A COMO LA GIUNTA LEGHISTA VUOLE CHE LA CARITAS PAGHI 400 EURO PER I CASSONETTI DOVE SI RACCOLGONO GLI INDUMENTI USATI DA DESTINARE AI POVERI
GLI ENTI PAGANO GIA’ L’OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO… FILOSOFIA PADAGNA: SI TAGLIEGGIANO I POVERI, SI CONDONANO GLI EVASORI BENESTANTI
Il Comune di Como ha deciso di introdurre una tassa su gli abiti usati destinati ai poveri. O si paga un canone di 400 euro all’anno, in aggiunta alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico, o i cassonetti gialli per la raccolta di abiti, calzature e accessori entro il 1° maggio debbono essere rimossi.
E’ quanto ha intimato Palazzo Cernezzi a Caritas e Umanitas che dal 2013 a Como gestiscono il servizio i cui dati stanno a dimostrare che è molto apprezzato dai comaschi.
Nel capoluogo lariano i cassonetti sono una sessantina. Lo scorso anno sono stati raccolti oltre 300mila di materiale.
A segnalare la decisione presa da Palazzo Cernezzi è stato Bruno Magatti, ex assessore ai Servizi sociali, attualmente consigliere comunale che nel corso di una conferenza stampa ha posto l’accento su aspetti non trascurabile e probabilmente non considerati da coloro che hanno disposto l’ordinanza comunale che sembra fare il paio con la tassa sul non profit, considerato alla stregua di un bene di lusso,dal governo giallo-verde.
Per Magatti questo episodio «è un ulteriore prova di disattenzione, inefficienza, indolenza da parte della politica e, quindi, inadeguatezza di questa giunta e del sindaco»’.
Gli esempi non mancano. Il più clamoroso risale al periodo natalizio 2017, quando una ordinanza firmata dal sindaco Mario Landriscina, per una questione di decoro vietava il centro storico di Como a mendicanti, senza tetto e venditori ambulanti. Prevedendo multe salatissime.
Divieto ai clochard di dormire con le stelle come tetto. Multe anche per loro e per i volontari, in quanto l’ordinanza prevedeva il vieto offrire ai senza tetto bibite calde e cornetti.
E’ di qualche settimana fa l’invito ai comaschi da parte di Alessandra Locatelli, vice sindaco, parlamentare leghista, a dare soldi ai mendicanti.
Magatti ha posto l’accento anche sulla positiva ricaduta sulle tasche dei cittadini: «’Attualmente la presenza di cassonetti permette di sottrarre diverse centinaia di tonnellate di ”rifiuti” dal circuito della raccolta differenziata, producendo un beneficio ambientale e una riduzione della Tari’».
(da agenzie)
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