Giugno 21st, 2016 Riccardo Fucile
TELEGRAPH E GUARDIAN SI SCHIERANO
Ormai ci siamo, dopo domani la Gran Bretagna voterà sulla Brexit.
Uscire o non uscire dall’Ue? Gli ultimi sondaggi pubblicati oggi dal Telegraph parlano di un 53% di britannici favorevoli al “remain”, ovvero rimanere dentro l’Europa, mentre il 46% sarebbe preposto per il “leave”, lasciare.
C’è un 1% di margine non definito.
Lo stesso Telegraph pubblica i sondaggi sottolineando però come la faglia sia davvero irrisoria e alle urne tutto potrebbe cambiare. In più, proprio il Telegraph, con un editoriale si schiera a favore del no all’Ue.
Il giornale conservatore da’ il suo endorsement al fronte del Leave: “Se il referendum è una scelta fra paura e speranza, allora noi scegliamo la speranza. Un mondo di opportunità attende un Regno Unito pienamente libero. Sostenendo un voto per lasciare l’Ue noi non vogliamo tornare a una qualche era aurea della Gran Bretagna perduta nelle nebbie del tempo, ma guardare avanti a un nuovo inizio per il nostro paese”.
Di tutt’altra opinione il progressista Guardian che si schiera invece per rimanere in Europa. “Votare per restare”, titola in grande.
Poi, rivolgendosi al lettore, scrive: “L’Ue incarna il meglio di noi come persone libere in un’Europa pacifica. Questa settimana vota. Vota per un Paese unito che allarga le braccia al mondo. Vota contro una nazione divisa che si ripiega su se stessa”
Oggi apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund tedesco.
Il differenziale segna 138 punti sullo stesso livello della chiusura di lunedì quando ha perso 6 punti sulle attese di un voto contrario alla Brexit nel referendum di giovedì.
(da “Huffingtonpost”)
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Giugno 21st, 2016 Riccardo Fucile
“SERVE UNA RIFLESSIONE”
“Accorciare le distanze tra periferia e centro. Il segnale elettorale è questo. Le periferie hanno
voluto un cambiamento perchè sono state abbandonate”.
È la linea di Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica nella futura giunta di Virginia Raggi a Roma.
Nei primi cento giorni, dice, farà un “piano per il rilancio della rete su ferro, tranviaria e metropolitana”, mentre su Olimpiadi e stadio invita alla riflessione.
“Intanto bisogna capire se davvero questi Giochi rappresentino un futuro per Roma”, afferma. “La nostra è una città notoriamente in grave sofferenza economica e sociale. Sembra dunque giusto che ci sia da parte del nuovo sindaco una riflessione per comprendere se davvero non ci siano altre priorità “.
“Se dobbiamo costruire lo stadio della Roma ho sempre detto che vanno rispettate le leggi dello Stato, che permettono alle società di calcio, come ha fatto la Juventus a Torino, di avere stadi di proprietà “, aggiunge.
“Il problema di Tor di Valle è molto differente, perchè lì per tenere in equilibrio la bilancia economica sono stati concessi un milione di metri cubi di uffici. Mi chiedo se questa non sia un’alterazione del mercato immobiliare in una città che vive un grave malessere dell’edilizia”.
Quanto al piano regolatore, “ha visto la luce nel 2008, l’anno della più grave crisi economica e finanziaria che sta vivendo l’Occidente. Prima di quella data era sembrato che con il comparto immobiliare si potesse rimettere in moto tutta l’economia di una città . Gli esempi straordinari che esistono in Europa ci hanno dimostrato che le città che hanno saputo guardare a un’articolazione dei segmenti produttivi, privilegiando la qualità alla quantità , hanno superato la crisi in modo molto più veloce che Roma. Il vulnus sta qui”.
“Non c’è più bisogno di costruire”, osserva.
(da “Huffingtonpost“)
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Giugno 21st, 2016 Riccardo Fucile
GIRO DI TANGENTI PER GESTIONE CAMPI NOMADI
Arresti e perquisizioni per dipendenti del Comune di Roma e imprenditori coinvolti in una vicenda di corruzione.
Una inchiesta della Procura su un giro di mazzette, che non ha alcun legame con la maxinchiesta su Mafia Capitale, e che riguarda la gestione di alcuni campi nomadi della Capitale.
Il giro di tangenti riguarda funzionari del dipartimento politiche sociali e salute del Comune e risale al periodo compreso tra la fine del 2013 e il marzo del 2014.
Il gip Flavia Costantini, accogliendo le richieste dei pm Maria Letizia Golfieri, Carlo Lasperanza, Edoardo De Santis e Luca Tescaroli, coordinati dall’aggiunto Paolo Ielo, ha disposto il carcere per Roberto Chierici e Massimo Colangelo, rappresentanti di fatto di alcune cooperative, per Loris Talone, imprenditore nonche’ assessore all’Agricoltura al Comune di Artena e per Salvatore Di Maggio, presidente del Consorzio ‘Alberto Bastiani Onlus’. I reati ipotizzati dal gip Flavia Costantini sono corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d’asta.
Ai domiciliari sono finiti Eliseo De Luca, vigile urbano dipendente del Dipartimento e Alessandra Morgillo, altra dipendente comunale. La misura interdittiva e’ stata applicata a carico di Vito Fulco, funzionario del Comune legato alla Salvatori. L’inchiesta, portata avanti dai carabinieri della compagnia di Roma Eur, ha come arco temporale il periodo che va dalla fine del 2013 alla fine del 2014, quasi in coincidenza con la prima tranche di arresti di ‘Mafia Capitale’.
(da “La Repubblica“)
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