idea delle ragioni alla base delle minacce?
“No, mi creda. Non ho idea. Tra l’altro so che i carabinieri stanno facendo il loro lavoro con cura ed io ho piena fiducia nelle istituzioni. Non posso fare altro che collaborare con gli investigatori e attendere l’esito delle indagini”.
Ma che interessi potrebbero esserci attorno alla squadra?
“Guardi non credo che ce ne siano di veri. Tendo ad esludere che i clan si interessino di una piccola realtà  come la nostra. Ritengo che si tratti di cretini, di imbecilli, magari pericolosi, che non si rendono conto di quello che hanno fatto e dell’immagine che stiamo dando della Calabria. Per il resto girano solo cattiverie gratuite”.
A cosa si riferisce?
“Si è detto che la società  o io abbiamo dei debiti, ma non è vero. Non c’è un solo fornitore che possa vantare un solo centesimo di credito. Si è persino detto che sotto sotto c’è una questione di donne. Figuriamoci, ho una bella famiglia e una bimba piccola. Sono solo volgarità . Io non ho nulla da nascondere, tanto che ho già  consegnato i bilanci societari agli inquirenti”.
E se si trattasse di un mitomane?
“Lo ripeto, non posso escludere nulla. Se si trattasse di un pazzo e venisse arrestato domattina saremmo tutti più sereni. Per quanto ne so io può trattarsi di qualsiasi cosa, ed è questo che mi preoccupa”.

Giuseppe Baldessarro
(da “La Repubblica”)

argomento: mafia | Commenta »

IL “MOLTO PRESUNTO” ATTACCO DI ANONYMOUS ALLA PAGINA FB DI SALVINI

Dicembre 28th, 2015 Riccardo Fucile

E CHI SCAPPA A GAMBE LEVATE DAVANTI AI VECCHI AMICI DEI CENTRI SOCIALI DA’ DEI CONIGLI AGLI ALTRI

La pagina Facebook del leader della Lega Nord Matteo Salvini ieri sera avrebbe subito un attacco anonimo: le foto di profilo e di copertina sono state sostituite da due immagini raffiguranti la maschera di Guy Fawkes, uno dei simboli del gruppo di hacktivisti di Anonymous.
Il defacing, così si chiama questo genere di attacchi, sarebbe durato solo pochi minuti: lo staff del leader leghista sarebbe intervenuto subito per riportare la pagina alla normalità  e su Facebook è contestualmente comparso un post del politico: «Ma quei conigli mascherati di Anonymous (saranno loro?) non possono dedicarsi all’ISIS?».
L’attacco, però, non è stato rivendicato da Anonymous e potrebbe anche non avere nulla a che fare con l’organizzazione di attivisti informatici.
Fa bene Salvini a chiedere “saranno loro?”, anzi potrebbe far intervenire la polizia postale per le opportune verifiche, perchè qualcosa non quadra.
In primo luogo Anonymous rivendica immediatamente le proprie azioni con un comunicato.
In secondo luogo lascia quasi sempre un monito, non si limita a sostituire due foto.
In terzo luogo vandalizza la pagina, rendendola non raggiungibile per diverso tempo, non certo per soli 20 minuti.
Magari non si tratta di   Anonymous, ma di qualcuno “tutt’altro che anonimo” che aveva un qualche interesse nella vicenda…
In ogni caso Salvini è riuscito, oltre a trarre pubblicità  dalla vicenda, a non dimenticare la sua vena umoristica: che a dare dei “conigli” agli autori del presunto blitz sia uno che è scappato a gambe levate a Bologna di fronte a qualche ex suo amichetto dei centri sociali è veramente dettaglio da scompisciarsi dalle risate.

argomento: Costume | Commenta »

COMUNALI, UNA POLTRONA PER DUE: ALTRO CHE PRIMARIE, DECIDONO BERLUSCONI E SALVINI

Dicembre 28th, 2015 Riccardo Fucile

DA TORINO A NAPOLI SI DISCUTE AD ARCORE COME AI VECCHI TEMPI: ECCO I NOMI

Lui non vorrebbe concedere «vantaggi» al centrosinistra, e vorrebbe tenere le carte coperte fino all’ultimo minuto utile.
Ovvero, almeno fino a quando il Pd non scioglierà  i propri nodi con le primarie che «finiranno per dividerli».
Ma a pochi mesi dal voto per le amministrative, l’immobilismo del centrodestra rischia di diventare un problema.
Tanto che Silvio Berlusconi sta accelerando su «focus group» e sondaggi per testare i candidati che dovranno tentare di portare a casa un risultato perlomeno onorevole.
E ieri sera ha incontrato ad Arcore – ufficialmente solo per uno scambio di auguri – Matteo Salvini.
Una settimana fa era stato proprio Berlusconi a snocciolare i nomi di qualche papabile, in particolare per Milano: il corteggiatissimo Paolo Del Debbio, che però finora ha sempre detto di no; Stefano Parisi, che secondo alcuni azzurri non sarebbe mai stato ancora seriamente contattato; Alessandro Sallusti, lui sì avvertito della possibilità  ma non scalpitante all’idea di correre.
Il nodo d’altronde è tutto politico: scegliere un candidato «identitario», come vorrebbe Salvini, o «inclusivo», che apra anche all’alleanza con i centristi, come vorrebbero i due governatori Toti e Maroni che coi centristi governano e che oggi si ritroveranno a Milano.
Il problema è un po’ lo stesso che si ripropone a Roma, dove in campo sembrano esserci solo Giorgia Meloni e Alfio Marchini.
Anche in questo caso, ogni candidato presume un diverso assetto di alleanze, con la difficoltà  ulteriore che, se Marchini pretende di avere alle spalle soprattutto movimenti civici sganciati dai partiti, la Meloni è assolutamente indisponibile all’appoggio sia della sua candidatura che del modello di alleanza.
E, stando a quanto emerge dai contatti degli ultimi giorni, a questo punto sembra essere proprio lei il candidato più probabile del centrodestra.
I sondaggi sono lusinghieri almeno per il primo turno, dove la leader di Fratelli d’Italia farebbe il pieno di voti di area, mentre difficile sarebbe lo scoglio del ballottaggio soprattutto se la sfida fosse con il M5S.
Lei non ha sciolto la riserva, ma la sensazione è che, con il passare dei giorni, salgano le quotazioni della Meloni e si avvicini il momento in cui i partiti di centrodestra (il tavolo delle candidature fra Matteoli, Giorgetti e La Russa si riunirà  il 15 gennaio) le chiederanno di rompere gli indugi e di candidarsi.
Apparentemente più semplice la situazione in altre città  chiamate al voto: a Cagliari avanza l’ex senatore azzurro Piergiorgio Massidda, a Trieste viene considerato molto forte l’ex sindaco Roberto Dipiazza, che potrebbe tornare in pista, a Napoli è praticamente da mesi già  in corsa Lettieri di FI.
Tra Torino e Bologna infine potrebbe essere siglato un accordo incrociato tra FI e Lega: per la sfida tutta in salita a Fassino crescono le chances dell’azzurro Osvaldo Napoli, nel capoluogo emiliano sarebbe quindi la Lega ad indicare come aspirante sindaco Lucia Borgonzoni,   sulla quale punta Salvini .

Paola Di Caro
(da “il Corriere della Sera”)

argomento: elezioni | Commenta »

SMOG, OGNI CITTA’ DECIDE COME VUOLE, NON ESISTE UNA REGOLA COMUNE

Dicembre 28th, 2015 Riccardo Fucile

ENTI LOCALI DIVISI, PROTOCOLLI ZERO…PISAPIA: “MARONI LA SMETTA DI BLATERARE”… LA REGIONE SE LA PRENDE CON IL GOVERNO

Polveri sottili, tutti contro tutti. Il Comune chiama in causa la Regione, la Regione chiama in causa lo Stato e Bruxelles.
Ma alla fine, in mancanza di precise regole di intervento, la patata bollente torna nelle mani delle città . Che agiscono ciascuna a suo modo.
Il caso è quello della Lombardia, dove Milano ha adottato la decisione più drastica, con il blocco del traffico per tre giorni. Ma la confusione regna in tutta Italia: c’è chi ha seguito l’esempio milanese, come Pavia, chi ci ha pensato ma poi ha virato sulle targhe alterne, come Roma, chi ha soltanto incentivato l’uso dei mezzi pubblici, come Torino.
L’unica certezza è che non esiste una regola comune che stabilisca come intervenire in questi casi. E proprio in questi giorni, si organizzano una serie di tavoli per coordinare le azioni dei vari enti locali, nella speranza di trovare quell’unità  di azione che finora è mancata.
L’esempio più chiaro, in questo senso, si può trovare in Lombardia e, in particolare, a Milano.
Qui, il Comune ha deciso il blocco del traffico per tre giorni, dal 28 al 30 dicembre. “E’ evidente che manca un coordinamento — spiega a ilfattoquotidiano.it Pierfrancesco Maran, assessore all’Ambiente di Milano — A livello legislativo, la delega della qualità  dell’aria è affidata alle Regioni. Prima di attuare il blocco, abbiamo sollecitato Regione Lombardia a prendere misure su un’area più vasta, anche perchè tutti gli esperti concordano che questi interventi sono tanto più efficaci quanto più grande è l’area dove si effettuano. Abbiamo deciso di agire con il blocco del traffico dopo che è stata rifiutata una misura più ampia”.
E aggiunge: “A livello di città  metropolitana, abbiamo provato a dotarci di un protocollo per tutti comuni. Ma visto che la delega è in mano alla Regione, il protocollo non scatta come obbligatorio e ogni volta bisogna andare di comune in comune a chiedere la conferma dell’adesione”.
Sulla stessa linea, l’intervento del sindaco Giuliano Pisapia, che dalle colonne di Repubblica è passato all’attacco, sostenendo che il Comune “in questi anni è stato lasciato a combattere da solo”.
E ha puntato il dito contro il Pirellone: “Alla Regione chiediamo di smetterla di blaterare e di fare finalmente qualche intervento su scala più ampia”.
Alle accuse del sindaco milanese replica Claudia Terzi, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia. “A Pisapia sfugge che nel tempo gli interventi li abbiamo fatti e continuiamo a farli — è la sua replica — Le misure efficaci sono quelle strutturali, che però non hanno effetti nel breve periodo. E non sono i passi da prima pagina o spot elettorale di Pisapia”.
L’assessore ricorda gli interventi previsti dal piano regionale per la qualità  dell’aria, adottato nel 2013: secondo il primo monitoraggio sulla sua attuazione, diverse misure sono già  stati realizzate, come esenzioni fiscali per veicoli a bassa emissione, limitazioni per le vetture più inquinanti, incentivi all’installazione di filtri antiparticolato.
“I blocchi a spot del traffico sono poco efficaci — incalza Terzi — Dati alla mano, è stato verificato che non abbattono le emissioni nei periodi di blocco e implicano picchi di aumento nei giorni successivi. Possono servire per richiamare l’attenzione su una situazione difficile, ma non sono risolutivi”.
A fare chiarezza ci prova Guido Lanzani, responsabile dell’unità  organizzativa qualità  dell’aria di Arpa Lombardia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), organo di natura tecnica.
“Il problema dell’inquinamento atmosferico non è legato alle emergenze, è un problema di lungo periodo che va affrontato con provvedimenti strutturali — spiega l’esperto — E’ quello che si fa ed è quello che dice la legge. C’è un autorità  competente, Regione Lombardia, che ha fatto il piano di risanamento della qualità  dell’aria, permettendo di avere risultati su scala di lungo periodo, come si evince anche dai dati: c’è un trend di miglioramento su scala pluriennale, le polveri sottili stanno diminuendo”.
Detto questo, ben vengano le iniziative di ciascun Comune: “Le singole amministrazioni fanno interventi positivi, che contribuiscono a limitare il problema, ma in quanto circoscritti nello spazio e nel tempo, rimangono parziali e limitati, non possono fare miracoli. In questo senso, non c’è da stupirsi che non esista un protocollo unico, perchè quello che c’è di unico e solido è il piano di risanamento. Poi è chiaro che più si agisce di concerto, meglio è”.
Ma non è finita qui. Perchè dalla Lombardia, la ricerca delle responsabilità  vola ai piani sempre più alti, fino ad arrivare a Roma e poi Bruxelles.
“Io avevo chiesto all’allora ministro dell’Ambiente Andrea Orlando — ha affermato il governatore Roberto Maroni — di fare un incontro con tutte le Regioni interessate per definire un piano della pianura padana per la qualità  dell’aria, da sottoporre poi all’Unione europea, per avere risorse adeguate per un intervento mirato in relazione alla specificità  di questo territorio. Abbiamo riproposto la cosa al ministro Galletti, ma fino ad ora non ha avuto seguito”.
Da parte sua, il titolare dell’Ambiente ha ammesso la confusione di questi giorni, affermando la necessità  di una strategia comune. “La nostra risposta deve essere coordinata e di sistema, non in ordine sparso”, ha spiegato il ministro.
E così ha convocato per mercoledì 30 dicembre una riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog nelle città  italiane, invitando i presidenti di Regione, i sindaci e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
“La riunione di mercoledì sarà  il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti”, ha aggiunto il ministro.
Iniziativa analoga anche in Lombardia, dove Maroni ha convocato per il pomeriggio del 28 dicembre un tavolo con i vertici di Anci Lombardia e con tutte le principali istituzioni per coordinare l’azione dei Comuni lombardi sulle iniziative antismog.
E mentre i politici si rimpallano le responsabilità , sul campo rimangono i numeri che certificano la gravità  della situazione.
Una settimana fa, Legambiente ha anticipato alcuni dati del rapporto “Pm10 ti tengo d’occhio”, che segnala le città  più inquinate d’Italia.
Frosinone vince questa poco invidiabile classifica: nel 2015, il livello di pm10 ha superato per 110 volte i 50 microgrammi per metro cubo.
Eppure, la legge permette solo 35 sforamenti all’anno.
Tra i capoluoghi di regione, domina Milano con 86 giorni oltre il limite, seguita da Torino con 73, Napoli con 59 e Roma con 49.

Stefano De Agostini
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Ambiente | Commenta »

FAIDA A CINQUESTELLE, IL SINDACO DI GELA CACCIA TRE ASSESSORI: “TRAMAVANO CONTRO DI ME”

Dicembre 28th, 2015 Riccardo Fucile

GRILLINI SPACCATI: UNA PARTE SOSTIENE IL SINDACO CINQUESTELLE, UN’ALTRA GLI FA OPPOSIZIONE

Tre assessori licenziati nel primo giorno utile dopo la sosta natalizia: sembra un semplice rimpasto di giunta ma rischia di essere l’inizio di una guerra politica cittadina.
Non c’è pace per il Movimento 5 Stelle a Gela, la città  del petrolchimico Eni, roccaforte del Pd e del governatore siciliano Rosario Crocetta, conquistata dagli uomini di Beppe Grillo alle amministrative del giugno 2015.
A sei mesi esatti dalla vittoria delle elezioni, il sindaco Domenico Messinese ha defenestrato tre componenti della sua giunta: si tratta di Pietro Lorefice, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, rispettivamente assessori ai trasporti, all’istruzione e alla programmazione.
Il motivo del triplice allontanamento? “La fiducia era venuta meno: non lavoravano per il bene della città , facevano summit esterni, tramavano contro la mia amministrazione. Ed io devo dare risposte alla città ”, spiega Messinese a ilfattoquotidiano.it.
Una mossa, quella del primo cittadino gelese, che spacca irrimediabilmente il Movimento a Gela: i tre assessori cacciati dalla giunta, infatti, sono esponenti storici dei 5 Stelle in città , punti di riferimento dei consiglieri comunali pentastellati.
Senza considerare che già  due mesi dopo la sua elezione Messinese aveva dato il benservito a Fabrizio Nardo, anche lui esponente grillino della prima ora, estromesso dalla giunta perchè considerato “anarchico” rispetto alle scelte del primo cittadino.
Adesso, dopo settimane di polemiche culminate con la triplice defenestrazione, a Gela rischia di scoppiare una feroce guerra intestina tutta interna ai pentastellati.
Da mesi, infatti, in città  esistono due meetup diversi: uno sostiene Messinese, mentre l’altro è da tempo oppositore del primo cittadino, accusato di utilizzare “metodi da prima Repubblica e compromessi di potere”.
Il riferimento è ai due incarichi legali, del valore di circa 11mila euro, che il comune di Gela ha affidato nell’ottobre scorso all’avvocato Lucio Greco, stimato professionista locale e candidato sindaco di una lista vicina al Nuovo Centrodestra alle ultime amministrative.
Dopo essere stato sconfitto al primo turno, Greco aveva offerto il suo sostegno al Movimento 5 Stelle, facendosi fotografare mentre abbracciava affettuosamente Messinese al termine di un comizio.
Quell’incarico affidato dal comune all’ex candidato di Angelino Alfano era stato uno dei tanti motivi di scontro tra il primo cittadino e la base dei 5 Stelle.
“Il mio stesso movimento ha cominciato ad offendere la mia amministrazione dopo soli due giorni: posso anche essere un sindaco cattivo, ma in due giorni non posso aver fatto così male. Io mi sento parte integrante dei 5 Stelle, sono loro invece che con il movimento non hanno nulla a che fare”, attacca Messinese.
Che un minuto dopo aver annunciato l’estromissione dei tre dalla giunta, ha già  presentato i nuovi assessori. “Li ho selezionati tutti sulla base del curriculum”, assicura: segno che la defenestrazione di massa non è stata una mossa a sorpresa, ma preparata nel dettaglio.
“Vuole sapere se ho parlato con i vertici del Movimento prima di procedere al rimpasto? Assolutamente no, e non ho parlato neanche con il meetup. Gli assessori non sono eletti e devono essere di fiducia dell’amministrazione: la fiducia è venuta a mancare e io devo dare risposte ai 22mila cittadini che ci hanno eletti”.
Resta da capire che posizione prenderanno adesso i vertici del Movimento, dai massimi referenti regionali al famoso direttorio nominato da Grillo appena un anno fa. Nel frattempo, a Gela, una delle città  più importanti di Sicilia, la faida targata 5 Stelle è già  cominciata.

Giuseppe Pipitone
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Grillo | Commenta »

INTERVISTA A BASSOLINO: “IL PD PENSI A SCONFIGGERE DE MAGISTRIS E GRILLINI, NON ME”

Dicembre 28th, 2015 Riccardo Fucile

“IO CE LA POSSO FARE, LASCIAMO DECIDERE GLI ELETTORI”

“Lo dico da mesi che come Pd abbiamo davanti una scalata molto difficile. E mentre a Napoli, alcuni cercano candidati per battere me alle primarie, legittimamente s’intende, io mi muovo per sconfiggere de Magistris alle elezioni. Un confronto duro, ma non impossibile. Perciò mi sono battuto per fare le primarie: sono un bagno di umiltà  fondamentale”.
Antonio Bassolino trascorre le vacanze tra un incontro elettorale e un pranzo con i cinque nipotini.
Lucido nell’analisi, l’ex sindaco e governatore parla con Repubblica anche di Mezzogiorno, “vero banco di prova per Renzi”. E lancia un appello al premier.
Bassolino, nessuna sorpresa da questi sondaggi che danno il Pd quarto a Napoli e molto male anche a Roma?
“Il mio polso della situazione lo diceva: sto girando, sento persone in ogni quartiere, entro in tante case…”.
Ma solo pochi mesi fa De Luca ha vinto in Regione.
“La partita per il Comune è molto diversa. Alle regionali, il confronto era tra due schieramenti, con turno unico. Ora è tra 4, a doppio turno. E nè de Magistris, nè i 5 Stelle, nè il centrodestra, oltre al Pd, ha la certezza di superare il primo turno. Poi, per il ballottaggio, si riapre la partita e lì comincia un altro gioco”.
Eppure lei è in campo e ha sempre rivendicato di saper vincere. Quindi come crede di farcela?
“In primo luogo: con le primarie. Senza, Pd e alleati, con qualunque candidato, non entrerebbero neanche in partita. Invece occorre fare quel doveroso bagno di umiltà “.
Primarie di umiltà  anche per lei, che ha governato molto e commesso anche errori politici.
“Certo, per Bassolino e per tutti. Un grande bagno. Di critiche, di ascolto, di prospettazione di idee. Guai a ogni boria, a ogni peccato di presunzione. Servono modestia, umiltà , sapersi confrontare”
Ma lei è al centro di un paradosso. Grande sostenitore e insieme ostacolo delle consultazioni, visto che tutti i ‘papabilì temono di perdere. Anche Guerini auspica “energie nuove” in campo.
“Ha ragione Lorenzo Guerini, lo dico sul serio. Anch’io mi auguro che si presentino altri candidati con la loro forza. In modo che siano poi i napoletani a decidere chi meglio può fare questa scalata e rappresentare idee nuove per la città  in questa fase. Ma deve avvenire quanto prima e non sotto il 6 marzo: perchè la politica è anche tempo. E mentre noi cerchiamo, de Magistris ha già  pronte alcune liste, così Lettieri per Fi; e i 5 Stelle sono in campagna elettorale sempre. Anche per questo mi sono candidato subito: per dare una sveglia”.
Ma dopo il suo ritorno, il Pd è ancora più diviso.
“Cosa dire? Mentre a Napoli alcuni cercano possibili candidati per battere me alle primarie, cosa legittima aggiungo, io cerco di battere de Magistris alle elezioni. E intendo vincere per Napoli. Poi, anche per il Pd, per quelli che non sono d’accordo. L’obiettivo è aprire una prospettiva per la città : oggi bloccata politicamente”.
La prospettiva di un nuovo patto con Roma?
“Certo. Una sinergia che spetta innanzitutto al sud stimolare. Difatti, la principale critica politica che io muovo al sindaco è quella di aver attivato una costante contrapposizione, in luogo della collaborazione indispensabile e necessaria, con il governo e con Roma. Quella collaborazione è il primo passo per innescare ogni cambiamento: per creare sviluppo, per trasformare Bagnoli, per lottare contro forme moderne e tragiche di una camorra di gang giovanili, a cui occorre rispondere con più scuola fino a sera, più spazi, più impianti sportivi”.
Bassolino, lei sta lanciando un appello a Renzi?
“La sfida è il sud. Sia Scalfari che Galli della Loggia hanno posto in questi giorni il grande tema del Mezzogiorno come un problema anche del governo. Questo è un tema anche culturale, non solo politico. Penso che il governo debba sforzarsi molto di più, nella sua visione e nell’approccio al problema meridionale. Perciò dico a Renzi, al Pd Nazionale: dobbiamo riuscirci insieme, sud e Roma, ma anche Mezzogiorno e Nord. Anche per questo mi ero battuto perchè le primarie si svolgessero nello stesso giorno a Milano e a Napoli. Poi noi le faremo il 6 marzo, va bene. Ma il presidente del Consiglio riesce a cambiare davvero il Paese nella misura in cui riesce a cambiare anche il Mezzogiorno. Ed è con questo spirito che io mi candido a Napoli”.

Conchita Sannino
(da “La Repubblica”)

argomento: Napoli | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.690)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (340)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Dicembre 2015
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Nov   Gen »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • VENETO, A DESTRA E’ TUTTI CONTRO TUTTI: LE REGIONALI SARANNO UNO SPARTIACQUE E I RAPPORTI DI FORZA SARANNO CHIARITI COL VOTO. IL CASO TREVISO, LA CITTA’ SPACCATA IN DUE DALLE TENSIONI TRA LEGHISTI E MELONIANI
    • “ORDINATE 5 PIZZE MA SIETE IN 16, ANDATE A FAN*** CINESI DI ME***”: E’ QUESTO IL MADE IN ITALY NEL MONDO?
    • CHE PACCHIA PER MARTA FASCINA: IN PARLAMENTO NON C’E’ MAI (MA LO STIPENDIO LO PERCEPISCE TUTTI I MESI), HA PARTECIPATO SOLO AL 5,5% DELLE VOTAZIONI. LA FASCINA MANCA SPESSO PURE ALLE RIUNIONI DELLA COMMISSIONE DIFESA, DI CUI VOLLE RESTARE A TUTTI I COSTI SEGRETARIA (FACENDO INCAZZARE I MEMBRI DEL PARTITO)
    • ALTRO CHE UNITA’, LA MAGGIORANZA MAL-DESTRA VA IN FRANTUMI SU UCRAINA E MANOVRA: LA “SCEMEGGIATA” NAPOLETANA DELLA MELONI CHE FINGE UNITÀ NON BASTA A MASCHERARE CREPE E LITI TRA ALLEATI
    • I NODI VENGONO AL PETTINE GRAZIE A SILVIA SALIS: LA PROCURA DI GENOVA INDAGA SUL DEFICIT DELL’AZIENDA TRASPORTI E SULLA GESTIONE DEI CONTI, EREDITATI DAI SOVRANISTI
    • IL GOVERNO PREPARA UN “CONDONO” D’ORO: PER RACCOGLIERE UN PAIO DI MILIARDI, LA MAGGIORANZA VUOLE INTRODURRE IN MANOVRA UNA TASSA DEL 12,5% SU CHI DECIDERÀ DI RIVALUTARE I PROPRI LINGOTTI, PLACCHE O MONETE D’ORO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA