ARRESTATO FIORITO: MANETTE ALL’EX CAPOGRUPPO DEL PDL IN LAZIO QUESTA MATTINA AL’ALBA
ACCUSATO DI PECULATO PER L’UTILIZZO INDEBITO DI SOLDI PUBBLICI… SI SAREBBE APPROPRIATO DI 1,3 MILIONI DI EURO
L’inchiesta sui fondi della regione Lazio finiti nelle tasche dei consiglieri Pdl fa il salto di qualità .
Franco Fiorito, ex capogruppo regionale del Popolo della Libertà , è stato arrestato dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza.
E’ indagato per peculato per l’utilizzo illecito dei fondi destinati ai suoi colleghi eletti alla Pisana. Lo scandalo, che ha travolto il partito di Silvio Berlusconi, ha portato alle dimissioni della presidente Renata Polverini.
A indagare sugli sprechi e le ruberie dei consiglieri è la Procura di Roma.
Anche se sui fondi è stata aperta una inchiesta anche dalla Procura di Viterbo, in cui Fiorito è indagato per i reati di falso e calunnia.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Stefano Aprile su richiesta del procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna e del pm Alberto Pioletti.
Il politico è stato portato nel carcere di Regina Coeli.
Gli uomini della Fiamme gialle stanno eseguendo anche diverse perquisizioni negli uffici e abitazioni riconducibili all’ex capogruppo chiamato “Er Batman”.
L’ordinanza di arresto è stata motivata per il pericolo di fuga e il rischio di inquinamento delle prove.
La procura gli contesta l’appropriazione di una somma superiore a quella che era stata resa nota nei giorni scorsi ovvero quasi un milione e 300 mila euro. ”Stiamo valutando le motivazioni addotte dai magistrati”, ha commentato l’avvocato Enrico Pavia, uno dei legali di Fiorito.
I primi accertamenti degli inquirenti e degli investigatoti avevano attestato a un milione di euro l’ammontare di fondi passati dai due conti del gruppo regionale del Pdl a quelli di Fiorito.
Dopo essere stato ascoltato dalla Procura di Viterbo la settimana scorsa, il consigliere regionale aveva annunciato la sua ricandidatura alle prossime elezioni regionali.
In una intervista al Fatto Quotidiano Fiorito aveva “confessato” che i soldi, che dovevano essre destinati ai consiglieri per la loro attività politica, venivano spesi in “festini” e “gnocche”.
A scandalo deflagrato però Fiorito aveva detto di aver la coscienza tranquilla e che avrebbe restituito il maltolto.
Nel corso degli interrogatori aveva anche puntato il dito contro i compagni di partit0, indicati come dei veri e propri stalker: “Ero perseguitato, tutti mi chiedevano soldi”.
Fiorito agli inquirenti aveva raccontato che su 17 consiglieri che formavano il gruppo Pdl alla Regione sette avrebbero presentato fatture false.
Il consigliere aveva consegnato anche le ricevute rimborsate agli ex colleghi durante l’interrogatorio con gli inquirenti durato sette ore.
Le indagini all’inizio si erano concentrate su gli oltre 100 bonifici che avevano portato 753mila euro dalle casse del partito su conti esteri intestati al consigliere o ai familiari, ma la contestazione presente nell’ordinanza fa lievitare di quasi il doppio la somma dei soldi “rubati”.
Nell’ambito dell’inchiesta è stata sentita l’ex fidanzata Samantha Reali cui erano stata bonificata una somma come compenso per il suo impegno in campagna elettorale.
La donna, però, ha dichiarato di non sapere da dove provenissero i soldi.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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