Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
NEL MIRINO DEI RAPINATORI RESTANO SOLO LE FARMACIE
Il Coronavirus blocca in casa anche i criminali. Dal primo report pubblicato oggi sul sito del Viminale, viene fuori che le limitazioni agli spostamenti hanno fatto crollare i delitti del 75 per cento.
Preso in esame il periodo dall’1 al 22 marzo, sono stati 52.596 i delitti consumati a fronte dei 146.762 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il report – elaborato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento di pubblica sicurezza – prende in esame diverse tipologie di reati.
Calano del 69 per cento le violenze sessuali, del 67,4 i furti in genere, del 72,5 quelli in abitazione.
Percentuali analoghe ( -73,7 per cento) per le rapine agli uffici postali e -77 per cento per lo sfruttamento della prostituzione.
Dimezzate invece le rapine ( -54,4 per cento) anche se in queste settimane nel mirino restano le farmacie, dove furti e rapine fanno registrare un decremento molto lieve, solo -13,8 e -24,6 per cento.
Fanno registrare una diminuzione, ma inferiore rispetto alla media, anche i maltrattamenti in famiglia ( – 43,6 per cento) ma il timore è che ci siano solo meno denunce.
Diminuiscono del 46 per cento anche i reati relativi agli stupefacenti anche se gli spacciatori stanno adattando le modalità di consegna degli stupefacenti ai clienti o a domicilio o con incontri davanti ai supermercati o davanti ai pochi negozi rimasti aperti.
(da agenzie)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Per i secondo giorno il nuovo bollettino nazionale arriva nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta senza il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che ha sintomi influenzali, ma è risultato negativo al test sul Coronavirus.
Secondo il nuovo bilancio, sono 4.492 i casi positivi in più, 662 nuove vittime che porta il totale a 8165.
Nel dato totale dei deceduti manca però il numero delle nuove vittime in Piemonte che sarebbero 50.
Il numero delle persone attualmente positive in Italia sale a 62013 pazienti.
Complessivamente sono state colpite dal virus 80539 persone in Italia, 6153 persone in più rispetto a ieri, quando i casi totali erano 74.386.
Quanto alle guarigioni, nelle ultime 24 ore sono guariti 999 pazienti, per un totale di 10361. I pazienti ricoverati in strutture ospedaliere con sintomi sono 24753, di cui 3612 in terapia intensiva. 33648 sono invece le persone in isolamento domiciliare in tutta Italia.
(da Open)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
PREVISTI NUOVI CASI DI NECESSITA’ E IL RICHIAMO A MISURE REGIONALI ADOTTATE
Pronta la nuova autocertificazione con le sanzioni amministrative.
Nel nuovo modulo è stato inserito anche lo spazio per le misure regionali. Chi esce dovrà quindi specificare di essere a conoscenza delle eventuali ulteriori limitazioni disposte con i provvedimenti del presidente della Regione di partenza e di quelle del presidente della Regione di arrivo.
Per il resto il modulo si presenta identico a quello precedente. L’autocertificazione è scaricabile sul sito del ministero dell’Interno
Sono passati appena tre giorni dall’ultimo modulo di autocertificazione, ma con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la scorsa notte, di altre disposizioni, il testo per certificare gli spostamenti muta ancora.
Lo ha annunciato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24.
Su questo, ha spiegato, “sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini.
Il nuovo modulo prevede, oltre alla dichiarazione di non essere sottoposti alla quarantena e di non essere positivo, anche la consapevolezza – oltre alle misure disposte dal governo nazionale – anche di eventuali provvedimenti adottati dai presidenti delle Regioni coinvolte in eventuali spostamenti nel territorio, dunque quella da cui ci si sposta e quella in cui si arriva che potrebbero avere adottato ulteriori limitazioni.
Il modulo poi esplicita tutta una serie di situazioni di necessità per cui è consentito lo spostamento in modo da evitare interpretazioni diverse. E dunque tra gli stati di necessità sono compresi, ad esempio, il rientro dall’estero, le denunce di reati, gli obblighi di affidamento di minori, l’assistenza a congiunti o persone con disabilità .
Cambia infine anche il riferimento alle sanzioni, ora multe amministrative, e non più penali, previste per chi viola le norme.
Gabrielli ha parlato anche di controlli effettuati ogni giorno dalle forze dell’ordine: “Fino al 24 marzo – ha riferito – abbiamo controllato due milioni e mezzo di persone e rilevati 110mila comportamenti non corretti sanzionati con l’articolo 650 del codice penale”. Le sanzioni fin qui comminate, ha ricordato il prefetto, ammonteranno a un’ammenda pari a 200 euro.
(da agenzie)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
“CHE ALMENO SIA UNA SALUTARE LEZIONE”
Quando ieri pomeriggio è cominciata la grandinata di link via social di quel vecchio servizio della benemerita trasmissione di divulgazione scientifica, Leonardo, abbiamo potuto misurare la portata della dabbenaggine di una parte della nostra classe dirigente.
Non si offenda il lettore che davanti a quel servizio di oltre quattro anni fa è rimasto turbato per l’impressionante attinenza con l’esplosione del contagio di oggi.
A prima vista quel programma sembrava raccontare per filo e per segno quel che poi secondo i complottisti si sarebbe verificato a Wuhan: un virus costruito in laboratorio e sfuggito poi ai suoi creatori per propagarsi nel territorio.
In realtà quell’esperimento era noto a tutto il mondo scientifico, e ovviamente appena le notizie sull’epidemia in Cina sono state condivise nella comunità degli studiosi si è corsi subito a confrontare le caratteristiche del nuovo Coronavirus con quelle del “mostro di laboratorio”.
E si è escluso con certezza un nesso. Open ne aveva parlato già tre settimane fa.
Ma del resto sarebbe stato sufficiente riflettere un attimo: di fronte a un simile cataclisma chi avrebbe avuto interesse, nel mondo scientifico e soprattutto ai vertici politici delle nazioni, a tenere nascosta una così sconvolgente realtà che inchioderebbe il regime cinese alle sue responsabilità ?
Ma ancor prima di mettere in campo la scienza, c’era la logica: la più grave emergenza mondiale degli ultimi tre quarti di secolo, la prima nell’era della globalizzazione e dei social, svelata nei suoi inconfessabili segreti da un servizio televisivo prodotto quattro anni prima a diecimila kilometri da Wuhan?
E per oltre due mesi nessuno se ne era accorto, nemmeno chi lo aveva realizzato?
Niente da fare. Nel delirio dietrologico e complottista di massa di ieri pomeriggio si sono immersi — complice decisiva la necessità di stare a casa con lo smartphone in mano — centinaia di migliaia di italiani, tra cui anche molti esponenti della classe dirigente.
Più “social” dei suoi colleghi, Matteo Salvini ha condito di “Pazzesco!” e “Incredibile!!” la citazione del programma per poi annunciare una interrogazione urgente della Lega al presidente del consiglio e al ministro degli esteri.
Non essendo Conte e Di Maio virologi o microbiologi, e neppure archivisti Rai, se ne desume che Salvini li volesse chiamare in causa per i rapporti del governo italiano con l’untore cinese. Una mossa sconclusionata.
Ma il leader leghist
a è solo il più noto dei tanti che hanno tentato di servirsi del falso scoop postdatato. Nei giorni scorsi si era detto e scritto da più parte che questa terribile emergenza aveva almeno permesso di ridare la parola alla scienza togliendola agli imbonitori del web. Speriamo che quello di ieri sia stato solo l’ultimo colpo di coda, e serva da utile lezione per chi ci ha creduto, o ha provato a servirsene.
Non ne sarei però così sicuro.
Enrico Mentana
(da Open)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
HA SOLO DETTO LA VERITA’ SU SALVINI E LA MELONI
Da un’oretta il senatore del MoVimento 5 Stelle Gianluca Perilli è diventato il nemico pubblico numero uno dei sovranisti italiani.
La pagina della Lega — Salvini Premier, che di solito passa la giornata aggregando bufale per sciacallare sul Coronavirus, gli ha dedicato un post con una foto malriuscita che è il modo che utilizzano i leghisti e i bambini di 3 anni per rispondere alle critiche. Cosa si è permesso di fare Perilli?
Ma nulla di che: è semplicemente intervenuto nell’aula del Senato ricordando come hanno affrontato finora l’emergenza Coronavirus Giorgia Meloni e Matteo Salvini: ovvero postando fregnacce su Facebook e dicendo più o meno tutto e il contrario di tutto a giorni alterni.
“Sì responsabilità ma non ipocrisia. Le dichiarazioni fatte qui in Aula non sono corrispondenti a quanto viene detto fuori e in televisione — ha esordito Perilli — FdI dice che è collaborativo e responsabile. Allora chiedo: è responsabile andare in tv come ha fatto Meloni e dire che si è criminali? Per me non è responsabile. E a Salvini: dice non fate da soli. E allora le chiedo: quale aiuto è venuto da lei se non dichiarazioni propagandistiche, come sulla chiusura del Parlamento?”.
Perilli si riferiva alla frase di Meloni su Giuseppe Conte criminale e alle idiozie di Salvini sul coronavirus.
“Se si presenta una legge sull’abolizione del pareggio di bilancio mi dovete spiegare perchè lo avete approvato”, ha poi ricordato Perilli.
E ha aggiunto: “non è credibile contestare la trasparenza, mentre” il governo “ha subito messo su una organizzazione per rispondere a questa emergenza. E c’è chi diceva, senatore Salvini, che bisognava aprire tutto e adesso dice che bisogna chiudere tutto. lei senatore Salvini è un monumento all’incoerenza”.
E anche questo è indiscutibilmente vero.
Tutte verità che hanno fatto scoppiare una bagarre a Palazzo Madama e subito è arrivata Elisabetta Casellati in soccorso di Fratelli d’Italia e Lega: “Non è il momento della polemica”, ha detto rivolgendosi a Perilli prima di richiamare lo spettacolo del centrodestra: “Tenete le mascherine e smettete di urlare”.
Perilli ha avuto il semplice torto di star lì a ricordare cosa hanno fatto Lega e Fratelli d’Italia in questi giorni.
“Lei Salvini ha dettato solo delle condizioni, lei ha fatto semplicemente leva su alcune mancanze e non ha minimamente fatto riferimento all’azione di governo. Se il Parlamento sta lavorando e si dice in tv che non lavora non si fa il bene del Paese è una questione di lealtà , di corretta informazione. Non posso non farlo notare”.
(da agenzie)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
“DI FRONTE A UNA CRISI EPOCALE C’E’ CHI SEMINA PANICO DIFFONDENDO BUFALE”
Continuano le reazioni dopo il video postato da Salvini sui social ieri, la famosa puntata di Leonardo del 2015.
“In questo momento, viviamo in uno stato di ansia e siamo più fragili e vulnerabili di quanto non siamo di solito. E c’è chi, nel pieno dell’emergenza sanitaria, con centinaia di morti ogni giorno, semina il panico facendo disinformazione. Salvini e Meloni, a quale gioco state giocando? Per quale motivo state speculando sulle fragilita’ delle persone?”.
Lo scrive su facebook la deputata Pd Giuditta Pini.
“Siamo di fronte a una crisi epocale- aggiunge-. Facciamo ogni giorno appello alle responsabilità di tutti (state a casa, evitate assembramenti, uscite solo se necessario) e voi che fate? Fate propaganda sulla pelle delle persone che in questo momento, spaventate, cercano risposte. Forse non avremo milioni di condivisioni come li avete voi, forse non saremo invitati in tv come voi, ma lavoriamo ogni giorno con dignita’ e onore per il bene comune”.
“Salvini e Meloni, la Storia, presto o tardi, vi chiedera’ conto di tutto questo squallore, conclude.
(da agenzie)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
NON E’ IMPORTANTE MENTIRE SE QUESTO SERVE PER GUADAGNARE CONSENSI
Ieri Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno scoperto l’esistenza di un video del 2015 del TGR Leonardo in cui si parla di un esperimento cinese su un coronavirus (i coronavirus sono una famiglia di virus).
Il servizio è stato rilanciato anche da Mario Giordano, che ci ha fatto uno spettacolino dei suoi il tutto senza dire che differenza passa tra il contenuto del servizio di Leonardo e il Coronavirus SARS-CoV-2.
Perchè il video della TGR è vero, non è una bufala o un montaggio. Il punto è che non parla dello specifico coronavirus che causa Covid-19 ma di un altro esperimento.
Ma a Meloni e Salvini non interessa la veridicità delle informazioni che danno, poco importa che entrambi oltre ad essere parlamentari della Repubblica e siano giornalisti professionisti iscritti all’Albo.
Ma Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono anche due leader politici, e sull’altare dei consensi e della propaganda i fatti valgono poco. I due hanno studiato a fondo la lezione di Donald Trump negli Stati Uniti sui cosiddetti alternative facts, ovvero fake news, bufale e distorsioni della verità che diventano “fatti alternativi” utili a costruire una narrazione politica ben precisa.
Non è importante mentire o distorcere la verità se questo serve per guadagnare consensi. E come si misurano i consensi al tempo dei social? Con le visualizzazioni, le condivisioni i like.
Il video pubblicato da Salvini ha totalizzato ad oggi 1.666.836 visualizzazioni, quello di Giorgia Meloni (lo stesso, ma la pagina ha una reach minore) “appena” 416.927 visualizzazioni.
Salvini ha fatto il pieno di like e condivisioni (47mila le persone che hanno condiviso il video) la leader di Fratelli d’Italia viaggia sulle tredicimila condivisioni.
Questo è “l’oro” che cercano questi politici: le condivisioni, le visualizzazioni. Non potendo fare campagna elettorale — perchè sarebbe di cattivo gusto — durante un’epidemia si accontentano di aizzare il popolo con informazioni sbagliate
E il video del TGR Leonardo serve alla perfezione allo scopo, come hanno ben capito i social merda manager di Lega e Fratelli d’Italia.
Perchè la politica della sedicente destra italiana ha un unico argomento: la paura.
Questa paura fino a due mesi fa era quella dell’invasione, della sostituzione etnica e del genocidio dei bianchi. Tutti complotti inesistenti raccontati come se fossero la realtà di quanto stava accadendo.
Oggi la paura è il coronavirus, che però è un nemico invisibile, che non ha cittadinanza e appartiene solo ai corpi delle persone infettate, quindi ai cittadini italiani nel nostro caso. Ma così come in America Donald Trump si ostina a parlare del “virus di Wuhan” o del “virus cinese” anche i sovranisti nostrani hanno capito che in questa “guerra” ci sono dei nemici.
Non il virus, la scarsità di risorse o di personale medico ma gli altri. Che di volta in volta sono i tedeschi, i francesi, il Governo o — appunto — la Cina.
Sembra quasi che Salvini abbia fatto tesoro di quanto suggerito dal direttore di Libero Vittorio Feltri l’altro ieri suggeriva al capo del Carroccio che di non puoi lasciare le «praterie di consenso» a Giuseppe Conte: «devi frenarlo, abbatterlo, almeno zittirlo. Cavalca la paura delle gente come sai fare tu, non permettere di essere accantonato quasi fossi diventato una comparsa. Reagisci da par tuo come se ti trovassi al cospetto di una nave piena di africani clandestini. In tal modo riconquisterai la tua posizione apicale».
La nave di clandestini non c’è, e ormai Salvini ha abbandonato la retorica dei migranti che ci portano il virus (o ci rubano i soldi che avremmo potuto spendere per gli ospedali se solo mannaggia fossimo al governo di Lombardia e Veneto).
Serve un nemico alternativo. Il Governo che chiude il Parlamento impedendo a Salvini di andare a lavoro. La BCE, che però alla fine fa quello che aveva chiesto la Lega (vittoria!).
Il Governo che rifiuta le proposte di Salvini (ma poi le fa sue, sempre perchè la narrazione leghista necessità di un lieto fine). Conte uomo solo al comando che decide tutto con una diretta via Facebook (non come Salvini che chiudeva i porti con un tweet).
Novello Don Chisciotte della Padania Salvini combatte contro nemici immaginari e immaginari mulini a vento.
Una battaglia che piace ai suoi fan, perchè vogliono un leader battagliero. Ma su una cosa Feltri ha ragione: in questi giorni Salvini si sta incartando su sè stesso dimostrando ogni giorno di più quanto è distante dall’essere un vero leader politico capace di governare alcunchè (ci sarà pur un motivo se uno che è in politica da 27 anni il massimo che è riuscito a fare è stato il Ministro dell’Interno pr 15 mesi).
Lo dimostra la patetica scenetta di Salvini che non sa nemmeno i numeri del PIL italiano, ultima di una lunga serie di inesattezze inanellate da Salvini nei suoi comizi televisivi.
E pensare che lo paghiamo per sapere cosa succede dalle parti del Parlamento e del Goerno: non si è nemmeno accorto che due mesi fa era stato dichiarato lo stato di emergenza.
Oggi Salvini era al Senato, ha presentato la sua diretta dichiarando «spero di riuscire a portare la vostra voce». Ma la voce delle decine di migliaia di italiani indignati con la Cina grazie al suo video di ieri non l’ha portata. Ieri aveva promesso un’interrogazione urgente per fare luce sulla balla del virus creato in laboratorio.
Di quella bellicosa dichiarazione rimane questa frase: «se il governo cinese sapeva e non ha denunciato ha commesso un crimine ai danni dell’umanità e ora non lo si può far passare per salvatore. Hanno o no fatto passare tre settimane prima di denunciare l’esistenza del virus?».
Non una frase sul virus creato in laboratorio. Perchè a Salvini non interessa quello che può fare per voi, interessa quello che voi potete fare per lui.
(da “NextQuotidiano”)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
L’APPUNTAMENTO STA DIVENTANDO GROTTESCO
Siamo dentro una tragedia di vaste dimensioni che nella seconda parte dell’anno farà altri morti, perchè la crisi economica uccide come e più dei virus.
E siamo anche dentro una profonda crisi di identità del nostro sistema istituzionale (e sanitario), squassato da frizioni tra i vari livelli amministrativi che rendono evidente la necessità di ripensare la Repubblica persino nelle sue fondamenta.
In questa grave situazione non serve aggiungere altra confusione alla tanta già esistente. Per questo dico che è da oggi va sospesa la surreale conferenza stampa alle 18.00 della Protezione Civile, che sta diventando semplicemente grottesca.
Essa infatti continua sfornare numeri del tutto privi di fondamento, come è facile dimostrare.
Punto primo: non ha alcun contatto con la realtà il numero delle persone contagiate, come reso evidente da dozzine di autorevoli pronunciamenti della comunità scientifica e come confermato (di fatto) anche dall’intervista di Borrelli a Repubblica.
Punto secondo: è privo di sostanza anche il numero delle persone decedute, come molti sindaci cominciano a evidenziare.
Per chi avesse dei dubbi si veda un articolo del Corriere della Sera di oggi che riporta dati relativi al comune di Bergamo. I numeri (drammatici) dicono quanto segue: 1.128 morti in città nel periodo 1 gennaio — 19 marzo di quest’anno, di cui 48 ufficialmente attribuiti al virus.
Nel 2019 (stesso periodo) 628 decessi, cioè 500 in meno. Non credo vi sia bisogno di aggiungere altro sul tema.
Punto terzo: le guarigioni comunicate non corrispondono minimamente alla realtà , poichè sono relative soltanto alla parte di contagiati censita dal sistema, vale a dire quelle relative a persone sottoposte al tampone.
È pero evidente che se non conosciamo il numero reale delle persone contagiate (certamente un multiplo di quello reso noto) non ha alcun senso contare le guarigioni, perchè ogni giorno se ne verificano a migliaia fuori dalle statistiche ufficiali (esattamente come i decessi).
È quindi tempo di sospendere quell’appuntamento, che rischia di diventare (anzi lo è già ) strumento di propaganda assai pericoloso, poichè inizia a mandare segnali di ottimismo tutt’altro che opportuni in questa fase.
Si approfitti dunque del momentaneo impedimento del Capo della Protezione Civile Borelli per eliminare l’appuntamento delle 18 sostituendolo con un burocratico comunicato stampa, capace di rendere noti i numeri disponibili senza enfasi alcuna.
Questo è il tempo della serietà e del rigore, perchè ogni atteggiamento diverso farà altri morti e alimenterà altre tragedie. Lo capisca anche il Governo una volta per tutte: prima si fanno le cose e poi le si racconta.
Esibire numeri di Stato privi di contatto con la realtà è drammaticamente, istituzionalmente e moralmente sbagliato.
(da “Huffingtonpost”)
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Marzo 26th, 2020 Riccardo Fucile
TROPPI ERRORI DELLA REGIONE LOMBARDIA… SOLO LA CHIUSURA TOTALE PUO’ FERMARE IL CONTAGIO, MA NON LO VOGLIONO CAPIRE
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana si è detto preoccupato per l’aumento dei casi positivi al Coronavirus sul territorio.
«Il numero dei contagiati è aumentato troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi», ha affermato nel punto stampa quotidiano in Regione. «Siamo sui 2.500 casi in più». Il lavoro di analisi sui dati non è ancora stato concluso, e non è ancora stata fornita una mappatura che individui le province più colpite.
Ulteriori dettagli saranno forniti nella consueta conferenza stampa delle 17:30.
Il 25 marzo, la Regione aveva comunicato che i nuovi casi di positività erano 1.643: un aumento, oggi, di quasi più di mille unità .
Ma alla preoccupazione non segue autocritica per i troppi errori commessi nella gestione dell’emergenza.
(da agenzie)
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