ALTRI 35 MORTI AL LARGO DI LAMPEDUSA, CI SONO ANCHE 18 DISPERSI
NELL’ISOLA ARRIVATI IN 741, HOT SPOT AL COLLASSO, I POVERETTI DORMONO ALL’APERTO… SALVINI NON CHIEDE LE DIMISSIONI DI PIANTEDOSI? O VALEVA SOLO PER LA LAMORGESE?
Migranti, 35 morti al largo di Lampedusa. I soccorritori: “Ci sono anche 18 dispersi”. Bloccate altre cinque barche con 180 persone. Ripresi gli sbarchi verso l’isola: sono 741 i nuovi arrivi
La Ong Resqship che ha tratto in salvo 22 persone e recuperato due cadaveri: ci sono altri migranti in mare dopo il naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano
I 22 migranti salvati dalla nave Nadir, della ong tedesca Resqship, hanno riferito alla polizia che i dispersi nel naufragio, avvenuto nel Mediterraneo centrale, sono 18. La stessa nave ha sbarcato a Lampedusa due cadaveri. Fra i superstiti, invece, ci sono nove donne. Tutti, originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Senegal.
Hanno riferito di essere salpati alle 3 di ieri da Sfax, pagando 3 mila dinari tunisini (circa 900 euro). Il mezzo usato per la traversata e naufragato è un barchino in ferro di 7 metri. Il soccorso è avvenuto in acque sar maltesi.
La ong Resqship, che ha soccorso i 22 naufraghi finiti in acqua, ha portato a Lampedusa anche le salme di due migranti. I cadaveri saranno trasferiti nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove, durante la notte, era giunta anche la salma nel nigeriano che ha perso la vita su un barchino che ha portato sull’isola altre 38 persone. Gli sbarchi a Lampedusa sono ripresi a pieno ritmo.
Altre cinque imbarcazioni, con un totale di 180 migranti, sono state agganciate o soccorse in area Sar dalle motovedette della Guardia costiera, delle Fiamme Gialle e dell’assetto Frontex.
I gruppi – composti da 37 (12 donne), 37 uomini, 39 (11 donne e 3 minori), 37 (7 donne e 2 minori) e 30 (8 donne e 4 minori) – hanno riferito d’essere partiti da Sfax in Tunisia e di essere originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun, Congo, Nigeria, Togo, Marocco, Gambia e Ghana. Salgono a 20, con complessivi 741 migranti, gli sbarchi di oggi a Lampedusa.
Aumentano le partenze dalla Tunisia
Nelle ultime settimane si è impennato il numero di partenze dalla Tunisia: la notte scorsa la Guardia Costiera ha bloccato 5 tentativi di partenze, soccorrendo 231 persone a bordo di imbarcazioni in difficoltà. La maggioranza dei migranti soccorsi è risultata essere originaria di vari paesi dell’Africa subsahariana mentre 59 sono tunisini. E altri 10 sono stati fermati a Nabeul, Sousse e Monastir prima che prendessero il mare.
I numeri dall’inizio dell’anno
Numeri che si vanno a sommare a quelli dall’inizio dell’anno: nei primi tre mesi del 2023 sono 500 le partenze che la Guardia Costiera tunisina è riuscita a sventare mentre i soccorsi in mare hanno riguardato 14.406 persone, di cui 13.138 di vari Paesi dell’Africa subsahariana e 1.268 di nazionalità tunisina.
Il tratto di costa più utilizzato per le partenze, ha fatto sapere la Guardia nazionale di Tunisi, è risultato essere quello delle regioni di Sfax e Mahdia, dove nella prima parte dell’anno sono stati bloccati 388 partenze con 13.259 migranti soccorsi. Secondo la stessa fonte, durante le operazioni di prevenzione all’immigrazione irregolare sarebbero state arrestate 63 persone coinvolte nell’organizzazione di traversate illegali, con il sequestro di 135 imbarcazioni e 12 veicoli. Tragedie che non fermano comunque le partenze, come dimostrano i nuovi sbarchi avvenuti a Lampedusa dopo qualche giorno di tregua dovuto al maltempo.
Ripresi gli sbarchi a Lampedusa
Sull’isola ieri sono arrivati 84 migranti, tra questi 15 tunisini e un gruppo imprecisato di siriani, fra cui una donna, sbarcati dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della Guardia di finanza. Si è trattato del primo sbarco dopo cinque giorni di maltempo e mare in burrasca. Oggi sono stati 134 nuovi arrivi nel giro di poche ore a Lampedusa. Si tratta di due imbarcazioni salpate da Sfax che sono state soccorse da una motovedetta della Guardia di finanza e da un mezzo di Frontex.
Le traversate per 2 mila dinari tunisini
Sul primo scafo, un natante in legno di 9 metri, c’erano 85 tunisini, compresi 19 minorenni e 8 donne, che hanno riferito di aver pagato 2 mila dinari tunisini per la traversata (circa 600 euro). Sulla seconda carretta del mare, di 6 metri, erano invece stipati in 49, compresi 6 minorenni e 14 donne, che hanno riferito di essere originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea e Mali. Dall’inizio dell’anno, secondo il Viminale, sono arrivati in Italia 28.285 migranti, di questi 5.094 dalla Costa d’Avorio, 3.921 dalla Guinea, 2.778 dal Pakistan e 2.210 dalla Tunisia.
Hotspot al collasso
Tutti quanti sono finiti nell’hotspot, per l’ennesima volta saturo. E in cui ancora una volta più di millequattrocento persone sono costrette a sgomitare per un materasso lercio da gettare in un angolo per dormire, per il cibo, per una doccia. La maggior parte degli ospiti del centro è costretta a rimanere all’addiaccio anche durante la notte, quando le temperature calano e freddo e umidità, nel vallone isolato in cui sorge l’hotspot, si fanno sentire.
(da agenzie)
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