ATTENTATO PARIGI: IL TERRORISTA E’ UN PREGIUDICATO CON CONDANNE ALLE SPALLE
L’ISIS RIVENDICA CON SINGOLARE TEMPESTIVITA’ L’ATTO, ALTRIMENTI SVANISCE L’EFFETTO SULLE ELEZIONI
Il terrorismo colpisce di nuovo nel cuore di Parigi.
L’ attacco alla polizia francese che giovedì sera ha ucciso un agente e ha ferito altre due persone, un poliziotto e una donna tedesca da anni residente in Francia, ha fatto scattare l’allarme sulla capitale a tre giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali.
Pochi minuti prima delle 21, sugli Champs-Elysèes, all’altezza del civico 102, in prossimità dei grandi magazzini britannici Marks & Spencer, un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco sui poliziotti di una pattuglia.
L’assalitore si è dato alla fuga a piedi, dopo pochi metri, è stato abbattuto da altri colleghi degli agenti aggrediti. L’abitazione dell’uomo è stata perquisita e tre persone della sua famiglia sono state fermate. Il viale questa mattina è stato riaperto al traffico e al passaggio pedonale, non c’è nessuna traccia di quanto accaduto.
«Tutta l’Europa è presa di mira, oltre 50mila poliziotti sono mobilitati» ha detto il Primo ministro Bernard Cazeneuve al termine del Consiglio di difesa convocato all’Eliseo.
L’attacco è avvenuto mentre era in corso l’ultimo dibattito fra i candidati all’Eliseo che hanno poi deciso di sospendere gli ultimi comizi .
COSA SI SA SULL’ATTENTATORE
Il libretto di circolazione trovato nell’Audi da cui è sceso l’assalitore è intestato a Karim C., 39 anni. Secondo quanto riporta BmfTv, nel veicolo sono stati ritrovati un fucile a pompa e dei coltelli (tra cui uno da cucina).
La polizia francese ha condotto nella notte perquisizioni nel suo domicilio. «Elementi della radicalizzazione tra cui un libretto salafita», sono stati ritrovati dagli inquirenti in casa di sua madre a Chelles, scrive Le Parisien.
Nel 2003 e nel 2005 aveva già tentato di uccidere degli agenti ed e era stato condannato per questo a 20 anni di carcere, pena poi ridotta in appello.
Era stato arrestato lo scorso febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove: lo hanno reso noto all’agenzia di stampa Ap due funzionari francesi. Intanto tre membri della famiglia dell’assalitore ucciso sono stati fermati.
IL BELGA SEGNALATO: “NON C’ENTRO NULLA”
L’attentatore è stato identificato dall’Isis, in una rivendicazione arrivata poco dopo l’attacco e al vaglio degli inquirenti, con un comunicato che ricalca quelli usati per gli ultimi attacchi in Europa, con la formula iniziale «fonti all’agenzia Aamaq».
L’uomo, nome di battaglia Abu Yusuf al-Beljiki, il belga, è definito «uno dei combattenti dello Stato Islamico». Questa formula, diversa da quella di Londra, dove era stato usata l’espressione «soldato del Califfato», indica in genere un legame più stretto fra il terrorista e l’organizzazione.
In precedenza i media avevano fatto il nome di Youssef El Osri che su Telegram aveva dichiarato di «voler uccidere poliziotti» e che sarebbe stato noto come radicalizzato ai servizi segreti francesi Dsgi. «Non c’è al momento nessun legame» tra l’attacco a Parigi e il Belgio ha affermato la Procura federale belga, secondo quanto riporta la tv pubblica fiamminga Vrt.
L’uomo segnalato dai servizi belgi dopo l’attentato come possibile complice si è presentato in un commissariato di polizia ad Anversa. Ha un alibi e che nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi, è noto per casi gravi di traffico di stupefacenti ma non ha legami con il terrorismo nè è noto per essere radicalizzato, riferisce la Procura. e interrogate dai servizi antiterrorismo. Si trovavano nelle abitazioni perquisite durante la notte dalla Polizia.
IL GIALLO DEL POTENZIALE COMPLICE
Testimoni hanno parlato di «una vera e propria esecuzione». La procura antiterrorismo è stata immediatamente incaricata delle indagini, dopo aver escluso in pochi minuti che si trattasse di una rapina o di criminalità comune.
Panico nella strada, in pochi minuti tutto è stato blindato, i tanti negozi ancora aperti sono stati invitati a chiudere immediatamente. Poliziotti e teste di cuoio hanno perquisito ogni centimetro quadrato dei negozi, in particolare il grande magazzino Marks & Spencer, poi si sono riversati in un parcheggio poco distante, per il sospetto che un complice potesse essere in fuga proprio lì. Sul presunto “secondo uomo” non ci sono conferme.
CONSIGLIO DI DIFESA
Francois Hollande ha annullato la visita prevista per questa mattina in Bretagna e convocato un Consiglio di difesa. «Viene fatto di tutto perchè la mobilitazione delle nostre forze di sicurezza, dei poliziotti, dei gendarmi, dei militari sia al più alto livello nelle circostanze che noi sappiamo, come avviene da molti mesi» ha detto il presidente francese. Le unità speciali sono in stato di allerta, 50mila gli agenti mobilitati. «Tutta l’Europa è sotto attacco, non dobbiamo cedere a oscurantismo o intolleranza, ma combatterli. L’unità deve prevalere » ha detto al termine della riunione il Primo ministro Bernard Cazeneuve.
CAMPAGNA ELETTORALE SOSPESA
I principali candidati alle presidenziali francesi hanno annullato i loro impegni, a due giorni dal primo turno di voto. Emmanuel Macron, leader di «En Marche», ha fatto sapere che non andrà a Rouen e Arras, come da programma. Il candidato di «Les Republicains», Francois Fillon, ha cancellato la sua presenza ad una manifestazione che era prevista a Chamonix. Marine Le Pen, candidata del Fn, ha annullato l’evento che aveva in programma a Montceau-les-Mines.
(da “La Stampa”)
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