“A QUELLO PUOI DARE ANCHE IL 10%”: MAFIA CAPITALE, TANGENTI SU AMA E ATAC
“TUTTI CORROTTI, COSI’ AGGIUSTIAMO LE GARE”
Il comune, la Regione, certo, ma anche le municipalizzate. Rifiuti e trasporti. Massimo Carminati e Salvatore Buzzi volevano mettere la mani anche su quelle.
Non solo si davano da fare per aggiustare le gare, ma sceglievano anche chi doveva andare nei posti chiave, davano il loro parere sulle nomine di tecnici, dirigenti. Sempre secondo lo stesso criterio: «Mettiamoci una persona di nostra fiducia».
E, ovviamente, pagavano mazzette perchè, come teorizzava il ras delle cooperative: «Sono tutti corrotti».
E le bustarelle erano il modo per assicurarsi di avere più amici possibili. Due le municipalizzate citate nell’ordinanza di Mafia Capitale, Ama e Atac, e una controllata, Eur Spa.
Un potere che avevano grazie ai rapporti con l’amministrazione, ma non solo.
“IL BANDO DELL’AMA”
Gennaio 2014, Buzzi e gli altri vogliono mettere la mani sulla gara Ama per la raccolta del multimateriale. Franco Panzironi non c’è più e nonostante il potere che ancora ha in azienda, il gruppo deve organizzarsi in altro modo.
Il “Panzi” potrebbe non bastare. Bisogna rivolgersi a MirkoCoratti, allora presidente del Consiglio Comunale (arrestato giovedì, ndr).
Scrive il gip, Flavia Costantini: «Il ruolo di Coratti nella vicenda viene evocato da Buzzi nel corso di una conversazione con i suoi collaboratori, laddove si fa riferimento alle coperture politiche di cui il gruppo disponeva in sede di Consiglio Comunale e allo specifico ruolo del Presidente».
Buzzi : «Senti, allora la gara l’aggiustiamo così… i nostri assi nella macchina per farci vincere la gara dovrebbero essere la Cesaretti per conto di Sel… Coratti che venerdì ci vado a prendere un bel caffè e metto in campo anche Cosentino».
Alessandra Garrone : «Ah! Ama. Quindi noi andiamo su tre lotti e dai il subappalto a Serviplus».
Buzzi : «A proposito di Coratti, c’ho una cosa per 10 mila euro. Ecco qua, già prima ancora di parlare 10mila euro. Riesci a fare la cosa e darmi la contabile che io venerdì prendo il caffè e gliela porto come… Eriches?»
Garrone : «Fai una fattura per servizi».
Claudio Bolla : «Uno ci si deve attrezza- re, già una volta me lo hai fatto fare al nostro amico Panzi».
Buzzi : «Che tu mi dai la ricevuta e io venerdì vado a piglia’ il caffè e gliele porto».
LA TRATTATIVA SULLA MAZZETTA
Il gruppo si era dato parecchio da fare per far nominare prima e per proteggere poi Giovanni Fiscon come direttore generale di Ama. Ed essendo lui un amico, quando si tratta di vincere l’appalto Ama per il multimateriale, il braccio destro di Carminati sa con chi “trattare”. Con i suoi parladell’incontro che Guarany avrà con Fiscon.
Emanuela Buggitti : «Allora lunedì Guarany va da Fiscon per questo 5 per cento?».
Buzzi : «No 5, può parti’ dall’1 pe’ arriva’ fino a 5. Perchè se tu parti con 5 quello te chiede il 10, no?».
Buggitti : «Certo!».
Buzzi : «Noi partiamo dall’1».
Buggitti : «Perchè volendo io metto l’1 perchè lui mi ha detto: “datemi un valore simbolico”».
Buzzi : «Io voglio sape’ da te quant’è il li- mite dove posso arriva’ io perchè la trattativa… e a lui con il 5 ce possiamo arriva’».
Buggitti : «A voglia!».
Buzzi : «Allora parti dall’1 cerchi de ferma’, magari arriva al 2, a Carlo (Guarany, ndr ) gli devi da’ dei parametri soprattutto perchè quello non se sa regola’».
Buggitti : «No, non gli dico 30, gli dico al massimo 5».
Scrivono i carabinieri del Ros che si tratta della «promessa di un 5% commisurato al valore dell’appalto». E il gip chiosa: «La gara citata è stata aggiudica il 17 luglio 2014, a una settimana da tali eventi».
“ALL’ATAC CI HANNO CHIESTO L’1%”
Tra le persone perquisite ma non indagate dai carabinieri su mandato del procuratore aggiunto Michele Prestipino e dei pm Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli, c’è anche Andrea Carlini, ex consigliere di amministrazione di Atac. Carlini è amministratore unico della società “Segni di Qualità Srl” il cui rappresentate legale è Pierpaolo Pedetti, consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione Patrimonio (arrestato giovedì, ndr). Buzzi e Carminati parlano dei due a proposito della richiesta fatta a Buzzi dal consigliere comunale di acquistare due appartamenti intestati alla loro società . E il presidente della 29 Giugno fa riferimento a una mazzetta pagata per un appalto Atac.
Buzzi : «Questa è una società di consulenza, eh, che raccoglieva i fondi per la campagna elettorale… tanto è vero che quando noi abbiamo vinto l’Atac, ci hanno chiesto l’uno per cento».
Carminati : «Ah, ah».
Buzzi : «L’uno per cento è niente, gliel’ho dato subito. Sai cosa mi da fastidio, Massimo? È come quelli della Metro che vogliono fare la prepotenza no! Gli devi dare i soldi e poi vuoi… faccio la prepotenza».
Carminati : «Vieni col cappello in mano e te famo…. regali. E non ce frega un cazzo… però se vieni a fa’ il prepotente te sfonno, ma chi te s’è mai inculato?».
Maria Elena Vincenzi
(da “La Repubblica”)
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