PENSIONI, FREGATURA IN ARRIVO: IL BONUS ANNUNCIATO SARA’ INFERIORE A QUANTO ANNUNCIATO DA RENZI
NON SOLO CHI AVEVA DIRITTO A 3.000 EURO NE RICEVEREBBE SOLO 500, MA ORA SI PAVENTA UN ALTRO TAGLIO DEL 20%
I rimborsi che il governo darà ai pensionati, in adempimento della sentenza della Corte Costituzionale, potrebbero essere più bassi rispetto a quanto annunciato.
Lo rivela Il Messaggero oggi in edicola, secondo il quale un certo taglio si prospetterebbe anche per i trattamenti pensionistici definitivi, che si porteremmo dietro per gli anni a venire un adeguamento all’inflazione ancora più parziale.
I rimborsi del governo ai pensionati dovrebbero arrivare già ad agosto, ma ci si aspettano sorprese al ribasso.
Il decreto per ripristinare una quota della perequazione (totalmente cancellata dal governo Monti nel 2011 per gli assegni superiori a 1.405 euro lordi mensili) è allo studio della Commissione Lavoro della Camera.
La relatrice, la deputata del Pd Anna Giacobbe, ha chiesto al governo di “fornire una conferma in ordine al concreto funzionamento dei meccanismi di rivalutazione, eventualmente anche attraverso la messa a disposizione di elementi di maggior dettaglio”.
Detto altrimenti, il meccanismo è poco chiaro, e dal governo serve quanto prima una delucidazione.
Scrive Il Messaggero:
I conti li ha già fatti la Fondazione Studi dei consulenti del lavoro: gli importi netti dei rimborsi risulterebbero più bassi di oltre il 20% rispetto a quelli di cui hanno parlato sia il presidente del Consiglio sia lo stesso ministro Padoan in Parlamento.
Così una pensione da 1.700 euro lordi mensili (ai valori del 2011) il primo agosto avrebbe un rimborso arretrato netto di 575 euro, invece di 750, una da 2.200 di 361 invece che 460, mentre chi aveva un assegno da 2.700 euro otterrebbe 216 euro e non 280.
(da “Huffingtonpost”)
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