AFFIDATA AL RETTORE DEL POLITECNICO DI MILANO LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE TERREMOTATE
IL MANAGER DI CASA ITALIA SARA’ GIOVANNI AZZONE, “UNA DELLE PERSONALITA’ PIU’ FORTI DEL NOSTRO PAESE”… HA AVUTO RUOLI ISTITUZIONALI SIA CON PRODI CHE CON BERLUSCONI, ORA SI OCCUPA DEL DOPO-EXPO’
Il rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone sarà il project manager del ‘progetto Casa Italia’, il piano di ricostruzione delle zone terremotate e di prevenzione dei danni nelle aree sismiche.
Ad annunciarlo è stato il premier Matteo Renzi a Cernobbio: “Si tratta di un progetto che chiederò di guidare, come una sorta di project manager a una delle professionalità più forti del nostro Paese, il rettore del Politecnico di Milano. Sto cercando i migliori, sto chiedendo ai migliori – ha aggiunto il presidente del Consiglio – di mettersi in campo e mettersi in gioco, anche in altri settori”.
Professore di Ingegneria gestionale, Azzone ha alle sue spalle una lunga carriera divisa tra ruoli accademici e istituzionali.
Laureato in Ingegneria delle Tecnologie Industriali a Indirizzo Economico-Organizzativo nel 1986 (al Politecnico) è diventato docente nel 1994 e rettore nel 2010.
La sua esperienza istituzionale è stata bipartisan: dal 2004 al 2010 è staro vicepresidente del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario presso il Ministero dell’Istruzione quando al governo si sono succeduti Berlusconi e Prodi, mentre dal 1999 al 2002 è stato tra i consiglieri degli allora presidenti del consiglio D’Alema e Amato (con un ruolo di Membro del Collegio di Direzione dell’Ufficio di Controllo Interno della Presidenza del Consiglio).
Attualmente ricopre anche la carica di presidente di Arexpo SpA (la società che si occupa del dopo Expo) ed è membro del consiglio di Amministrazione di Poste Italiane spa.
Nella sua carriera da rettore al Politecnico ha portato avanti molti progetti, tra cui il passaggio di tutte le lauree magistrali alla lingua inglese che ha ricevuto diverse critiche e una forte opposizione interna.
A lui si devono anche la riqualificazione di piazza Leonardo Da Vinci (su cui l’ateneo ha investito molto in questi anni) e la decisione di portare avanti l’ampliamento in Bovisa, verso la Goccia.
Sicuramente ha avuto un ruolo chiave anche nella vicenda del post Expo, dove ha fatto da paciere tra le due anime del mondo della ricerca che si sono scontrate (anche se fin da subito si è schierato al fianco del premier Renzi e del progetto Human Technopole).
Tra le sue ultime uscite anche quella sui genitori che accompagnano i figli a iscriversi all’università , ritenuti troppo invadenti: una presa di posizione netta che ha generato polemiche ma che ha trovato anche molti favorevoli.
Adesso questo nuovo ruolo come manager di Casa Italia per cui, sicuramente, avrà un appoggio notevole da parte dei moltissimi esperti di terremoti e ricostruzione che lavorano al Politecnico.
(da “La Repubblica“)
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