BELLA COME LA LIBERTA’: “SI SOPRAVVIVE DI CIO’ CHE SI RICEVE, MA SI VIVE DI CIO’ CHE SI DONA”
CHI E’ SILVIA ROMANO, LAUREATA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA, ISTRUTTRICE DI GINNASTICA, CONVINTA CHE UN MONDO PIU’ SOLIDALE SIA POSSIBILE
20 novembre 2018: quel giorno Silvia Romano, cooperante milanese, veniva sottratta alla sua attività umanitaria a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi, in Kenya. Oggi, a quasi un anno e mezzo di distanza, la 25enne è finalmente libera.
Ma chi è Silvia? Laureata pochi mesi prima del sequestro, nel febbraio 2018, in una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale con una tesi sulla tratta di esseri umani, ma con un altro grande amore: lo sport.
La giovane inizia a lavorare nella palestra ‘Pro Patria 1883’ di Milano per poi passare alla ‘Zero Gravity’, dove i colleghi ne parlano come una ragazza che “ama i bambini, la ginnastica” e “portata per aiutare la gente”.
Gli studi e gli impegni sportivi non distraggono Silvia dalla solidarietà .
Sul suo profilo Facebook scrive: “Si sopravvive di ciò che si riceve ma si vive di ciò che si dona”, allegando una foto con alcuni bimbi kenyani.
Nell’estate 2018, è nella contea di Kilifi, vicino a Malindi, sulla costa del Kenya, e riparte a novembre dello stesso anno per prestare ancora il suo contributo nel continente prima con la onlus “Orphan’s Dream” e poi con “Africa Milele”.
“I giovani trovano molte strade per seguire le loro passioni e i loro sogni”, scrive ancora su Facebook. “Grazie a ciascuno di voi che mi è stato accanto, mi ha supportato e sopportato, dato forza, per questo obiettivo che mi rende cosi orgogliosa. È il primo di una lunga serie di sogni da realizzare”, posta Silvia dopo le prime esperienze come cooperante.
“Ha lottato e sta lottando per quello in cui crede e spero tanto che la sua lotta abbia solo incontrato un piccolo ostacolo”, sono le parole pronunciate da Federica Stizza, la tutor di Silvia Romano all’Università Ciels di Milano, all’indomani del rapimento.
Così viene raccontata Silvia, così viene raccontato il suo più grande sogno: un mondo dominato dalla cooperazione e dall’aiuto fra popoli.
Bentornata piccola grande donna
(da agenzie)
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