BERLUSCONI CON LA BAVA ALLA BOCCA SE NE INVENTA UN’ALTRA: “C’E’ UN PATTO TRA L’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI E FINI”
INVECE CHE FARSI PROCESSARE COME TUTTI I COMUNI MORTALI, IL PREMIER ATTACCA FINI E I MAGISTRATI… “FINI E’ PROTETTO DAI MAGISTRATI, MA E’ DESTINATO A SPARIRE”….”CASINI PRENDE VOTI SOLO PERCHE’ PIACE ALLE SIGNORE ED E’ SEMPRE IN TV”… POI IL PREMIER ACCUSA FINI DI AVER BLOCCATO LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI: SEMMAI E’ UN SUO MERITO… SILVIO PIUTTOSTO PENSI A FERMARE I SUOI AMICHETTI RAZZISTI: SI E’ VENDUTO AI LEGHISTI E HA TRADITO IL PROGRAMMA DEL PDL PER SALVARSI IL CULO DAI PROCESSI
Esplode un nuovo conflitto istituzionale solo pochi giorno dopo la fiducia ottenuta dal governo.
Berlusconi attacca nuovamente Fini, ma nella foga delle accusa coinvolge l’intero corpo della magistratura.
Il premier accusa l’Anm di “proteggere il presidente della Camera” e rilancia le offerte ai finiani e ai parlamentari Udc di passare nella maggioranza: “Un cattolico non può essere alleato delle sinistre”.
Certo che se tutti seguono come Silvio i dettami etici della Chiesa…
Per il premier poi Casini ha il 6% dei voti “perchè piace alle signore” e anche perchè ha una “esposizione televisiva” pari a quella del Pdl a causa della legge sulla par condicio.
In Tv deve andarci solo lui, insomma.
Secondo il premier (che avrebbe fatto questo ragionamento a pranzo con gli europarlamentari) ci sarebbe un accordo tra Fini e Anm in base al quale il presidente della Camera non farà niente contro i magistrati ed in cambio Fini e i suoi uomini “saranno protetti”.
In questo quadro, secondo quanto riferito da diversi partecipanti, si inserisce, a detta del premier, lo stop alla riforma delle intercettazioni.
Stop che l’80% degli italiani ha ritenuto invece opportuno, non avendo nulla da nascondere, neanche i numeri di telefono di minorenni.
Il Cavaliere vede poi un destino nero per Fini.
Che “si è portato in un’area di non voto, un’area che non esiste” ed è destinato a sparire.
E di che ha paura allora?
“Noi andremo in campagna elettorale a spiegare quello che è successo – avrebbe proseguito Berlusconi -, quando la gente capirà ancora di più Fini è destinato a sparire”.
Il premier non ha precisato che in caso in cui conoscessero meglio lui, forse sarebbe destinato a sprofondare.
Intanto potrebbe dare l’esempio agli italiani comuni mortali che ai processi si presentano.
Ma forse è chiedere troppo a chi è in preda a un delirio di onnipotenza.
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