ALTRO CHE MEDICI IN FERIE, COME DICE GALLERA: LE VACANZE SONO BLOCCATE DA MESI NELLE ASST LOMBARDE
LA GIUSTIFICAZIONE DELL’ASSESSORE PER I RITARDI NELLE VACCINAZIONI SMENTITA DAI FATTI: DA MARZO E’ IN VIGORE IL BLOCCO OBBLIGATORIO COME CONFERMATO DAI SANITARI
“Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”. Questa è stata la dichiarazione infelice dell’Assessore al Welfare e alla Sanità della Regione Lombardia Giulio Gallera, che gli è costata l’ennesima bufera politica e che probabilmente gli costerà le dimissioni già a metà gennaio.
La frase non è solo del tutto fuori luogo, visto che la Lombardia al 5 gennaio 2021 è ‘fanalino di coda’ tra le regioni per numero di vaccinazioni anti Covid effettuate (3085 vaccini su 80595 dosi ricevute, dunque il 3,8 per cento del totale), ma è anche falsa.
I medici lombardi, infatti, non vanno in ferie dall’inizio della pandemia e nelle ASST il problema delle ferie arretrate per dottori, infermieri e operatori sanitari veniva già denunciato lo scorso luglio da giornali scientifici-settoriali e testate locali lombarde.
Come confermato a TPI da diversi medici di Crema, Milano e Pavia, si tratta di un blocco obbligatorio esteso in tutta la Lombardia, un’imposizione difficile da digerire per tutti i lavoratori impegnati in corsia che hanno affrontato turni massacranti sia durante la prima, che durante la seconda ondata di Coronavirus.
Quindi, altro che ferie: ai medici lombardi non è nemmeno stato permesso di pianificare alcuni giorni lavorativi alla settimana in smart working, come succede invece per tutti gli altri settori.
(da TPI)
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