BERLUSCONI E IL RITORNO DEI QUESTUANTI: L’ILLUSIONE DEL POTERE TORNA DA SILVIO
MA IL PRIMO AD AVER CAPITO CHE NON SI PUO’ PORTARE INDIETRO L’OROLOGIO DELLA STORIA E’ PROPRIO LUI
Il telefono che ha ripreso a squillare. Centralini intasati a palazzo Grazioli.
Perchè con la scusa delle congratulazioni per l’assoluzione sono tornati pure i “questuanti”: “Presidente, non sai che felicità . Spero di vederti presto. Avrei una questione…”.
Arriva Berlusconi, fuori ci sono ad accoglierlo qualche decina di militanti. Più disinteressati. Pochi, rispetto a una volta. Come una volta però saltellano Chi non salta è comunista.
L’ex premier sorride, senza la sicumera dei tempi migliori: “Archiviata anche questa triste pagina, sono di nuovo in campo per costruire, con Forza Italia e con il centrodestra, un’Italia migliore, più giusta e più libera”.
Tutto racconta di uno stanco remake, del tentativo di portare indietro l’orologio della storia.
Tre ragazze si avvicinano: “Presidenteee, presidente… grazie”. Cercano un contatto, una stretta di mano, da dietro le sbarre (del portone di via del Plebiscito).
L’ex premier, con la Pascale lontana, non resiste: “Siete qui per il bunga bunga?”. Quando si gira, in cortile c’è, assieme a Francesca Pascale, Noemi Letizia.
Il giorno prima, il pg della Cassazione, aveva ricordato l’intercettazione di Ruby, a proposito dei ruoli nelle cene eleganti: “Noemi è la pupilla, io il fondoschiena”. Noemi, simbolo dell’inizio degli scandali, si lascia fotografare assieme a Francesca Pascale. Ora è una donna sposata. E il marito è Vittorio Romani, responsabile dei circoli Forza Silvio nel Sud.
Berlusconi saluta i ragazzi: “Vorrei imbucarvi tutti al bunga bunga…”. Tanto, è il non detto, non è reato.
Arrivano poco convinti i parlamentari che sembrano non gradire i siparietti.
Fitto manda i suoi per non essere accusato di tradimento. Pure Verdini sfoggia il sorriso delle grandi occasioni.
Tra lui e Berlusconi è iniziata una partita sottile: “Aveva scommesso sulla fine giudiziaria del presidente e ha fatto quel documento per dare un segnale a Renzi” dicono quelli del cerchio magico.
L’illusione della nuova discesa in campo è, al tempo stesso, l’illusione di ripristinare l’armonia interna. In versione perdonista, quando Berlusconi prende la parola di fronte ai parlamentari per un brindisi, inneggia all’unità : “Dobbiamo essere uniti, solo così faremo valere il nostro popolo che è sempre la maggioranza nel paese”.
Rinviate le vendette, sospese. Non è il momento. È il momento della commozione: “Adesso speriamo che gli italiani si accorgano di quello che ci hanno fatto e che si possa recuperare qualcosa”.
Toni poco trionfalistici. A microfoni spenti i parlamentari raccontano che il primo a sapere che il ritorno in campo non sarà come una volta è proprio Berlusconi.
Il marchio Berlusconi è ancora efficace per recuperare un po’ di consenso rispetto ai numeri di Forza Italia di queste settimane. E per tenere unito il partito.
Però, la spallata al governo è impossibile. L’obiettivo è limitare i danni alle regionali, per costringere Renzi a un bagno di realtà .
Spiega Osvaldo Napoli che in Campania e Veneto la partita è aperta: “E pure nelle Marche, con Spacca, l’uscente che ha mollato il centrosinistra…”.
Il problema, però, si chiama Salvini: “Rischiamo che la Lega ci superi — dice chi ha parlato a lungo con Berlusconi — visto che nel Veneto siamo all’otto”.
I rapporti di Forza, nel centrodestra, sono cambiati. Però, se Berlusconi ha un pregio, è il pragmatismo: “Salvini goleador, io regista” è il suo schema.
Infatti il goleador dà un segnale: “Qualcuno dovrebbe chiedere quanto meno scusa per questa indagine che ci hanno detto essere fondata sul nulla. Presenteremo due interrogazioni parlamentari per capire quanto è costata questa tragicommedia”. Paradossalmente, Berlusconi è stato più moderato.
Anche perchè sul ritorno in campo aleggia lo spettro del Ruby ter.
Più di un parlamentare si domanda: “Coppi ha detto che erano prostitute, quindi pagate, i giudici hanno le prove che sono state pagate fino a due settimane fa, come fa a salvarsi dall’accusa di corruzione di testimoni?”.
Più che un condottiero pronto all’ennesima battaglia, Berlusconi appare come uno che ha la consapevolezza che l’orologio della storia non torna indietro: “Voi — dice ad alcuni ragazzi – siete il futuro. Il futuro è nelle vostre mani. Noi vecchietti possiamo dare suggerimenti, io ho la saggezza che mi deriva da una vita intensa”.
(da “Huffingtonpost”)
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