ARRIVA UNA NUOVA TASSA SUI PROCESSI, TANTO LA PAGANO GLI ITALIANI
IN FINANZIARIA, PREVISTO L’AUMENTO DEL CONTRIBUTO UNIFICATO PER GLI ATTI GIUDIZIARI…LA NUOVA TASSA RENDERA’ 300 MILIONI E SARA’ DESTINATA A RAFFORZARE I SERVIZI GIUDIZIARI….MA OGNI ITALIANO GIA’ PAGA 45 EURO L’ANNO PER IL FUNZIONAMENTO DEI TRIBUNALI, CONTRO I 38 DELLA FRANCIA E I 28 DELL’INGHILTERRA
Berlusconi vuole il “processo breve”, Fini fa notare che “breve” non potrà mai essere se interi tribunali sono allo sbando e se non si aumentano i fondi alla giustizia e Tremonti ricorda che non c’è un euro.
Alla fine la soluzione si trova sempre: basta aumentare le tasse, quello che a parole tutti negano di voler fare.
Ma nella Finanziaria all’esame in Parlamento in queste ore, ecco che spunta un emendamento del governo che aumenta il “contributo unificato” per le spese per gli atti giudiziari.
Insomma, rincara il balzello sui processi che deve essere pagato da chi promuove la causa: l’aumento riguarda sia il costo della tassa, sia i casi in cui è applicato.
Il gettito sarà destinato al ministero della Giustizia, a un “piano straordinario per lo smaltimento dei processi civili”, a “incentivi al personale giudiziario” e al “rafforzamento dei servizi”.
Vediamo di fare qualche esempio.
Salta l’esenzione (decisa dalla Finanziaria del 2000) per alcune tipologie di controversie, come ad esempio il pagamento del contributo per le cause di valore inferiore a 1.033 euro, per i processi esecutivi mobiliari di valore inferiore a 2.500 euro, per il processo cautelare attivato in corso di causa e per quello di competenza e giurisdizione.
Per i processi esecutivi mobiliari, il contributo unificato sarà di 30 euro, per il pignoramento classico il contributo aumenta di 45 euro, mentre per i processi di opposizione agli atti esecutivi si passa a 120 euro.
Poichè, secondo la “Relazione sullo stato della giustizia”, in Italia sono in piedi 9 milioni di procedimenti, di cui 5.425.000 civili e 3.262.000 penali, solo aumentando di 30 euro il contributo a tutti i procedimenti in corso, ecco che il governo può incassare 270 milioni di euro che Berlusconi può così destinare alla giustizia.
Non male per un governo che aveva promesso le tasse di tagliarle.
Ma cerchiamo di andare ancora più a fondo e leggiamo i dati contenuti nel rapporto annuale della Commissione europea per l’efficienza della giustizia. Nel rapporto emerge che ogni italiano paga 45 euro l’anno per il funzionamento dei tribunali, contro i 38 euro dei francesi e i 28 degli inglesi. Finanziare la pubblica accusa costa a ogni italiano 23 euro contro gli 11 dei francesi e i 15 degli inglesi.
L’Italia è vergognosamente indietro nella spesa per il patrocinio gratuito che serve a pagare gli avvocati d’ufficio a chi non può permettersi un legale: nel nostro Paese si stanzia 1,5 euro per abitante, contro i 4,8 dellaFrancia, i 6,8 della Germania e i 56,2 dell’Inghilterra.
Domanda che sorge spontanea: se i finanziamenti ci sono, perchè in certe Procure manca persino la carta per le fotocopie?
Perchè da noi i soldi sono spesi male.
Intanto servono per pagare gli stipendi dei magistrati e del personale: da noi il 70% è destinato agli stipendi, in Francia assorbono solo il 55% del budget, in Germania il 57%.
Agli inizi lo stipendio annuale di un giudice italiano (37.454 euro, dati del 2006) è quasi identico a quello di un francese ( 35.777 euro) o di un tedesco (38.829).
Ma a fine carriera i nostri arrivano a 122.278 euro l’anno, ben 17.000 euro in più di un francese e 35.800 euro in più di un tedesco.
Non solo: l’Italia ha più tribunali degli altri Paesi europei e ovviamente più personale, mal distribuiti però.
Vi sono zone “di frontiera” lasciate in abbandono, altre sedi ambite, alcune sedi inutili , altre accorpabili.
E probabilmente da una parte si spreca, dall’altro si tira la cinghia, in assenza di un serio coordinamento e di una precisa organizzazione.
Tutti si lamentano, tutti hanno apparentemente ragione, nessuno fa nulla: gli unici che pagano e stanno zitti sono i contribuenti che non solo hanno un servizio penoso, ma ora pagheranno pure una tassa supplementare per l’altrui inefficienza.
Altro che diminuire le tasse….
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